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Autore: Dragon_Flame_    26/05/2013    3 recensioni
[storia di Flame]
E' cominciata la Gerza week gente! Non siete iper-eccitati? Io sì, con tutta me stessa, ed è per questo che ho voluto partecipare, pubblicando questa raccolta su quei due poveri disgraziati (speriamo in un po' di comprensione da Mashima-sensei, potrebbe anche farli mettere insieme, no?) di Gerard e Erza.
Quindi per una settimana sarò qui a pubblicare, e a scrivere storie su una delle mie coppie preferite di tutto il manga, spero che vi piacciano :)
#1: Hope-Voglio continuare a sperare di poterti essere sempre accanto, dovunque tu sia.
#2: Freedom-Perché voglio essere libera, per essere ciò che desidero e ciò che sono già… ma soprattutto, perché voglio stare con te fino alla fine.
Genere: Fluff, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Erza Scarlet, Gerard
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Hope: forse non sarò forte, non sarò coraggioso…
ma voglio continuare a sperare di poterti essere sempre accanto, dovunque tu sia.

 

 Si era data troppo slancio, per essere in uno spazio così “ristretto”.
E quello era stato il risultato.
Lei sotto di lui.
Con quegli occhi, grigi come lame affilate, conficcati sulla pelle, e quelle mani calde sulle spalle.
“Pensavo che non ti avrei mai più rivisto.”
Era stato poco più di un sussurro, parole che il vento aveva portato via in un attimo, disperdendole in quello spiazzo deserto.
Ma Erza aveva fatto in tempo a sentirle.
Le avevano riempito le orecchie, rimbalzando nei padiglioni come delle grida disperate, ma che, nonostante tutto, non avevano mai smesso di sperare.
Sperare di rivederla, di sentire nuovamente il suo profumo, confuso con l’odore ferroso del sangue, di udire anche solo un’altra il suono della sua bassa voce.
Le erano bastate quelle parole per farla scoppiare a piangere, per bagnarle le guance con delle scie chiare calde come il fuoco.
Gerard non aveva mai smesso di guardarla, osservandola mentre dagli occhi nascosti dai capelli scarlatti scendevano veloci le lacrime.
Lui non voleva vederla piangere; desiderava vederla sorridere, ridere e scherzare come una persona normale, ma per quanto ci provasse, lui era la causa di tutte le sue lacrime, della disperazione, e dell’impotenza che per anni l’avevano portata a nascondersi dietro un guscio di freddo metallo.
Le si era avvicinato, e poteva percepire il respiro caldo di Erza confondersi con il suo, sfiorandogli la pelle con delicatezza.
Un occhio nocciola lo osservava in attesa, umido dalle lacrime che aveva appena versato, contornato da ciuffi rossi malamente scostati.
Era bella.
Dio, se era bella.
Fiera come un predatore, dilaniato e distrutto da un mondo creato solo per portare dolore, un mondo che lui aveva creato.
Spezzettati, i ricordi gli balenavano in mente, beffardi, crudeli, solo per ricordagli che tutto quello che stava facendo era sbagliato, che lui non era un essere della luce, non più almeno.
Gerard non poteva trascinare Erza con sé, in un cammino nascosto agli occhi del sole, non poteva costringerla a vivere ancora nell’oscurità.
Pochi centimetri mancavano alle sue labbra, i loro respiri si confondevano, rendendo impossibile la distinzione tra l’uno o l’altro, le mani di Gerard erano ancora sulle sue spalle, e le stringevano appena, quasi con paura di farle male.
Poi, l’aveva allontanata di scatto, quando di nuovo il volto di Erza rigato dalle lacrime gli aveva offuscato la vista, donandogli un attimo di lucidità che il desiderio di sentire finalmente la pelle di Erza contro la propria aveva completamente intontito.
“Gerard…?”
Aveva sorriso, mentre le rivolgeva uno sguardo triste “Scusami, ma non posso- aveva abbassato lo sguardo, puntandolo sugli scogli poco distanti –Vedi, io ho… una fidanzata.”
Erza aveva sgranato gli occhi, credendoci per un momento, poi, quando aveva visto quell’espressione rassegnata sul volto dell’altro, e quegli occhi, che tentavano in tutti i modi di non incrociarsi con i suoi, capì tutto.
Sorrideva, mentre constatava l’incapacità di Gerard nel mentirle, con un cenno della testa aveva annuito, rimettendosi in piedi, e porgendo all’ex membro del Concilio una mano per aiutarlo.
Una volta in piedi, Erza lo aveva guardato allontanarsi, ridacchiando appena, mentre scompariva tra la boscaglia.
“Hai una fidanzata, eh?” sussurrava, alzando gli occhi verso il cielo, che si faceva via via sempre più scuro, puntellandosi del bianco chiaro delle stelle.
“Non sei bravo a mentire, Gerard.”
E mentre tornava dai suoi compagni, attraversando a passo spedito il lungo mare, infondo sperava, di poterlo considerare nuovamente il bambino che anni addietro l’aveva chiamata Scarlet.

[una piccola specie di missingmoment del cap. 264]


 




 

Angolino dell’autrice:
è iniziata la Gerza week! Sììììììì!
Sì, beh, come al solito mi sono ridotta all’ultimo minuto, con le storie, anche se aspettavo questo momento da quasi un mese ma… vabbé, al massimo tarderò di qualche giorno xD (spero vivamente di no!)
Allora, questa è una raccolta di Flame (ovvero la sottoscritta) perché io adoro, letteralmente, questa coppia e non potevo non partecipare u.u
Spero che questa prima shot vi sia piaciuta e… beh, secondo me quel momento poteva essere ben inteso come “speranza” se solo Gerard l’avesse anche baciata sarebbe stato tutto perfetto! *^*
I commenti sono ben accetti, ovviamente, sia positivi che negativi, non fatevi scrupoli! u.u
Grazie a tutti per aver letto e… BUONA GERZA WEEK A TUTTII!
A presto
Flame :)
 
P.S. Qui vi metto il sito della gerza week, non si sa mai che qualcuno voglia andarlo a vedere :):  http://jerzaweek.tumblr.com

  
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