Fireworks.

Erano le undici di sera, l’unico rumore che si sentiva in quella via erano i passi di Sebastian, veloci e furtivi, mentre si avvicinava a casa Hummel. Si intrufolò nel giardino osservando le finestre, si mordicchiava il labbro e guardava, fino a trovare quella della camera di Kurt. La fissò con le labbra arricciate. Guardò a terra pensieroso, si piegò e prese una manciata di sassolini, tornando a guardare la finestra.

Lanciò il primo, ottenendo come risposta un fastidioso silenzio che lo spinse a lanciare il secondo, niente. Un terzo, un quarto e un quinto finché non vide la luce accendersi e sorrise soddisfatto quando vide il volto di Kurt, confuso ed assonnato sbadigliando, spuntare dalla finestra.

«Sebastian?!» disse quello appena lo vide, strabuzzando gli occhi.

«Vieni giù!» gli urlò di rimando Sebastian.

Vide Kurt esitare e per un attimo pensò di aver fatto una cavolata a svegliarlo, poi però lo vide sorridere.

«Arrivo» disse, e, rientrando dentro, chiuse la finestra.

Sebastian esultò tra sé e sé mentre correva davanti la porta principale per aspettarlo, con un sorriso ebete e felice.

Sentì una porta sbattere, si girò e vide un Kurt sorridente vestito velocemente con un maglione e un paio di jeans. Aveva lo sguardo confuso e le sopracciglia inarcate mentre si avvicinava a lui.

«Mi spieghi perché mi hai svegliato?» fece incrociando le braccia, alzando il capo «Domani ho un compito in prima ora.»

«Non sembri molto arrabbiato» ridacchiò l’altro avvicinandosi, cingendogli i fianchi con le braccia e sfiorandogli il naso col suo, cercando di addolcirlo un po’ a quel modo, carezzandogli la pelle sotto il maglione.

«Mmh … ancora non capisco» mormorò Kurt serrando gli occhi, beandosi dei tocchi gentili del fidanzato.

«Vieni!» esclamò Sebastian, prendendogli la mano e cominciando a correre fuori dal vialetto di casa sua, poi verso il marciapiede e su per la via.

Correvano ancora dopo cinque minuti, fino a che Kurt si impuntò con i piedi e fece sì che Sebastian si girasse a guardarlo confuso. Avevano entrambi il fiatone, fermi in quel piccolo vicolo, stanchi e affaticati.

«Ma dove stiamo andando?» chiese Kurt.

«Sorpresa» disse Sebastian, facendo per riprendere a correre.

Kurt lo fermò nuovamente, tirandolo per la mano e facendolo girare.

«Tu sei pazzo, Sebastian!» esclamò.

Sebastian si avvicinò a lui velocemente, baciandolo.

 «Pazzo di te!» gli sussurrò sulle labbra, riprendendo poi a correre.

Arrivarono al muretto che dava sulla distesa del parco di Lima, Kurt guardandosi intorno chiedendosi cosa ci facessero lì, Sebastian completamente soddisfatto mentre si sedeva. Kurt fece lo stesso e lo guardò interrogativo.

«Cosa …?»

«Shh» lo zittì Sebastian, prendendogli la mano e girandosi a guardare il cielo buio, trapunto di stelle.

Kurt seguì il suo sguardo. Quando vide il primo fuoco d’artificio fare il suo viaggio fino al cielo e scoppiare in migliaia di scintille azzurre, sorrise e poggiò la testa sulla spalla di Sebastian, che lo strinse a sé lasciandogli un bacio fra i capelli.

«Ancora buon anniversario, amore mio» sussurrò Sebastian.

«Anche a te.»

mael_

cinquecento parole precise di fluff, o almeno così la vedo io questa flashfic, scritta con tanto amore e tanta pazzia(?). Bon, non avevo proprio nulla da fare un paio di giorni fa, oggi l'ho riletta e ho deciso di pubblicarla. Hope you enjoyed! <3

love you all, ciao! **