One day maybe will meet againe
Give me a kiss befor you tell me goodbye
Don’t you take it so hard now and please don’t it so bad
I’ll still be thinkin of you.
Mi guardo allo specchio un’ ultima volta e mi dirigo in cucina dove Mikey sta preparando il caffe.
-ce n’è una tazza anche per me?- chiedo abbracciandolo da dietro.
-forse-
-come stai?-
-bene- dice facendo una smorfia a causa della domanda sgradita.
-Mikey! Dimmi la verità!-
-Un po’ meglio, ok? E adesso muoviamoci che si sta a fa tardi- si libera dall’abbraccio finendo di preparare la colazione, sospiro preoccupato da quando ha avuto l’incidente sta sempre peggio… sono 8 mesi e non è migliorato niente…
-Di un po’ te come va?- mi dice sedendosi davanti a me.
-bene, come dovrebbe andare?-
-sicuro? Guarda che lo so che pensi ancora al “bello e tenebroso”-
-Non è vero!- dico distogliendo lo sguardo imbarazzato.
-Si si come no- dice il bastardo ghignando.
E’ impossibile dimenticarlo lui e quelle sue labbra, il suo sorriso e gli occhi… Dio i suoi occhi sono stupendi!
Sapevo che una volta finita quella settimana non l’avrei più rivisto, lo leggevo nei suoi occhi, lo capivo da come cambia discorso ogni volta che cervo di dire qualcosa che riguardava il futuro….
Adesso è un anno che non lo vedo ed è incredibile come in una sola settimana mi abbia stravolto la vita, non riesco a dimenticarlo, nessuno riesce a farmi battere il cuore come faceva lui…
Quegli occhi verdi li sogno tutte le notti, sulle labbra sento ancora il sapore de quel primo e ultimo bacio.
Ed ora ciò che mi resta di lui sono quattro righe scritte su pezzo di carta.
“Mi dispiace di essere stato così egoista da volerti conoscere,
mi dispiace lasciarti così ma sei troppo importante per entrare nella mia vita.
Perdonami.“
***
But lovers always come and lovers always go
An no one’s really sure who’s lettin go today
Penso a lui in ogni istante da quando l’ho lasciato, pensavo di riuscire a dimenticarlo ma è impossibile e aver scoperto che viviamo nella stessa città non aiuta.
L’ho visto una mattina davanti al negozio di dischi in centro, all’inizio pensavo fosse una visione poi ho iniziato a vederlo ovunque. Frequenta la facoltà di medicina che guarda caso si trova a pochi passi da casa mia… ormai è diventata un abitudine passare là difronte tutte le mattine solo per vederlo nascondendomi per non farmi vedere, alla stregua di uno stalker.
Vorrei andare là e baciarlo, stringerlo forte e non lasciarlo andare via ma non posso, lui è un angelo e non posso sporcarlo con tutta la merda che mi circonda.
-Oi Jo! Ma mi ascolti?!-
-E? si si- dico distrattamente a quel rompi coglioni di Stefano, nonché mio più caro amico.
-Tanto lo so che non mi ascoltavi… smettila di pensare al biondino per un momento e ascoltami!-
- non stavo pensando a nessuno!-
-certamente è come dici tu- dice sarcastico –comunque ti stavo dicendo… sta sera al ritrovo, ci stai?…-
-A che ora?-
-Alle 11 … contro “il rosso”, Danny e Nico… 3.000 al vincitore-
-Okay ci sto-
*Angolo della pazza che scrive questa "storia"*
Aaaallora se siete arrivati fin qui: grazieeeee e complimenti siete devvaro coraggiosi! u.u
Questo è il prologo della mia prima long-fic e... no niente....
Non so quando aggiornerò perchè in questo periodo tra verifiche, interrogazioni e stage sto un pò incasinata ma tra un po la scuola finisce e per vostra sfortuna potrò dedicarmi alla storia...
Le canzoni di questo capitolo sono rispettivamente Don't cry e November rain dei Guns 'N Roses... il titolo della storia invece è un pezzo di "Closer to the edge" dei miei amati 30 seconds to mars.
Spero qualcuno mi lasci un commentino (anche per insultarmi u.u) *w*
Ciaooo!