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Autore: Silkye53    28/05/2013    2 recensioni
Ok, per questa storia mi è venuta l'ispirazione rispondendo ad alcune domande di Mai Shinomiya e di Nora (perdonami cara non mi ricordo il tuo nome su EFP) .
In breve questa fanfic approfondisce la conoscenza sul passato dei nostri eroi e ci rende partecipi delle loro vite.
Per essere così precisa nei dettagli delle varie storie ho partecipato ad un contest battendo diversi americani, tuttavia se notate errori e ne sapete più di me fatemeli notare.
Io spero vi piaccia è una fanfic a cui ho lavorato per anni.
Recensite in molti, ci tengo a conoscere i vostri pareri.
- Silkye53
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: Lemon, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti
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hjd Le mie paure di ieri erano fondate.
Non solo i ragazzi, anche Al ora mi prende in giro!
Non credevo che il mio maggiordomo così serio avesse un lato tanto giovanile, forse troppo ...
Ogni volta che ci penso mi vengono i brividi.
Tranquillamente mi dirigo verso la camera di Stella per accertarmi che sia sveglia.
- Hey ... - mormoro quando la trovo già vestita fuori dalla porta
- Buongiorno Robin - sorride
- Che fai già in piedi? -
- Credevo che l'allenamento iniziasse alle cinque -
- Sì , infatti ... Non credevo fossi in grado di svegliarti a quest'ora -
Sorride ancora, più maliziosamente stavolta.
- Io posso, tu puoi e anche Corvina e Cyborg.... Forse dovremmo andare a svegliare BB -
Ci ragiono per un attimo.
Annuisco.
- Sì è meglio, non credo davvero che lui sappia dell'esistenza delle cinque del mattino -
Riesco a farla ridere con mia grande gioia.
Ogni volta che la faccio ridere mi sento importante, speciale.
Ogni volta che ammiro i suoi sorrisi differenti che sono solo per me .
Mi rilasso ammirando i suoi soffici capelli rossi fluttuare mossi dalla leggera brezza che penetrava dalla finestra aperta in corridoio.
Sorrido forse per la prima volta da quando siamo qui, forse sarà l'unica visto che potrò fermarmi a fissarla molto poco.
Arriviamo in camera di Cyborg e bussiamo.
- Hey! Sei carico? - chiedo svogliatamente, dopotutto sono pur sempre le cinque del mattino!
Arriva una risposta repressa dall'altra parte.
- Tu hai capito? -chiedo voltandomi verso Stella
- No, non credo ... - mormora lei .
All'improvviso l'enorme figura di Cyborg compare di fronte a noi.
- Ho detto : 'Sto arrivando ! '  -
- Che velocità - scherzo.
Cy alza il suo unico occhio umano al cielo.
- Andiamo da Corvina su ... -
Un manto di energia nera davanti a loro li fece bloccare.
- Eccomi - borbottò la ragazza uscendo dal parquet
- Bene, manca solo BB - sbuffo
- E che c'è di nuovo? - commenta Corvina
- Già... Bè è ora che impari a svegliarsi presto! -
- Sì, certo ... -
- Lo so sembra una mission impossible -
- Già -
Avanziamo verso la camera del mutaforma.
- Ok , iniziamo con le buone, poi mandiamo Corvina - propongo.
Tutti annuiscono e io busso.
Stella è la prima a parlare.
- BB .... Uhm ... BB svegliati.... E' ora di alzarsi -
Ovviamente la sua voce melodiosa e soft non aiuta il verdolo a svegliarsi.
Provo io - Svegliati BB! - ordino.
Niente.
- Yo! Macchia d'erba ! Giù dal letto ! -
Nemmeno stavolta BB risponde.
Provo un'ultima volta.
- BB arriva Corvina -
Immediatamente il mutaforma è giù dal letto, perfettamente vestito e pronto per combattere.
- Sapendolo avrei provato prima - rido .
Entriamo in cucina dove Alfred ci serve la colazione.
- Signorino BB il suo latte di soia e i suoi biscotti ai cereali -
- Grazie Al -
- Signorina Corvina , la sua tisana alle erbe -
- Grazie, molto gentile -
La compostezza di Corvina mi ha sempre meravigliato molto.
Perfino con BB che le sputa briciole addosso .... Chissà come fa?
- Signorino Cyborg il suo bacon con uova strapazzate e il suo caffè amaro -
- Che miscuglio disgustoso - borbotto
- Pensa al cibo tuo! -
- Shhh abbassa la voce sono ancora intontito -
- Sè sè ... -
- Bene .... Uhm ... Vostra Altezza ... -
- Stella è più che sufficiente Alfred .... -
- No Signorina.... Non me la sento -
- Per favore, mi imbarazzo se continui a chiamarmi così e a darmi del lei, trattami come una tua pari - lo dice sorridendo.
Nemmeno si accorge del fatto che il suo sorriso irradia luce come fosse il sole.
Non si rende conto del fatto che il mondo si blocca ogni volta che fa quel faccino così tenero e amichevole.
- Bene, come preferisci Stella ... Questo è il su...Il tuo piatto speciale... Cereali con mostarda e latte -
Alfred fa una smorfia, la facciamo tutti.
Che schifo.
- Grazie mille amico! -
Alfred sospira.
- Maestro Robin, la sua homelette ai funghi con succo d'arancia -
- Grazie Al -
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Arriviamo finalmente in palestra.
Alcuni di noi ancora mezzi addormentati.
Altri fin troppo svegli.
Non è un mistero capire chi sono gli uni e chi gli altri.
- Bene, credevo non vi sareste svegliati in tempo -
Addocchio Bruce con sguardo truce.
- Io li faccio svegliare sempre in orario -
Il mio tono è un po' freddo e distaccato ma .... D'altro canto che si aspetta che faccia?
Che gli salti in braccio come fosse mio padre?
E' colpa sua, tutta la mia vita ... E' colpa sua.
- Iniziamo - risponde semplicemente lui.
Sbuffo .
- Sì -
- Robin tutto bene? - mi chiede Stella.
La sua voce è un soffio.
- Sì, non preoccuparti, cominciamo -
La guardo allontanarsi e sorrido.
Perché ci sto facendo questo?
Perché sto celando la cosa migliore della mia vita?
E alla persona che dovrebbe esserne più felice poi ....
Voglio urlare ciò sento, ma sto zitto.
Sto zitto per paura di non essere capito.
Per paura di un giudizio che anche se già conosco è ...
E' troppo doloroso da sopportare. Troppo. Lo è sempre stato.
Mi chiudo in me stesso e non le dico che vorrei poter morire ora.
Non so perché ma è così che mi sento.
Invece inizio un po' di sparring con Bruce.
Proprio come ai vecchi tempi ....

-Sei stanco? Vuoi fermarti? -
- Non c'è bisogno! Posso andare avanti per giorni! -
- Meglio se ti riposi un po' Dick -
- Ma .... -
- Fa' come dico! -
- Ok, ok ... -
Il ragazzino si diresse verso la sua stanza .
- Io posso farcela, non sono stanco -
La sua compagna si avvicinò a lui.
- Hey Dick! -
- Che vuoi Babs? -
- Parlare .... Che hai? -
- Non lo so ... -
- Mh ... Capisco .. -
Stettero in silenzio per un po'.
Poi lei parlò ancora.
- Fa male eh? -
- Non capisco ... -
- Ti deprime ? Fa male sapere quanto solo sei in realtà? -
Il ragazzino la squadrò confuso.
- Tu ti senti sola? -
- Molto più di quanto tu creda ...  -


Un calcio in faccia mi riporta alla realtà.
- Ahio! - esclamo iniziando a perdere sangue dal labbro
- Mai abbassare la guardia - borbotta Bruce mentre mi sorpassa e se ne va.
Rimango a terra con sguardo confuso.
Forse dovrei davvero smetterla di farmi del male...
  
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