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Autore: MakieyoMela    25/05/2013    0 recensioni
Feci scorrere le mie dita sulle sue braccia, arrivando così ai suoi capelli per metà nascosti dal cappello che teneva sempre in capo e li strinsi appena, sorridendo in quel bacio a stampo e perfetto per la situazione. Era così maledettamente strano.
Trovarsi con una persona di cui non si conosce quasi nulla. Andare d'accordo con lei e conoscersi per amarsi in tutto. Era così strano che non mi ci sarei mai abituata. Ma più che altro era strano il concetto di Amore che lui mi aveva fatto scoprire.
I batticuori improvvisi quando mi sentivo fissata da lui o quando mi baciava, mentre con un semplice gesto mi faceva mancare l'aria. Un abbraccio, una carezza, un solo sorriso mi faceva andare in tachicardia. Sentivo farfalle nello stomaco che svolazzano allegramente su e giù, come per farmi un dispetto.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Contesto generale/vago
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Le sue mani, grandi e calde rispetto al mio piccolo viso a cuore pallido, si poggiarono su quest'ultimo stringendolo appena. Mi stava guardando con il suo solito sguardo innamorato. Con quegli'occhi verdi di cui ero completamente accecata. Tenevo le braccia parallele ai miei fianchi, imprigionata da quegli'occhi e dalle sue mani.
Deglutii a fatica. Ogni volta che mi guardava in quel modo cadevo in un momento di trans assoluto, dove le persone che ci circondavano non erano altro che estranei e persone inutili. Di fatti non riuscivo nemmeno a percepire la loro presenza dopo poco.
Lo fissavo. Ci scrutavamo nella maniera che solo noi sapevamo fare. Alzai di poco gli angoli delle mie labbra poco carnose e rosee fin troppo, per colpa dei morsi precedenti. Ricambiò. Persi un battito. Con i pollici delle sue mani, accarezzava le mie guance ormai arrossate, che davano colore alla mia pelle diafana e liscia.
-Sei bellissima.- Lo sentii sussurrare. Il mio sguardo si staccò dal suo per guardare le sue labbra appena umidicce per i baci di poco prima e sorrisi ancora di più. Scossi la testa, però, in disaccordo con tali parole. La mia autostima non era delle migliori.
Dopo un grande sospiro, alzai lentamente le braccia per accarezzare le sue, coperte da un cappottino di pelle nero. Anche se mi sentivo in imbarazzo, lo amavo ancora di più quando cercava di farmi cambiare idea sul mio aspetto -Smettila, non è vero.- Sussurrai a mia volta, sperando che almeno avesse capito le mie parole.
Sorrise in modo sghembo, come faceva di solito. Gli occhi erano appena coperti dall'ombra che procurava la visiera del suo cappello nero dalle rifiniture celesti, mentre i ricciolini si intravedevano ai bordi di quest'ultimo. Amavo quei riccioli. Ma odiavo il fatto che volesse tagliarli.
-Non dico le bugie, soprattutto non a te. Sei bellissima.- Ripeté, convinto proprio delle sue parole. Restai in silenzio, socchiudendo leggermente gli occhi così da avvicinarmi al suo viso il più possibile. Avevo bisogno dei suoi baci, che ora come ora ne ero diventata dipendente.
Tipo come si fa con le sigarette; ci sono persone che ne hanno bisogno più di qualsiasi altra cosa al mondo. Sono disposte a pagare due euro e qualcosa solo per fumarsene qualcuna e rilassarsi. Ecco.. Rilassarsi. Era per questo che la gente fumava.
Ed era per questo che io baciavo lui. Le sue labbra umidicce sfiorarono le mie per poco, sentii il retrogusto della birra che aveva bevuto poco fa mista all'odore di fumo. E la cosa non mi dispiaceva. Amavo tutto di lui. Dal fatto che si toccasse i ricci quando si innervosiva, quando mi guardava con disappunto quando cercavo di farlo arrabbiare o ingelosire, quando arrossivo anche per le cose più stupide e lui mi sussurrava altre cose per farmi accentuare quel rosso sulle mie guance.
Quelle labbra erano stupende. E tralasciamo quel gusto di fumo e di birra, ma quelle labbra erano la cosa che più preferivo di quel ragazzo, esteticamente. Erano morbide, perfette per me. Perfette perché si serravano perfettamente alle mie senza troppi intoppi. Senza sforzarsi o affaticarsi troppo. Andavano e basta.
Feci scorrere le mie dita sulle sue braccia, arrivando così ai suoi capelli per metà nascosti dal cappello che teneva sempre in capo e li strinsi appena, sorridendo in quel bacio a stampo e perfetto per la situazione. Era così maledettamente strano.
Trovarsi con una persona di cui non si conosce quasi nulla. Andare d'accordo con lei e conoscersi per amarsi in tutto. Era così strano che non mi ci sarei mai abituata. Ma più che altro era strano il concetto di Amore che lui mi aveva fatto scoprire.
I batticuori improvvisi quando mi sentivo fissata da lui o quando mi baciava, mentre con un semplice gesto mi faceva mancare l'aria. Un abbraccio, una carezza, un solo sorriso mi faceva andare in tachicardia. Sentivo farfalle nello stomaco che svolazzano allegramente su e giù, come per farmi un dispetto.
Ero attaccata a lui. Ma non solo col corpo, ma col cuore e con la mente. Aveva preso tutto di me. E ne ero felice. E ne sono felice.

  
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