La nausea aveva colto Sylla durante il viaggio spaziotemporale e a prestargli soccorso, Orube.
Sixtar era stata rapita dai Runici, e ora era custodita in un hangar. Non poteva muoversi e  di conseguenza le W.i.t.c.h. non poterono liberarsi.
Orube aveva preso la decisione più logica: sbloccare il robot tramite un esperto di computer, e chi meglio di Sylla?
Il ragazzo aveva accettato, e ora si ritrovava in questo universo parallelo. Nonostante si sentisse male allo stomaco, era affascinato da questo mondo ma non c'era tempo per esplorarlo.
Una volta trovata Sixtar, il professore scoprì che doveva decodificare varie password e codici. Dietro la testa del robot erano stati inseriti vari cavi e cavetti elettrici direttamente collegati ad un computer centrale.
Orube fece  da palo, controllando che nessuno li scoprisse.
Purtroppo, una volta decodificati i primi codici, un allarme scattò. I Runici non erano stupidi, avevano calcolato anche questa eventualità .
Sylla doveva fare in fretta anche perché Orube doveva vedersela contro le prime guardie intervenute sul posto. Non avrebbe resistito a lungo e da sola contro i nemici.
Quando sembrava tutto perduto, Raphael decodificò l'ultima password e Sixtar potè liberarsi. Il robot agguantò sia Orube che Sylla e spiccò il volo. Le W.i.t.c.h . erano in bedito col professore anche perché egli aveva non solo salvato loro la vita ma aveva anche rinunciato a investigare su di loro per amore di Orube.