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Autore: PsYcHoGIRL_SYLARtheBEST    13/12/2007    5 recensioni
Questa folle attrazione per l'uomo che mi vuole uccidere proprio non la capisce. Ma come potrebbe se non la capisco neanch'io? [Claire/Sylar]
[postato ultimo capitolo]
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Claire Bennet, Sylar
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti!!Questa fic è la mia melensa e maliconica versione della seconda stagione. Non ci sono grandi spoiler e in caso ci fossero avvertirò all'inizio del capitolo. Alla fine c'è una piccolisiima anticipazione sulla situazione di Molly che penso che la maggior parte di voi conosce. Buona lettura!

24 Dicembre. Più di un mese dall'esplosione della bomba-Peter. Ma oltre ai fratelli nessuno è rimasto coinvolto. 24 Dicembre. La notte della vigilia di Natale è ritenuta una notte magica. Ma per qualcuno aspettare questa notte è un tormento; per qualcuno è il momento in cui la solitudine pesa più del solito.

Sylar è seduto al tavolo della cucina nel suo appartamento a New York, con lo sguardo perso nel vuoto. "E' passato più di un mese dalll'esplosione della bomba umana. Ma dei petrelli non me ne frega niente. Quella notte ho rischiato di morire. Non per un esplosione atomica. Per una spadata nello stomaco. Banale, stupido ma doloroso.
E' passato più di un mese da quando ho visto quella ragazza bionda, Claire. Bella davvero. Quella volta a scuola sua potevo ucciderla in un attimo ma non l'ho fatto perchè... perchè cazzo sono un'uomo anch'io! No no no avevo giurato a me stesso che non ci dovevo pensare più. Io sono l'assassino e lei è la vittima e il padre mi cerca incessantemente, per mandarmi all'altro mondo ovviamente.
E' passato più di un mese da quando ho perso inspiegabilmente i miei poteri.
Sono più o meno le due del pomeriggio.. questa giornata si prospetta lunga e angosciosa. Mi è sempre piaciuta la vigilia di Natale, passata in famiglia o con gli amici. Ma non mi è rimasto niente di tutto questo..."

Claire, nella sua casa del Texas, in camera sua, sta seduta sul letto e sta guardando distrattamente la tv. -Ma è possibile che non fanno mai niente?!-. Prende il telecomando e comincia a girare i canali per trovare qualcosa d'interessante. Capita sul solito telefilm delle due, stupidamente troppo romantico. -No no questo no.- Spegne la tv. - Dio più di un mese... quasi due-
-Claire, tesoro, con chi stai parlando?-
-con nessuno mamma..- "devo smetterla di pensare ad alta voce. E devo smetterla anche di pensare e ripensare a quella notte. Nathan e Peter sono esplosi in cielo. O forse dovrei dire mio padre e mio zio. E tutto il resto prima, una corsa angosciosa e frenetica contro il tempo, per evitare la distruzione di New York. Ma non è questo il punto. Il punto è che da quando ho scoperto che non sono l'unica ad avere queste capacità la mia vita è cambiata. Un continuo nascondersi dall'uomo che mi vuole uccidere. Una volta ad una festa a scuola ha tentato di uccidermi e poi non l'ho più visto... fino a quella stramaledetta notte. Non voleva uccidere me, voleva uccidere Peter. Poi è arrivato un giapponese, credo si chiamasse Hiro, e lo ha infilzato da parte a parte con una spada. Mi ha preso una fitta allo stomaco. Lo continuavo a guardare mentre si accasciava al suolo tenendosi le mani sulla ferita sanguinante ma mantenedo lo sguardo fiero e cattivo; quegli occhi che traboccavano di odio rabbia e orgoglio mi hanno colpita. Credo che prima di stendersi definitivamente a terra mi abbia guardato.. o forse era solo immaginazione. L'esplosione mi ha distratta e quando mi sono girata non c'era più. Ed è da quella notte che mi tormento chiedendomi se sia vivo o morto, come si chiami davvero, perchè uccide, che è tremendamente troppo bello, che.."
-Claire sei pronta??-
-Si mamma scendo subito!-
Squilla il telefono e Claire risponde -Pronto?-
-ciao Claire!-
-ciao Zach-
- allora? stai partendo?-
-Si, adesso vado infatti.-
-Mandami una cartolina da New York ok?-
-Zach, ci sto giusto il tempo delle vacanze di Natale...-
- Vabbè, ma non sai quanto t'invidio.. io non ho mai visto New york..-
-Vuoi andare al posto mio? Capirai con la compagnia di lavoro di mio padre, sai quella della carta ... Stanno già tutti la.. pure papà.. e ora io mio fratello e mamma li raggiungiamo... solo a pensarci mi viene da sbadigliare...-
- Claire.. ti sento strana.. che è successo?? sempre per.. quel fatto?? io non ti capisco però..-
-Zach.. devo andare.. Buon Natalequesta folle attrazione per l'uomo che mi vuole uccidere proprio non la capisce. Ma come potrebbe se non la capisco neanch'io?..-
-Buon Natale e non ci pensare ok?-
-Ok ciao-
-ciao-
La ragazza prende la valigia e scende le scale. "Zach è il mio migliore amico e gli posso dire tutto. Gli ho detto anche di quella notte. Di quello che ho fatto i giorni in cui mi sono allantanata da odessa per andare in quella stramaledetta città. Sa di Nathan. Sa di Sylar. So che manterrà il segreto. Quando ci eravamo persi il filmato con le mie prove di "suicidio" era più preoccupato di me. Ma"
-Dai claire muoviti che sennò perdiamo l'aereo-
-Si arrivo-

A New York
"devo uscire se rimango un altro po' dentro questo casa a pensare alla mia vita mi sparo un colpo in testa". Sylar si mette il cappotto. Poi prende le chiavi e una sciarpa e se la mette intorno al collo coprendosi gran parte della faccia, lasciando scoperti solo gli occhi. "Se qualcuno della compagnia mi riconosce, senza i miei poeri c'è il rischio che mi uccidono davvero sta volta. Tanto lo so che stanno qua.." Esce per strada mischiandosi tra la folla.. ma a differenza dei passanti i suoi pensieri non sono tanto allegri. "Tutta questa gente così allegra.. Non li sfiora neanche lontanamente l'idea che più di un mese fa potevano saltare tutti per aria.. Che palle mi devo pure ricoprare gli occhiali perchè non vedo bene.." entra in un vicolo "Ma quei due non sono...? No! Merda! una volta che esco! Mohinder e Matt! e l'altro con loro è..?? No!! Noah.. il padre di Claire.. no.. ma perche?! Meglio che mi metto pure il cappuccio!!......."
- Si mi raggiungono.. l'aereo dovrebbe arrivare verso le 4..-Dice Noah
- e come sta ora?- chiede il professore indiano
-depressa.. non riesco a capire perchè..non me lo vuole dire-
I tre uomini passano avanti. "Non si sono accorti di me... costretto a nascondermi.. senza i poteri mi sento così stupido e indifeso!" Sylar tira un pugno al muro dalla rabbia. -Cazzo!- "Mi sono fatto pure male. Mi devo trovare qualcosa da fare.. "
Mentre l'incappucciato fa per andarsene gli arriva un cazzoto dietro la schiena.
-impara a non pensare quando sai che sono nei paraggi!-
- impara a fare a botte sembra che mi ha menato un bamb..-
Un altro cazzotto, in piena faccia stavolta, che lo fa barcollare e sedere a terra - Impara a stare zitto quando parlo io!- Matt prende Sylar per il colletto - E così non hai più i poteri.. pensa, noi credevamo e speravamo che fossi morto.. Ma rimedieremo, vero Signor Bennet?- Mentre il poliziotto finisce la frase rivolge a Sylar un sorriso di sfida che per tutta risposta gli sputa in occhio.
- Dallo scoperchiamento delle teste agli sputi.. Come siamo caduti in basso signor Sylar-
-Ne vuoi un altro signor stronzo?-
Guarda bene questa- l'agente gli punta la pistola in mezzo agli occhi - perchè sarà l'ultima cosa che vedrai-
-Agente Parkman, lascialo andare tanto senza i suoi poteri è inoffensivo e poi è Natale anche per lui- Il signor Bennet pronuncia questa frase con un tono ironico
-ma...-
- Fai come ti dico, per favore-
-Va bene..-Matt lascia il colletto dell'assasino che si alza e corre via uscendo dal vicolo.
" Che schifo, mi faccio schifo. sto scappando come una ragazzina. Sono stanco. Non so che fare. Mi metto seduto da qualche parte? No prendo la metro e vado a Central Park. quando mi ha puntato la pistola pensavo davvero che mi sparasse.. sarebbero state le ultime persone che avrei visto..ma l'altra volta quando stavo per terra l'ultima persona che ho guardato è stata Claire.. ma perchè ogni mio pensiero mi porta sempre a lei?? Non non mi posso far distrarre così.. mi sta facendo diventare pazzo!! ecco la metro.."

Sull'aereo per New York
"no ci voglio andare. Più cerco di dimenticare e più non ci riesco.. e poi pure a New York no.."
- Claire che cos'hai?-
-mal d'aria-
- ho capito non me lo vuoi dire... Sai una cosa? Ti ricordi Mohinder che lavora con papà? Ha curato una bambina che è stata adottata dall'agente Parkman, l'uomo che ci ospita-
-E allora?-
La signora Bennet continua, senza badare all'ormai frequente tono scontroso della figlia - E' speciale come te.. -
-Mamma non c'è bisogno che sussurri tanto non stanno tutti a sentire i nostri discorsi.. Comunque sai che tipo di capacità ha?-
- shhhh! abbassa la voce! vuoi che qualcuno ti senta?! e comunque non lo so..-
-ok.. adesso mi voglio riposare un po'- "Si lo so che sono stupida, ma quasi spero che mi senta qualcuno e che lo riferisca a Sylar in modo che mi venga a cercare.. Perchè io giuro che non mi do pace finchè non ti trovo, perchè me lo sento che non sei morto perchè non ce la faccio più a stare così..."




Allora che ne pensate? ditemi se vi piace o no.. un recenzione piccola piccola :op poi vorrei chiedere dei consigli
1) Matt l'ho fatto troppo cattivo?
2) C'è qualcosa nel modo di scrivere che devo cambiare?
Grazie a tutti in anticipo!! Soprattutto a Mala_tenera e Ino chan che hanno recensito la mia prima fic e spero che lo faranno anche con questa :). Ciao ciao!!
  
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