Seconda flashfic per festeggiare il compleanno di Mello! *____* Fategli gli auguri, su!
# Dark Chocolate
La fondente è da sempre la sua preferita. Più dura di
quella alle nocciole, più consistente di quella bianca, più inebriante di
quella al latte; ha un sapore amaro che resta in bocca, ostinato, per ore. Ha carattere, risponde con un ghigno a
chi gli chieda perché gli piaccia così tanto.
Le ustioni si sono rivelate molto meno pericolose di
quanto avesse pronosticato, e si sente finalmente pronto per rimettersi al lavoro.
Sì, deve solo cambiare le bende due volte al giorno, disinfettare le ferite ogni
volta che si agita riaprendo le piaghe e imbottirsi di morfina per non sentire
le fitte che gli manda il braccio tutto il fottuto tempo. Per il resto è in
forma smagliante.
Ma c’è chi sembra contrario a questo suo piano, e si
rifiuta di farlo anche solo allontanare dal letto. Andiamo, si è fatto
disinfettare con l’alcol puro le ustioni pulsanti, si è fatto portare in un
appartamento che puzza di fumo e cibo precotto e ha addirittura passato una
settimana -un’intera settimana!- a
riposarsi senza protestare (troppo), adesso cos’altro pretende che faccia?!
Ha una missione, lui. Non può permettersi altri
fallimenti, lui.
Tenta di alzarsi ma due stivali si accomodano pesantemente
sul suo petto fasciato, mozzandogli il respiro. Grugnisce di disappunto,
roteando gli occhi e posandoli poi sul proprietario degli stivali, candidamente
concentrato sul suo videogioco.
Si puntella sui gomiti, sempre saldamente bloccato al
letto. «Ho da fare.»
«Io invece no, che coincidenza.» Biascica Matt, sigaretta
fra i denti e sguardo basso sul display, e sprofonda più comodamente nella
poltrona dov’è seduto accavallando le gambe sopra il torace dell’altro.
Dannato geek, pensa Mello; è inutile cercare di
convincerlo, sa benissimo quanto possa essere deciso e ostinato. Quasi quanto
lui, in effetti.
Si lascia ricadere sul letto, stizzito, e subito il suo
viso è attraversato da una prevedibile smorfia di dolore; si porta il braccio
sano sotto la testa, studiando apatico i disegni che l’umidità ha formato sul
soffitto del loro squallido appartamento.
Ferito, impotente, e bloccato a letto a fare da
poggiapiedi. Inutile.
Matt accenna un motivetto, e Mello gli lancia una rapida
occhiata di sottecchi. Nell’osservare la serena figura del compagno sente una
bizzarra sensazione allo stomaco, intorno al diaframma, che non sa spiegarsi (e
che non c’entra con gli scarponi che ha piazzati sullo sterno). Non è
delusione, non è irritazione, e non è rabbia. Non riesce a trovarvi un’attinenza
al suo attuale stato d’animo.
Amarezza…? No, sembra come qualcosa di languido,
d’inaspettatamente dolce.
Già, che strano avere
qualcuno che si preoccupa di non mandarlo al suicidio.
Quasi… piacevole?
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Non mi aspettavo tanti complimenti *-* Grazie a AngelVirtues, lemnia, Freija, DarkRose86 e Spleen per aver commentato, siete troppo gentili <3 Spero che
questo capitolo vi sia piaciuto quanto il primo. ^^
(bea… sì, ti sto ignorando XD)
Will