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Autore: Miss BloodyFangs    27/05/2013    2 recensioni
Una scrittrice di successo ad una riunione della sua classe delle superiori.
Quello che non potrebbe accadere, per via della noia più totale!
"Lo guardi, e la pelle si accappona.
- Buddy, ridammi il mio accendino. Ora.- dici con voce strozzata, cercando di farti coraggio.
- Cassidy… - ignorando il richiamo ti limiti a strappargli l’accendino di mano e andare a riprenderti la borsa. Sei stanca di tutta quella scena, stanca dell’ignoranza che aleggia nella stanza e che ti intossica i polmoni, peggio di quanto abbia mai fatto il fumo."
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Lucky strike, limited babe!

 

Guardi la gente intorno a te e ti rammarichi ancora di non aver ripreso a fumare. A trentacinque anni dovresti essere ben responsabile delle tue decisioni, no? Invece continui a farti condizionare dalle parole, invece che dagli eventi.

Lanci un’occhiata al bicchiere di vino rosso che hai in mano e con un sospiro lo abbandoni sul tavolo, spingendolo piano lontano da te.

Non ti è mai piaciuto bere, quando avevi quindici anni lo facevi solo perché era cool.

“Continua a correre a testa bassa, dopo aver contato cinque giri ne avrai fatti già dieci, come l’ultima volta tesoro”, pensi, sperando che sia così.

Saluti con un cenno ed un sorriso stentato, visibilmente annoiata, l’ennesimo ex compagno di classe.

Dio, che delusione.

Pensionati, altro che trantacinquenni! Tutti a chiacchierare tra di loro: le donne a sparlare come comari e gli uomini a parlare di sport come sessantenni in poltrona con la birra in mano.

E poi ci sei tu, Cass. La stessa Cass che guarda il bicchiere con una punta d’invidia. Quello stupido, insulso pezzo di vetro non deve sorbirsi quella noia obbligata. Eppure tua sorella te l’aveva detto, di darti malata, ma no, dovevi sfoggiare i tuoi premi per aver scritto dei bestseller durante la cena e prima ancora raccontare buffi aneddoti riguardanti te e varie celebrità conosciute.

“Cassidy, o dolce Cassy. Come hai potuto anche solo sperare che un caffè con Paul Trevis, il noto pugile, potesse essere più divertente che una scopata con il capo del progetto di Melissa. Idiota.” Pensi, guardando la tua borsa e pregando vanamente che all’interno vi compaia un pacchetto di Lucky Strike.

Magari la potresti chiedere all’ex sfigato della classe, attuale cassiere. Fuma? Tentar non nuoce.

Ti avvicini con cautela all’uomo e gli picchietti su una spalla (da qui si può ben notare che essere estranea alle conversazioni non è il tuo forte e ti mette a disagio) – Bud? Hai per caso… non so, una sigaretta?- Cass, sei visibilmente nervosa. Bud, il caro vecchio Buddy Nastro Isolante (credo sia piuttosto chiaro che venne legato con questo, dai bulli della scuola) ti sorride. È decisamente cambiato, ma lo sono un po’ tutti. Tu, per esempio, non porti più l’apparecchio e gli occhiali. Le lenti sono state la sua salvezza, viva il progresso!

Il suo sorriso ti acceca, non ti fa stare a tuo agio, ma ti senti tremendamente grata a quell’inquietante individuo, quando ti allunga una sigaretta dall’aria sconosciuta. E l’accendino.

- Bud, ma… - Guardi l’accendino, ipnotizzata.

“Lucky Strike, limited babe!” Cass, dillo, potresti riconoscere quella frase ovunque.

- Dove l’hai trovato?- il nervosismo torna alla carica, prendendoti per le spalle e scuotendoti con forza.

“L’HO PERSO, HO PERSO IL LUCK.” Cassidy, guarda, controlla nelle tasche, cercalo!

“NON LO TROVO.” L’accendino non c’è, l’accendino è sparito.

Non avresti dovuto aiutare Buddy, nossignore, lo sapevi che l’avresti perso, lo sapevi.

- per terra, il pomeriggio del.. be’, credo tu lo sappia.- ed è qui che gli sguardi si incrociano.

Lo guardi, e la pelle si accappona.

- Buddy, ridammi il mio accendino. Ora.- dici con voce strozzata, cercando di farti coraggio.

- Cassidy… - ignorando il richiamo ti limiti a strappargli l’accendino di mano e andare a riprenderti la borsa. Sei stanca di tutta quella scena, stanca dell’ignoranza che aleggia nella stanza e che ti intossica i polmoni, peggio di quanto abbia mai fatto il fumo.

Corri fuori dal ristorante di scarsa qualità senza salutare nessuno e raggiungi il parcheggio con lo sguardo offuscato dalle lacrime.

- CAZZO.- la donna in carriera che sei ora pista il piede e senti il tacco cedere sotto lo sgarbato impatto, facendoti crollare a terra con un’altra poco femminile imprecazione di sorpresa.

Non ci vuole molto prima che Bud, oh, il vecchio Buddy, ti prenda e ti rimetta in piedi.

- NON TOCCARMI. STAMMI ALLA LARGA.- Lui alza le mani – come vuoi cassa di miele.- Strepiti e gridi, angosciata. – Non puoi farmi questo, NON PUOI! NON DOPO TUTTO…- riprendi a gridare senza un senso logico. L’uomo si avvicina e ti stringe in un abbraccio, quasi soffocante, di quelli che conosci bene. – LO AVEVI TU, FIGLIO DI UNA CAGNA, LO AVEVI TU.-

Un uomo si abbassa e stringe una bambina – piccola cassa di miele!- e ride.

La “piccola cassa di miele” ride, per quel buffo nome.

Papà ti vuole bene, papà ti fa un regalo, cassa di miele.

Ti da il suo accendino.

Cassidy, lo sai quanto è importante per papà, non devi perderlo. Vuole che tu glielo ridia quando ti sarai realizzata, è il suo modo per spronarti.

- TU LO SAPEVI QUANTO E’ IMPORTANTE PER ME QUEL CAZZO DI ACCENDINO, COLE, LO SAPEVI.- e piangi, piangi disperata, perché non hai potuto ridarlo a tuo padre, quando hai raggiunto i tuoi traguardi, lui è rimasto deluso, lo sai, anche se non te l’ha detto per non fartela avere a male.

Cole, perché lui odia il suo nome, odia Buddy Nastro Isolante.

Uno smilzo dai ricciuti capelli rame e gli occhi nascosti dietro due fondi di bottiglia.

Cassidy Brettman, Cass per tutti, perché tutti apprezzavano la brunetta dagli occhi nocciola.

Cassy, per Cole. Cassy, l’unica che aveva tolto quegli occhiali e visto quegli splendidi occhi azzurri sotto di essi.

La prima ad aver fatto l’amore con lui. L’unica ad aver visto il ragazzo sotto il nastro isolante e averlo ricoperto di baci.

Dell’amore che a casa non aveva.

- DOPO TUTTO QUELLO CHE C’E’ STATO TRA DI NOI, COLE, DOPO TUTTO QUELLO CHE ABBIAMO VISSUTO INSIEME NON ME L’HAI RESTITUITO.-

Cole lo vede, il pianto, quello negli occhi che un tempo l’avevano guardato tanto fiduciosi. Innamorati.

Cole era riuscito in ciò che nessun’altro era stato capace di fare: farti cadere ai suoi piedi.

Ma ti ha perso, e tu ti sei pentita, tanto pentita di aver smesso di fumare per lui.

- SEI SOLO UNO STRONZO.- la donna di trentacinque anni appena compiuti si piega in due dal dolore.

“sei stata solo un’idiota, lo sai, ammettilo.” Pensi.

Ma Cole, di nuovo, ti tira su.

Ti carezza il viso, come quando non trovasti più l’accendino, e ti bacia.

E nonostante tu lo odi, perché non ti ha detto di averlo lui, lo ami.

Perché lo ami ancora, ami quei ricci tra le tue dita, le mani che stringono i tuoi fianchi fino a farti male.

E ti sembra di tornare a quando avevi diciassette anni e stavi in classe, da sola con lui e vi riempivate di baci di fuoco.

Avevi i capelli corti, all’epoca, ora sono diventati lunghi.

Ma sai che Cole li ama lo stesso.

Ti appoggia alla macchina e continua a baciarti, senza sosta, affamato.

Senti delle voci ridere, ma non ci fai caso, a quei ronzii fastidiosi.

Diventi confusa, non capisci perché lo baci. Tu lo odi.

- TiAmo, Cole.- un sorriso tenero affiora sulle tue labbra d’oro – TiAmo anche io, Cassy.- un altro bacio tra le lenzuola, ma tu ti accendi una sigaretta. – smettila di fumare, dai… - ridi e spegni la sigaretta, sentendo la sua mano salire lungo la tua coscia – okay, okay, hai vinto tu!- sposti il posacenere più in là e lo guardi con un sorriso. E lui ti bacia.

- Andiamo a casa mia. – mormori nel buio. Cole arrossisce e fa un cenno di assenso.

Non ti sembrerà vero di sentirlo penetrare di nuovo con forza dentro di te.

Come quando avevi diciassette anni e scrivevi sciocchezze romantiche sul tuo diario.

Come quando ne aveva diciotto e ti diceva che saresti diventata una scrittrice famosa.

Perché sai, lui li ha comprati tutti, i tuoi libri.

Non ne ha perso uno.

 

- Bloody’s Corner –

Oookay, FF uscita dal nulla a tarda sera, per cui non linciatemi se è venuta fuori una schifezza! Ad ogni modo mi ha presa. Non so, forse mi piace anche.

Miss BloodyFangs

  
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