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Autore: Shora    26/05/2013    1 recensioni
Questa ff si rifà ai nostri eroi dopo la fine dei primi tre anni all'accademia dei MRR, con un fianale altrenativo, infatti i disastri torneranno più forti che mai e una nuova figura arriverà all'accademia. Nuovi amori, emozioni e avventure aspettano i nostri eroi. Spero vi piaccia buona lettura.
Genere: Avventura, Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La prima lezione di Eveline:

Rin e Taiyoh stavano passeggiando per il campo d’allenamento chiaccherando del più e del meno. Per il ragazzo era una sensazione magnifica, stare vicino alla sua amata. Invece la ragazza non pareva particolarmente interessata e questo lo fece stare un po’ male. Rin lo notò.
-Taiyoh, tutto bene?- chiese poi.
-Oh, si, si. Non ti preoccupare Rin…- rispose il ragazzo.
-Sei sicuro. Mi sembri un po’ giù di corda.- ricominciò la ragazza mettendosi davanti al castano che arrossì lievemente per tutte quelle attenzioni.
-E’ normale essere un po’ tristi qualche volta, no?-
-Ma perché lo sei?- insistette la mora.
-Affari miei..- rispose il ragazzo con un po’ di stizza nella voce.
-Contento tu…-
-Rin, Taiyoh!- chiamò qualcuno.
I due ragazzi cercarono di capire a chi potesse appartenere quella voce. Poco distante da loro c’era Alice che sventolava una mano per attirare la loro attenzione. I giovani le corsero incontro.
-Che succede?- chiese Rin piegandosi sulle ginocchia con il fiatone.
-E me lo chiedi pure?! Sono ore che vi cerchiamo, è ora di cena!-
-Davvero?!- domandò Taiyoh con già l’acquolina in bocca.
-Si ed è già tutto in tavola se non vi muovete…-
La ragazza non riuscì a finire la frase che il castano era già sfrecciato verso la sala mensa.
-Certo che quando a fame chi prova a fermarlo è folle, eh?- rise Rin.
-Già…- le fece eco Alice.
-Cosa stavate facendo qui fuori?-chiese la ragazza dai capelli verdi, mentre si avviavano verso la mensa.
-Parlavamo della nuova arrivata.-
-Oh, come ti sembra?-
-Simpatica ma molto timida. Mi chiedo come mai sia venuta qui dopo tre anni e non quando siamo venuti qui anche noi e poi perché Marie non ha mai menzionato di avere una sorella?-
-E’ inutile che ti poni tante domande finirà solo con il fumarti il cervello…- disse una voce maschile.
Rin si voltò verso destra e si trovò vicino Jay. Fece un salto indietro per lo spavento.
-J-Jay, quando sei arrivato!?-
-Da un po’ ma voi non mi avete notato…- disse ragazzo con un tono annoiato nella voce.
-C-Capisco, certo che è inquietante questo tuo modo di apparire così..- continuò la ragazza. Lui fece spallucce.
 
Raggiunsero la mensa propio per vedere Taiyoh che si abbuffava sotto gli occhi attoniti di tutti i cadetti. Rin gli si avvicinò.
-Ti sembra questo il modo di comportarti, sembri un maiale!- Disse tirandogli i capelli.
-Ma che ti ho fatto?!- sbraitò il ragazzo liberandosi dalla presa della ragazza.
-Semplice, stavi mangiando come un porco! Non mi pare sia molto educato, non credi?-
 Taiyoh sbuffò e cominciò a mangiare più educatamente.
-Così va bene?- chiese ironico. Rin alzò gli occhi al cielo e andò a prendersi un piatto. Poco dopo fecero irruzione Arias e Makoto che si urlavano contro.
-E ora questi che hanno?- chiese Alice.
Dopo loro comparve anche Eveline, che un po’ titubante entrava nella sala guardandosi intorno smarrita. Le due ragazze le andarono incontro.
-Ciao Eveline! Come stai?- chiese la mora.
-B-bene, grazie.- sorrise.
-Vieni a sederti vicino a noi.- le propose Alice.
-Va bene..-disse la ragazza facendosi condurre per mano al tavolo dove il trio si era sistemato.
-Aspetta qui, vado a prenderti un piatto.- disse  Rin. Lei annuì piano e cominciò a guardarsi intorno, ora un po’ più tranquillamente.
Intanto i due ragazzi non la finivano di urlarsi contro. Un ragazzino dai capelli castani riccioluti si avvicinò a loro probabilmente per fermarli.
-Vi prego non c’è bisogno di urlare così! E poi per cosa state urlando!?-
-Daichi non ti intromettere sono discorsi da uomo!- disse Makoto.
-Perché, forse io non lo sono?- disse in modo flebile.
-Ecco…- intervenne Asso.
-Quello che voleva dire Makoto è che non potresti capire il motivo della nostra discussione.- disse poi.
-Si, esattamente.- concordò il ragazzo dai capelli blu.
-Magari, se me lo spiegaste…- Sospirò il castano come fosse una cosa ovvia.
I due ragazzi arrossendo lievemente si voltarono verso Eveline che giocherellava con un a forchetta.
-Ecco…- disse il biondo guardando il soffitto.
-Vedi…- cominciò l’altro fissando il pavimento.
Daichi sorrise in modo malvagio (cosa rara per uno come lui).
-Ho capito…- disse sogghignando.
I due ragazzi arrossirono ancora di più.
-Vi piace la ragazza nuova!- concluse poi quasi urlando.
-Ma cosa vai a pensare, Daichi!- ripresero a urlare quei due.
-Mi spiace interrompere una così vivace conversazione, ma non sarebbe ora di mangiare?-
I tre ragazzi si voltarono. Alice li guardava severamente cono le mani sui fianchi e batteva ritmicamente un piede.
-Si, scusa Alice- dissero tutti all’unisono. Così il castano tornò al suo piatto e due ragazzi andarono a prendere qualcosa da mangiare.
 
Finita la cena tutti si diressero verso le proprie camere.
-Che stanza hai?- chiese ad un certo punto Taiyoh a Eveline.
-La numero 24. Era la stanza di mia sorella quando faceva la cadetta. Mio padre me l’ha assegnata perché quando ero piccola mi portava ogni tanto a lavoro con lui, solo che un giorno mi sono persa per i dormitoi e Marie mi ha trovato portandomi in camera sua, così quello per me è diventato un punto di riferimento per me…-
-Ehi! È vicino alla mia!- esclamò qualcuno.
La ragazza dagli occhi verdi si voltò. Sayuri le sorrideva in modo benevolo.
-Spero non ti dispiacerà stare vicino a me…- sussurrò-
-Oh, no, per niente!- disse lei.
-Perfetto per un attimo ho pensato di starti antipatica.- rispose.
-Se vuoi possiamo andarci assieme- disse Eveline.
-Ok, nessun problema.- sorrise la castana.
 
Il KeiBoy iniziò ad agitarsi sulla scrivania di Asso.
-Sono le sette è ora di svegliarsi presto, presto!-
-Calmati, coso esagitato!- disse il ragazzo con voce assonnata. Si voltò verso il muro.
-Svegliarsi, svegliarsi, è ora di alzarsi!- l’aggeggio meccanico cominciò a tirare i capelli del biondo.
-Va bene ho capito mi alzo!-
Si preparò e uscì dalla stanza senza guardare dove metteva i piedi e fu così che si scontrò contro qualcuno, che cadde a terra.
-M-mi dispiace no ti avevo vista.- disse capendo che era una ragazza.
-No, figurati non ti preoccupare.-
Asso arrossì capendo a chi appartenesse quella voce. Le porse una mano per rialzarsi. Eveline l’afferrò.
-Grazie.- sussurrò.
-Ma niente, figurati.- sorrise Arias.
Scesero insieme per la colazione e non appena Makoto vide ciò che stava accadendo si alzò dal tavolo prendendo da parte Asso.
-Che pensi di fare?- gli chiese in tono rabbioso.
-Socializzo.- disse il biondo con aria sognante.
-Quello non mi sembra socializzare, tu ci stai provando con lei!-
-Anche quello è socializzare.-
All’improvviso suonò l’allarme. Tutti i ragazzi si alzarono e corsero verso la palestra per poi prendere nuove istruzioni. Ad aspettarli trovarono tutti gli istruttori. Un altro falso allarme…
-Perché in questi giorni non fate che chiamarci con le sirene?!- chiese scettico Kai.
-Perché è l’unico modo per attirare la vostre attenzione.- rise Marie.
-Io non lo trovo divertente- sbuffò Jay.
-Sbagli, tu non trovi nulla divertente- disse Shoh.
L’altro lo ignorò.
-Bene, oggi faremo un allenamento di arti marziale.- disse Sasaki.
Rin sorrise. Adorava le arti marziali.
-E… questo a che servirebbe?- chiese Taiyoh.
-A sviluppare i vostri riflessi- continuò l’istruttore.
-Ah…ok-
-Bene formiamo delle coppie- disse Marie.
-Asso con Makoto, Eveline con Rin, Alice con Daichi, Ken con Shoh, Jay con Taiyoh, i due gemelli assieme e Sayuri… Sayuri con Kai!-
-Ok, partite pure ad allenarvi- concluse Sasaki.
I ragazzi cominciarono a tirarsi pugni e calci.
Poi Asso si rivolse a Makoto.
-Hai visto, Eveline è stata messa in coppia con Rin, non è un po’ troppo forte per lei?-
Poco dopo si sentì un urletto femminile. I due ragazzi si voltarono Rin era a terra che si massaggiava il fianco.
-Mi dispiace non volevo farti male- si scusò Eveline.
-Cosa?!- disse scettico Makoto.
-Voglio riprovare- disse Rin.
-Ok..- disse Eveline.
La mora si fece avanti ma la ragazza dagli occhi verdi con uno scatto felino le fu dietro bloccandole le braccia.
-M-mi arrendo- disse Rin.
Eveline la lasciò andare.
-Certo che sei forte. Dove hai imparato?- chiese la cadetta sconfitta massaggiandosi una spalla.
-Mi ha insegnato tutto mio padre.-
-Wow, non pensavo che il comandante fosse così forte-
-Rin!- la chiamò l’istruttore. Lei si voltò.
-Vai a metterti un po’ di ghiaccio sulla spalla, tu Eveline, allenati con Makoto e Arias, dato che stanno solo chiaccherando-
Le due annuirono. Eveline si avvicino ai due ragazzi.
-L’istruttore ha detto che devo allenarmi con voi.- sussurrò intimidita.
I giovani si voltarono.
-N-nessuno problema- disse Makoto vivamente preoccupato per la sua incolumità.
-Siete pronti?- chiese mettendosi in posizione di attacco.
I due annuirono lentamente.
  
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