12/12/2007
6 recensioni ...Il compito di un padre...
La campanella puntualmente risuonò maestosa alla fine delle lezioni nel grande edificio dell' Orange Star High School.
Come di consueto, prese lo zaino, lo poggiò sulle ginocchia e veloce ripose ogni singolo oggetto e tutti i libri all'interno.
Il più piccolo della famiglia Son, il giovane Goten, era giunto finalmente al primo anno della scuola superiore.
Non aveva ben chiare le sue aspirazioni, l'unica cosa certa erano le ragazze!
Già, da un paio di anni a questa parte erano divenatate il suo chiodo fisso!
Possibile pensasse sempre a loro?
Sua madre stava letteralmente impazzendo...Mancavano solo i capelli bianchi!
Però, doveva ammetterlo, era divenuto veramente un bel ragazzo!
L'aria da ingenuo, la stessa ereditata dal padre, era quasi completamente sparita ed una più furba e birichina ne aveva preso il posto.
La chioma sbarazzina era ormai un vecchio ricordo, ora sfoggiava un taglio da autentico sparviero!
Non solo, si era alzato notevolmente: cresceva giorno dopo giorno e chiunque lo avrebbe rivisto avrebbe stentato a riconoscerlo!
Fulmineo, salutò gli ultimi compagni e corse giù per le scale che portavano all'uscita...
Scese gli ultimi gradini con più calma, stranamente aveva perso meno tempo del previsto, e camminando, si soffermò a scrutare uno ad uno, i volti fuori nel piazzale...
*Guarda un pò come si è fatta carina Marlene...Alle elementari era praticamente un mostro...Cavolo! Mi sa che le chiederò di uscire! Già già hihi* Pensò tra sè...
Erano veramente tanti! L'istituto accoglieva più di tre mila studenti e solo poco più di un centinaio famigliari al Saiyan...
Cosa pretendeva in fin dei conti? Era ancora al primo anno!
Ad un tratto però, qualcuno pose fine ai suoi pensiri:
"Son!"
"Uhm?"
Goten si fermò...Quella voce non era affatto nuova. Lentamente si girò in direzione del richiamo e alzando la mano, salutò la figura lontana.
"Ciao Chris!"
Era un ragazzo abbastanza alto, biondo e riccio.
Una mascella molto pronunciata caratterizzava i linenamenti inferiori e due piccoli occhi chiarissimi armonizzavano la parte superiore.
Era un tipo molto particolare: un' acqua cheta, in poche parole.
Di primo impatto si presentava tranquillo e pacato ma allungo andare si rivelava una vera peste.
Un motore diesel, ecco come lo aveva etichettato sua madre.
Eh già, per lui era una vecchia conoscenza! Gli era stato accanto per tutti i cinque anni delle elementari e con lui, nei giorni di assenza del figlio del Principe dei Sayan, aveva trascorso gran parete dei suoi pomeriggi.
A passo svelto lo raggiunse e dopo una veloce occhiata d'intesa, si strinsero in un abbraccio fraterno.
"E tu che ci fai qui?" Chiese Chris.
"Ma, guarda, stavo per chiederti la stessa cosa!" Gli rispose sorridendo.
"E' incredibile, frequentiamo nuovamente la stessa scuola, è?"
"Eh già...Beh, comunque sia, non è stata una mia scelta."-Continuò a testa bassa- "Me l'ha imposto mia madre. Te la ricordi, si?"
"Eh come no? Chichi, giusto?" chiese divertito.
"Si...Visto che mio fratello si è diplomato qui, mi ha fatto mettere nella sua stessa sezione così da poter usare i suoi stessi libri."
"Ahaha, tua madre è una forza della natura!"
"Eh, lo so...Non me lo ricordare!" Rispose affranto.
"Per me ha fatto bene però! Questa è una scuola molto prestigiosa, uno dei migliori licei della città...Devi ritenerti fortunato! Anche perchè poi, ha preso due piccioni con una fava, no? Hihi..."
"Uhm...Si, però essendo prestigiosa è anche molto tosta! Io non ho lo stesso cervello di Gohan..."
"Dai, su, non essere affranto! Ma tu in che sezione stai?"
"La D, tu?"
"La C...Comunque se vuoi posso aiutarti!"
"M-magari! Da quando mio fratello ha messo su famiglia è sempre di corsa...Non ti dico stupidaggini, ma è da una settimana che non lo vedo!"
"Ci credo, ci credo!"
"Guarda, non sai quanto mi renda felice! Penso che se mi bocciassero mia madre mi speribbe dritto dritto da re Yammer!"
"Da chi?"
"E'? Niente, niente, lascia perdere...Senti: quando cominciamo?"
"Ehm...Scusa un attimo: ma ti sei trasferito?"
"No, perchè?"
"Ma casa tua è lontanissima da qui! A che ora ti alzi la mattina?" Chiese sconcertato
"E-ehm v-veramente...P-presto eheheh..."-si grattò la testa agitato (un'altra eredità del padre)- "Ma parliamo di cose serie: allora, io ci sono tutti i giorni tranne: il martedì, il mercoledì, il giovedì e il venerdì. Però senti, di sabato no perchè solitamente esco con qualcuna e la domenica, beh, relax totale! Hihi " Rise...
"Ehm... Non facevi prima a dirmi quando c'eri?"-Chiese alzando un sopracciglio-"Uhmphf...Dai, facciamo lunedì, non ho problemi."
"Ok, perfetto!" -Sorrise a trentadue denti-"Bene...Io andrei...Grazie ancora Chris!"
Detto ciò, il Sayan, si girò e iniziò a correre in direzione del cancello ma il ragazzo lo richiamò rapido.
"Goten, ancora una cosa, torna in dietro!" Gli urlò in lontananza.
Fatto dietro front, ritornò al punto di partenza.
"Io cos'ho in cambio?" Chiese con una strana espressione.
"I-In che senso, sc-cusa?" Come al solito la mente perversa del giovane aveva frainteso tutto e il ragazzo si accorse all'instante.
"Ma cosa vai a pensare, idiota!? Voglio solamente che tu mi faccia un favore!"
"Ah...Ehehehe spara!" Chiese imbarazzato.
"Devi tenermi questa!"
Il biondino, con estrema velocità e contrallando che nessuno guardasse, poggiò il suo zaino a terra, aprì la tasca inferiore e da un piccolo astuccetto di cotone rosso, estrasse della carta arrotolata contenente un miscuglio di strane spezie.
Goten, che attento osservò ogni suo singolo movimento, a tal visione, strabuzzò gli occhi ed esclamò allarmato:
"Ma sei impazzito?!? Ma è uno spinello!"
"Uhm...Però, pensavo fossi più ingenuo!" Sorrise canzoniero.
"Non puoi chiedermi questo...Chris, Santo Cielo...!!!" Il Son era di tutt'altro umore.
"Ah, guarda, "io" non ti chiedo proprio niente! Sei tu, bello mio, che hai bisogno di aiuto! Vuoi la promozione? Allora tienimi questa!" Disse tutto d'un fiato porgendogli l'oggetto.
Cosa doveva fare? Cavolo...Però in fin dei conti aveva ragione! Se non lo avesse assecondato, chi gli avrebbe dato ripetizione? Di chiederlo a sua madre non se lo sarebbe mai sentito!
Non era un fatto di soldi, anche perchè con l'entrata in famiglia del "grande" Mr. Satan, il denaro era diventato l'ultimo dei problemi!
Non voleva deluderla, ecco tutto.
Fin dai primi anni scolastici non le aveva mai dato problemi: non era mai stato un cervellone ma con il suo bel visetto ed un comportamento angelico si era accaparrato la preferenza di ogni suo insegnante!
Fare questo durante gli anni della scuola dell'obbligo era facile, ma qui era diverso, era cresciuto...
Tutto avrebbe dipeso dalla sua diligenza ed al suo impegno.
Già, eccolo il problema: e chi aveva voglia di studiare?
Ciao ragazzuole!!!!
Eccomi cn 1 nuova ff...XD
Qst è 1 pò diversa dalle altre...Spero cmq sia d vostro gradimento!
1 bacio grandisssssssssssssssssssimoooooooooooooooooooooo
SerenaChichi