…“Sappi che per me, da ora, sei morto”
E con queste parole mio padre mi lasciò solo su una panchina di un parco in una zona malfamata della città, per lui ero morto… per lui non contavo più nulla.. ma perché?! Perché avevo deciso di non frequentare l’università come era nei suoi piani? Perché non gli andavano a genio le persone c he frequentavo? Perché non ero il figlio che lui sperava che fossi?
...