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Autore: muddler    28/05/2013    3 recensioni
"sarai la salvezza di quest'estate" sorrise Justin.
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Savannah, sedicenne ribelle, viene costretta dai genitori a passare i tre mesi estivi in un campo estivo parrocchiale.
Jusitn, diciannovenne ribelle, viene costretto dai genitori a passare i tre mesi estivi in un campo estivo parrocchiale.
Genere: Avventura, Fluff, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Chaz , Justin Bieber, Nuovo personaggio, Ryan Butler
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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E' LA MIA PRIMA STORIA,AMETEMI.
se volete seguirmi su twitter sono @addledmind
buona lettura♥ -
Entrai in macchina sbuffando e sbattendo lo sportello, mi sedetti svogliatamente su uno dei sediolini posteriori per poi prendere il mio ipod e scegliere una canzone a caso, giusto per non sentire i miei parlare e parlare di qualsiasi cosa pur di rompermi le palle.
ma prima che potessi premere play sentì la voce di mio padre “per il signore questo e altro, è inutile che ti tieni quel muso, ci sono un sacco di ragazze e ragazzi e poi suor maria è davvero una brava suora, ti divertirai”
ma che minchia dice?divertirmi?io?ad un campo estivo con le suore?AHAHAH,vi prego.
“certo, divertirmi, quando dormo forse. Vi avevo detto di non voler andare a questo stupido campo estivo, io già odio quelli normali figuriamoci quello con le suore, che schifo, mi ci mandate ogni anno e ogni anno mi scoccio a morte” urlai stizzita “non usare quei termini” mi guardò rosso dalla rabbia dandomi un pizzico al braccio facendomi mordere il labbro inferiore dal dolore.
mandai giù tutti i santi mentalmente quando entrò mia madre in macchina, e la macchina partì verso la fermata dei pullman.
mi sistemai meglio la canotta e i pantaloncini, poi chiusi gli occhi e sospirai in segno di nervosismo, sarebbe stata un estate lunga, tre mesi con le suore e altri stupidi ragazzi che troppo bravi per me, troppo innocenti.
aprii gli occhi giusto per vedere dove ci trovavamo, sentii l’esasperazione uscirmi da tutti i pori, ecco suor maria con le sue dolci maniere e la sua solita tunica ad accogliere ragazzi. la macchina si fermò, scesi più svogliatamente di quanto credevo “savannah, non tenere quel muso se non vuoi far brutta figura avanti a tutti” mi disse mia madre con una voce stizzita prima di colpirmi il braccio, erano una palla, risposi strafottente salutandoli con un “ok, ciao, ci si vede” e mi incamminai verso suor maria pronta per farle un finto sorriso e dirle “buongiorno” come tutte le domeniche che i miei mi costringevano ad andare a messa e tutte le estati che mi costringevano ad andare a quel fottuto campo estivo del cazzo.
Si i miei erano degli amanti di Gesù Cristo, lo adoravano, loro volevano la perfezione da me: non potevo nemmeno dire “che palle”, ma io ero una testa dura, e non li ascoltavo minimamente.
Con le cuffie ancora alle orecchie mi incamminavo lentamente verso suor maria, quando tre bei giovanotti mi sorpassarono “sarà una palla questo campo estivo, madri più giovanili non potevamo chiedere, che merda” disse uno di loro, mentre si avvicinavano a suor maria per salutarla, notai i loro pantaloni bassi e i loro fondoschiena divinamente divini, quindi li raggiusi.
“buongiorno suor maria” finsi un sorriso notando uno di quei tre ragazzi che mi avevano sorpassato qualche istante prima, affianco a me. era di biondo scuro, il ciuffo alzato alla perfezione, si notavano i muscoli delle braccia contornati da dei tatuaggi neri e le sue vene erano così sporgenti che..
“Savannah, è tutto ok?” il tocco e la voce di suor maria mi fecero saltare “uhm?..ssisi, tutto ok, pensavo di aver dimenticato il caricabatterie a casa” parlai velocemente.
“bene, allora vorrei presentarti i tre ragazzi qui presenti, che quest’estate si sono uniti alla nostra compagnia parrocchiale” e che ragazzi però poverelli, ci vuole coraggio a venire ad un campo estivo parrocchiale minchia.
“lui è Justin” disse suor maria indicando il biondo muscoloso, solo quando mi strinse la mano notai i suoi occhi, magnetici, di un color caramello, e il suo sorriso così perfetto, me ne innamorai subito..“Savannah” dissi flebilmente ricambiando il sorriso per poi spostare lo sguardo sul ragazzo affianco a lui quando suor maria, interrompendo gli sguardi miei e del biondino, me lo presentò “lui è Chaz, mentre lui è Ryan” me li indicò velocemente, mi presentai per poi girarmi verso il suono di una voce familiare.
“Giorno suor mariaaa!” la voce di Michele squillante e allegra mi giunse alle orecchie, ridacchiai guardandolo “ciao michele” fece dolcemente suor maria, tutto il mio contrario “oh Michè!” gli diedi uno schiaffetto dietro la schiena ridendo, era un tredicenne, bassino e cicciottello ma simpatico da morire, le facevamo di tutti i colori insieme, nonostante io avessi tre anni più di lui.
Conoscevo tutti i componenti del gruppo di suor maria e devo dire che, anche se si scocciavano di stare in quel gruppo, erano molto innocui e buoni per me e soprattutto non c’era nessun ragazzo carino in quel gruppo prima dell’arrivo di questi tre novellini.
“Bene ci siamo tutti, gli altri già sono dentro al pullman, andate anche voi” vidi scomparirmi Michele d’avanti gli occhi per poi capire che stava correndo verso il pullman, Suor Maria parlava con l’autista e qualche mamma mentre io ero con i tre figoni, beeene.
“anche voi obbligati da mammina e papino?” chiesi, si ero molto socievole.
“ah anche tu?” mi chiese di rimando Justin
“non si vede?” domandai ancora
“da quanto ti mandano a questo disastroso campo estivo insieme ai bimbi?” mi chiese Chaz
“da circa cinque anni, è orribile e non vi dico quanto sono buoni e innocui i componenti del gruppo..non che gli piaccia questo campo estivo, ma quando sono lì non fanno nulla contro le regole e hanno anche un po’ paura di me” risi piano, poi continuai “sanno che i quattro posti dietro il pullman sono i miei, con il vostro arrivo mi tocca dividerli con voi, ma non mi dispiace” ammiccai
“menomale, sarai la salvezza di quest’estate” mi sorrise Justin.
  
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