Me ne stavo un po’ triste un po’ storto ascoltando vecchi dischi
Sopra il limite di qualche inferno artificiale
Sopra gli stupri di qualche nuova bestia affamata
Sopra il limite di qualche vita artificiale
Sopra il desiderio di qualche artificiale inferno
C’era solo cielo azzurro, sopra di noi, e montagne, infinite, e i tuoi capelli, infiniti, i tuoi occhi, immensi, cielo e terra, cielo e terra
E intanto tutto passa e intanto tutto si divora
Vorrei strappare viscere di bestie silenziose, lo so che si aggirano tra questi boschi, mentre ci teniamo caldo a vicenda
E’ estate, ma fa abbastanza freddo per sentirti, con la mia pelle, la tua pelle, alba…
Schifo
Rivomito coscienze leggere, rileggo ansiosi frammenti di vite spente, distruggo ogni possibile avvenire con un’ascia pesante, mi cade sulla testa, tagliato a metà
Un po’ sono con te tra quelle montagne, un po’ sono con me tra desolato grigiume d’asfalto
Me ne stavo un po’ triste un po’ storto ascoltando vecchi dischi
Bevendo da bicchieri sporchi
Rigurgitando sporche vite di disarmante pietà
Folli, stupidi, campi bagnati dalla pioggia
Folli, stupidi, maledetti siate, così belli, perfetti, campi bagnati dalla pioggia
Sopra il limite di qualche inferno artificiale
Sopra la violenza di qualche nuova bestia affamata
Sopra il limite di qualche notte di sospiri e gemiti
Sopra il desiderio di qualche vita artificiale
Sopra il bisogno di qualche artificiale inferno