Una delle cose più importanti dell'infanzia è il gioco.
Le bambole, le macchinine, i puzzle, i Lego... tutte quelle cose che si comprano ai propri figli per far passar loro il tempo, insomma. Frank aveva sempre odiato i giocattoli, li trovava totalmente inutili e troppo perfetti per uno come lui, un piccolo ragazzino di cinque anni con i genitori divorziati da quando il bimbo era nato, e un nonno recentemente andato a miglior vita.
Ma da quando sono nate le sue due figlie, due gemelle tutte guance e sorrisi, ha cambiato completamente parere. Ora trova i giocattoli un'invenzione miracolosa di chissà quale genio. Ovviamente, i giocattoli sono tutti diversi: ci sono quelli perfetti, tipo i modellini di macchine e barche, o le Barbie; e quelli imperfetti, come le bambole di pezza, sempre sporche perché buttate a destra e a sinistra con noncuranza, o come i puzzle, di cui ogni volta perdi un pezzo diverso.
In una mattina grigia d'Ottobre, Frank accompagna le due piccole bimbe all'asilo, dove le aspetta la maestra Kristen, una donna abbastanza robusta e dalla faccia buona, che deve avere circa una sessantina d'anni.
Raggiunge insieme alle figlie l'entrata della classe, e la porta viene immediatamente aperta dalla signora Kristen, che guarda tutti e tre con un grande sorriso stampato sul viso.
“Lily, Cherry, signor Frank! Che piacere vedere il padre delle alunne più brave della mia classe”, dice la maestra. “Piacere mio, signora Kristen. Oggi ho il giorno libero, e ho deciso di portare io stesso le mie piccole a scuola, invece che lasciarle nello scuolabus”, sorride Frank. “E ora vado, da quando Jamia non c'è più, mi tocca sempre pulire a me la casa, e queste pesti non fanno altro che sporcare tutto”, ride il trentenne con una punta di malinconia nella voce.
Frank Iero si era sposato con una donna magnifica e dall'animo buono, Jamia Nestor, qualche mese dopo aver compiuto 27 anni. Tutto procedeva bene, e neanche un anno dopo il matrimonio, Jamia rimase incinta di due splendide gemelline.
Stavano per diventare una famiglia a tutti gli effetti, finché un fatto non stravolse la vita di Frank, e troncò invece la vita di Jamia: la giovane donna morì in un incidente che coinvolse la piccola Fiat Panda della ragazza e un camion.
Frank si riprese dallo schock solo quando seppe che le piccole bimbe, di 8 mesi, furono salvate per miracolo.
“Ma può tranquillamente rimanere, signore, non c'è problema”, esclama cortese Kristen, riportando Frank bruscamente alla realtà – fortunatamente -.
“Ne sarei onorato, davvero, quest'asilo è il migliore di tutta Newark, anzi, di tutta New York, ma devo davvero andare. Arrivederci, signora! Controlli bene le mie piccole pesti, mi raccomando!” saluta il giovane, prima di dirigersi verso l'uscita.
Non si sa come, ma Frank sente come se quella giornata fosse la sua giornata. Forse, avrebbe incontrato qualcuno che avrebbe colmato il vuoto che aveva dentro...
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Spazio autrice:
Aloooah, gente! * si becca tutt i broccoli, pomodori e ortaggi di dubbia esistenza in faccia * sono tornata! Nessuno ne è felice, ma okay :c
Questa piccola long avrà – almeno ora la penso così – 2 o 3 capitoli. Ovviamente è una Frerard, come avrete potuto immaginare HAHAHAHAH
Jamia, scusa se t'ho fatta morire * rip *
Anyway, ci vediamo al prossimo capitolo!
Mangiate tanti biscotti e tanta buona cioccolata, yo.