Nota: La fan fiction sarebbe il continuo della seconda stagione,ma dato che la terza non è ancora stata trasmessa la storia è frutto della mia fantasia e ho cercato di rispettare i veri caratteri dei personaggi. 

 

Derek Pov. 

 

Il branco di alfa era già arrivato a Beacon Hills,ma ancora non mi fece visita.

Boyd ed Erica però furono aggrediti da essi,ma riuscirono a salvarsi grazie all'intervento di Peter,il quale riuscì a distrarli. 

Ancora non capii le intenzioni di questi alfa,ma continuavo ad attenderli. 

Intanto Jackson,ancora vivo,sebbene fosse diventato un lupo mannaro non si volle unire al mio branco,nonostante i miei tentativi di fargli cambiare idea. 

Tuttavia sembrava avesse finalmente trovato l'equilibrio nella sua vita, probabilmente merito di Lydia la quale continuava a stargli accanto giorno dopo giorno. 

Perciò in questo momento sembrava regnasse,almeno in parte,la calma anche se ero consapevole che non sarebbe durata a lungo. 

 

Era una mattina come tutte le altre e mi trovavo alla Beacon Hills High School per cercare di convincere ancora una volta Jackson a far parte del mio branco.

Appena scesi dalla macchina incontrai Scott e Stiles,già consapevoli del motivo della mia visita. 

''Jackson oggi non c'è'' mi disse Stiles.

''Sapete il motivo per cui è assente?''

''No,Lydia non ha voluto dirci altro'' risposte l'altro. 

Il mio istinto diceva che era successo qualcosa,nulla di improbabile,dato che Jackson non si fece mai aiutare da me. 

''Vado a cercarlo. Venite con me?'' feci d'un tratto. 

''Io non posso'' rispose subito Scott. ''Oggi ho il compito di recupero di chimica e ho promesso a mia madre che l'avrei fatto...Stiles tu puoi andare,no?'' 

''Ehm..si..no..cioè..non lo so..'' fece confuso Stiles.

''Vuoi venire si o no?'' gli domandai duramente.

Mi guardò impaurito e accettò subito,così salimmo nella mia auto.

''Dove andiamo?'' gli chiesi.

''Pensavo lo sapessi tu. Sei tu l'alfa'' rispose ironico. 

Lo guardai indignato e accesi il motore. ''Andiamo a casa sua.''

 

 

Durante il tragitto verso casa Whittemore qualcuno,o qualcosa, venne addosso alla mia macchina e mi dovetti fermare. 

Quando scesi da essa vidi una donna,o meglio un licantropo, stare sopra la mia macchina. 

''Sei Derek Hale?'' chiese la donna. 

''Si,sono io.'' 

Stiles dall'interno della macchina iniziò ad urlare,ma quando aprii la portiera era scomparso.

Mi girai e un altro licantropo teneva fermo Stiles,coprendogli con la mano la bocca.

''Lascialo stare.'' gli ordinai subito.

''Non sarà così facile lasciarlo andare..'' rispose l'altra con un sorriso compiaciuto. ''Vedi Derek,noi siamo qui per un motivo.''

''Voi siete gli alfa.'' 

''Wow Derek,oltre a essere bello sei anche perspicace.'' ammiccò la donna.

Nel mentre Stiles cercava invano di liberarsi dall'uomo.

''Vedi Derek,se il tuo amico non sta calmo noi saremo costretti a fare qualcosa'' disse la donna mentre l'altro licantropo mostrò i suoi denti,appoggiandoli al braccio di Stiles. 

Vedendo quella scena sentivo di essere al limite della rabbia. 

Non riuscivo a vedere Stiles in quelle condizioni. Non volevo che fosse morso o che gli facessero del male. 

''Lui non c'entra niente. Che cosa volete da me?''

La donna non fece in tempo a rispondere che da dietro fu infilzata da due frecce. 

Nel momento in cui si girò,io aggredii l'altro licantropo liberando Stiles dalla sua presa. 

Anch'egli fu infilzato più volte,e non appena entrambi furono a terra sofferenti,presi in braccio Stiles e scappai. 

Feci una corsa lunga e veloce e quando fummo in un posto sicuro,poggiai a terra Stiles,sconvolto e frastornato. 

''Ti senti bene?'' chiesi preoccupato.

''Si,si.. mi gira la testa..'' sospirò il ragazzo. 

Portai la sua testa sopra il mio petto per qualche minuto,cercando di farlo stare meglio. 

Gli controllai il braccio per vedere se presentava qualche ferita,ma fortunatamente stava bene. 

''Chi è stato a colpirli con le frecce?'' mi chiese. 

''Non lo so,non ho visto chi fosse.'' 

''Beh allora siamo stati fortunati,o almeno io sono stato fortunato..ho rischiato di diventare un licantropo!'' 

''Stiles,avrei fatto qualsiasi cosa per proteggerti.'' 

Non si scompose,ma vidi che abbozzò un sorriso. 

Dopo un minuto di imbarazzante silenzio si alzò in piedi e mi chiese ''cosa facciamo adesso?''

''Quello che dovevamo fare prima: cercare Jackson.''

''Ehm,ti ricordo che siamo senza macchina Derek..''

''Merda. Chiama Scott.''

Stiles compose il numero nel telefono e lo chiamò,pregandogli di arrivare in fretta. 

''Adesso devo fare il compito! Appena lo finisco vengo,okay? Scusami.'' era l'unica cosa che ero riuscito a sentire dalla chiamata,e ciò stava a significare che sarei rimasto un'altra ora lì con Stiles. L'idea non mi eccitava particolarmente.

''Dobbiamo rimanere qui,Scott non ha ancora fatto il compito...'' fece Stiles immediatamente dopo aver chiuso la chiamata. 

''Si,l'avevo capito..oggi non è la mia giornata fortunata.'' 

''Stai per caso dicendo che ti scoccia rimanere qui con me? Perchè se è così sappi che vale la stessa cosa anche per me!'' 

''Bene,allora stiamo nella stessa lunghezza d'onda.'' risposi freddamente.

Dopo quella risposta rimanemmo in silenzio per almeno una mezz'ora cercando di non far incrociare i nostri sguardi,dopodichè Stiles spezzò il ghiaccio chiedendomi ''Perché fai così?'' 

''Così come?''

''Perchè fai finta di fregartene di tutti quando non è così? Fai sempre quello duro e quello freddo,ma poi ci salvi sempre.'' 

Lo guardai spiazzato. ''Non salvo tutti. E comunque potrei fare la stessa domanda a te. All'inizio mi volevi morto,ma quando ho rischiato di morire mi hai salvato.'' 

Stiles arrossì appena. ''So che Scott ha bisogno di te. Per questo non posso lasciarti morire.''

''Solo Scott ha bisogno di me?'' replicai subito. 

Stiles mi guardò a bocca aperta e mi rispose abbassando lo sguardo.

''A-a me che interessa se tu sei vivo o no? E' uguale.'' 

''Ah,quindi se io dovessi morire per te sarebbe uguale?''

''Esattamente. Lo sai che non mi piaci.''

''E tu sai che non piaci a me.'' replicai subito.

In quel momento arrivò Scott in macchina. ''Salite voi due!''

Io e Stiles salimmo e ci dirigemmo finalmente verso la casa di Jackson. 

 

 

Quando arrivammo nella via,ci fu il caos. Ambulanze,sceriffi,persone urlanti dal dolore. 

Scendemmo dalla macchina in preda alla confusione e Stiles trovò il padre,il quale lo abbracciò. 

''Papà,papà,cosa è successo?'' 

''E' morto,Stiles. Mi dispiace così tanto.'' gli disse baciandogli la fronte.

''Chi?'' 

In quel preciso momento l'attenzione di tutti fu catturata dalle urla di una voce femminile. 

Ci girammo e vedemmo Lydia abbracciare piangente il corpo di un cadavere.

Quel cadavere era di Jackson. 

Gli sceriffi l'allontanarono quasi con la forza,e Stiles andò ad abbracciarla immediatamente. 

Non mi aspettavo la sua morte,ma immaginavo che gli sarebbe accaduto qualcosa. Non so perchè sia morto e chi l'abbia ucciso,ma quello che Jackson non capiva,è che un licantropo non può sopravvivere da solo. 

Vedere tutte queste persone che sofferenti per la sua morte mi riportò alla mente mia sorella,al dolore che provai per la sua scomparsa.

Quando Stiles si avvicinò dalla mia parte,lo abbracciai senza dire una parola. 

Non ero solito compiere questi gesti affettuosi e soprattutto non verso Stiles,ma in quel momento percepivo che entrambi ne avevamo bisogno.