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Autore: Maghetta1996    26/05/2013    2 recensioni
Quella frase, ha segnato il destino della creatura che tanto hai amato.
" -Caino che cosa hai fatto di tuo fratello?- -Che ne ho fatto Signore? L'ho raccolto, l'ho allevato, l'ho nutrito, l'ho amato,l'ho idolatrato, e l'ho ucciso.-"
Parole tue, Claude.
Gli errori portano a nuovi errori, e molte volte non c'è rimedio.
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Tributo a Jehan Frollo.
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jehan Frollo du Moulin
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Jehan Frollo: Peu d'ange sans ailes

Angelo meraviglioso, riccio e biondo
tra le pagine di un libro sei saltato fuori
facendo battere forte il mio cuore.
Dedico a te questa storia, piccolo Jehan.
(Cit. Io.)


Ti accorgi del valore delle cose, quando le hai perse.
Una vita persa, una giovinezza molestata dal vino e dalla lussuria.
Eppure, piccolo Jehan, non rimpiangi i tuoi errori. Sei andato fino in fondo all'oscurità, hai lasciato che le fiamme dell'inferno ti avvolgessero.
Sei andato con quei criminali.
Hai preso quella maledetta scala, e sei salito per primo.
Stupido ingenuo, il diavolo lì sopra ti stava aspettando.

Spingo quei fastidiosi plebei, facendomi strada per raggiungere il punto dove appoggiare la scala.
Devo essere il primo.
Al diavolo mio fratello! Gli dimostrerò che questa vita, che la mia scelta, è migliore della sua.
Tornerò alla Corte dei Miracoli ricco, straricco, derubando la tua casa, fratello!
Personne ne peut m'arrêter!
Finalmente riesco ad appoggiare la scala, guardo in alto: non sembra esserci nessuno.
La mia adrenalina cresce ogni minuto di più. Lancio un grido di vittoria e comincio a salire.
Sono quasi arrivato.
Finalmente metto piede nella galleria e, osservando gli altri, urlo ancora.
Mi sento potente, invincibile; guardo estasiato i miei comari che mi imitano, che mettono i loro piedi dove poco prima li avevo messi io.
Poi qualcosa mi scuote: un occhio orribile mi fissa dall'oscurità.
Quasimodo.
Si getta sul limite della scala e, la lancia all'indietro. Riesco a sentire le urla dei malviventi mentre mi nascondo dietro una statua.
Ho provato ad aprire la porta, la porta della salvezza, ma era chiusa.
Maudit bossu!
Non mi nota, non si è ancora girato. Vattene, maledetto! Vattene!
Si gira, come un ciclope mi guarda minaccioso, io penso di non voler morire così. Senza aver combattuto.
Quello resta immobile, attento, ma immobile. Ho la balestra con me, devo caricarla, oppure è veramente la fine!
Ci provo, gli rivolgo la parola, nel frattempo le mie mani sudate preparano il colpo. Lui non si muove, ma so che sta aspettando il momento propizio per farmi fuori.
Tiro il colpo, manco l'occhio e prendo il braccio; quello la spezza come se niente fosse.
La paura mi assale, preparo il secondo colpo, ma quello mi viene addosso.
Strappandomi l'armatura mi sento veramente nudo, spoglio, misero. Rimpiango quel momento, non sarei mai dovuto salire per primo.
Probabilmente a quest' ora sarei caduto, qualche bernoccolo o ferita, ma avrei risparmiato la mia vita.
Mi trascina verso il vuoto, guardo la notte stellata, la luna risplende in quel tappeto nero.
Rido per non piangere, come ho sempre fatto. Non te la darò vinta, stupido Quasimodo!
Fino alla fine, non permetterò a nessuno di vincere contro di me.
Scivolo nel vuoto e, prima di dormire per sempre, il riflesso della luna resta incastrato nella mia pupilla.
Come un diamante dentro la roccia.

Oh, innocente creatura!
Scivoli nel vuoto, scivoli con le lacrime che ti rigano il volto.
Dove sei? Dove sei, Claude?
Il tuo adorato fratello sta per essere ucciso dalla creatura che hai salvato anni prima!
Salvalo, Claude!
Non lo senti, nessuno l'ha sentito, ma Jehan ha urlato il tuo nome prima di morire.
Claude, mon frère, où es-tu?
Non hai pianto per lui, Claude, i malviventi invece hanno versato le più amare lacrime insieme alla rabbia.
I malviventi, Claude! Non tu!
Giace lì, spezzato a metà da una sporgenza, guardando il cielo. Immaginando di poter volare, per una volta, nel più nero spazio illuminato solo dalla luna.
La luna, unica fonte di luce, unica guida, eri tu Claude.
Donne-toi à la pègre!
Quella frase, ha segnato il destino della creatura che tanto hai amato.
" -Caino che cosa hai fatto di tuo fratello?- -Che ne ho fatto Signore? L'ho raccolto, l'ho allevato, l'ho nutrito, l'ho amato,l'ho idolatrato, e l'ho ucciso.-"
Parole tue, Claude.
Gli errori portano a nuovi errori, e molte volte non c'è rimedio.
Piccolo angelo senza ali, rivolgi le tue preghiere alla luna, chiama il nome di tuo fratello, dispera la tua vita dannata; ma, anche se non hai le ali e non potrai raggiungere mai il cielo, resti comunque un angelo.
Se non raggiungerai mai la luna, il suo riflesso vivrà per sempre nei tuoi occhi.
Ridi, ridi, piccola innocente vittima di una guerra tra pazzi ciecati dall'amore, continua a ridere mentre Dio ti accoglie tra le sue braccia.
Così il tuo sorriso vivrà in eterno.
 
Note dell'autrice: 
Non ho niente da dire, o forse semplicemente qualche chiarimento.
Ho appena finito di leggere Notre-Dame de Paris e l'ho trovato stupendo. Uno dei migliori libri che abbia mai avuto l'onore di avere tra le mani.
Deluderò molti fan del libro, probabilmente sembrerò pure sciocca, ma Jehan è l'unico personaggio che mi è piaciuto dall'inizio alla fine.
Esmeralda, Frollo, Quasimodo, Phoebus, non nego di averli trovati fantastici, meravigliosamente caratterizzati, ma il mio cuore è stato rubato da Jehan, il piccolo scolaro dipendente dalla "bella vita".
Per cui la prima Fan Fiction che scrivo su questo Fandom (la prima di altre diecimila, probabilmente) la dedico a lui.
Non vi dico i pianti che mi sono fatta quando è morto.
Ah! Le frasi in francese le ho scritte con Google traduttore, quindi non so se sono corrette, vi prego di segnalarmi se c'è qualche errore.
Ringrazio tutti coloro che leggeranno e che recensiranno, mi fareste molto felice.
Martina.

  
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