Hybrid
Vegeta non ne poteva più, i guerrieri ibridi, più forti dei puro sangue sayjan, si stavano facendo sempre più numerosi e il popolo, si stava stancando
La pioggia batteva fitta sulle finestre del palazzo,il re Vegeta guardava distratto il suo scorrere sui vetri della biblioteca:-Ti ho voluto ricevere qui, Khaaroth per questioni prettamente personali,sai bene anche tu che le rivolte contro i mezzo sangue stanno crescendo; ormai i bestardi si fanno sempre più numerosi e il malcontento fra il mio popolo cresce...- Khaaroth alsò lo sguardo a Vegeta perplesso:- Mha...Re dopo che ci siamo alleati con i terrestri la maggiorparte dei sajan ha preso in moglie una terrestre...come voi dopo tutto...-,-I miei fatti personali non ti riguardano!!!, Trova il modo di eliminare tutti gli ibridi, e il prima possibile!-,-Mio re!ma anche i vostri due figli sono ibridi...-,-I miei? Scherzi vero?Faresti fuori il tuo principe?-,-No, non mi permetterei mai..nemmeno di pensarci ma...- -Ma ?cosa? -, -Come lo sono i vostri...lo sono anche i miei...- -E allora?-.
nel giro di un mese Kaaroth insieme al suo fidato esercito riuscì a reprimere due terzi della popolazione ibrida del regno, ma non riuscì a fare fuoco sui suoi due figli e sui bambini, dopotutto, lui era cresciuto sulla Terra,e il cuore sotto sotto, si vergognava sempre più del genocidio che stava compiendo.
-SBAM!- la porta della piccola casa si aprì violentemente per far entrare 4 uomini in armatura...:-Kaaroth! il re Vegeta vuole parlarti è molto deluso dal tuo comportamento!, di li a poco, entrò nella stanza il Re che, vestito di tuttopunto era accompagnato dai consiglieri e le sue robuste guardie personali:- Che ti ho detto l'ultima volta che ci siamo visti Kaaroth? - ,- Mi avete ordinato di reprimere gli ibridi signore- -E tu lo hai fatto??- ,-Si signore, sono a buon punto!-, -Ho visto tuo figlio ieri...mi pare che stia bene...sai tuo figlio...Goten?-, -Non chiedetemi di uccidere i miei figli Re,non posso..-,-Chiedere? Non ho chiesto, ho ....ordinato! che tu lo facessi-,-Ucciderò gli altri, ma i miei figli no, non chiedetemelo re Vegeta.-,-Ok, ok lascerò i tuoi figli vivi, ad una condizione..--Quale?-,-Non devono avere figli a loro volta,o il sangue misto continuarà ad esistere...e io non voglio, il mio popolo non vuole!- Kaaroth ci pensò, pensò a sua moglie, che non avrebbe pianto due figli morti, pensò a Goten, che non li avrebbe mai avuti...poco male, poi, pensò a Gohan che di figli li aveva: una , piccola di statura ma tanto graziosa che avevano promesso in moglie a un signorotto di quelle parti non appena ebbe compiuto 16 anni: Pan, che in quel momento, ignara di tutto stava riordinando la sua stanza. -Re Vegeta,mio figlio Gohan..-, -Si lo sò- rispose svelto Vegeta .-una femmina vero?Bene,la porterò con me, a palazzo, sarà come dire?uno scambio equo: la vita dei tuoi figli, per la sua.- Kaaroth non sapeva più cosa fare,per sua nipote dopotutto, l'avvenire sarebbe stato: casa marito e figli, niente di più; quindi, aveva ben poco da perdere. Aveva deciso, salì la scale fino alla stanza di Pan.-Pan, sbrigati! prendi la tua roba e preparati, partirai con il Re ti do 20 minuti di tempo- non volendo sentire storie Kaaroth si chiuse subito la porta alle spalle.
Pan rimase 5 minuti smarrita a fissare la porta...poi, come le era stato ordinato radunò le sue cose e scese in sala, credendo fermamente che tutto ciò fosse uno scherzo, di cattivissimo gusto, ideato forse da suo zio o dal suo fidanzato; rimase chiaramente scioccata quando vide che ad aspettarla, all'ingresso c'era proprio lui: il re.
suo nonno l'abbracciò e le diede un bacio sulla fronte prima di aiutarla a salire sulla carrozza del re, che, con un ghigno poco rassicurante le era accanto.
-vedrai, ti troverai bene a palazzo, ti affiderò a mio figlio, lui saprà sicuramente cosa fare di te.-detto questo rise, e i suoi consiglieri con lui. A Pan, erano arrivate solamente delle voci sul principe, lei di persona non lo aveva mai visto;sapeva delle sue guerre e delle sue tante vittorie,sapeva che era considerato un bel ragazzo, sapeva che aveva circa 3 anni in più di lei, suo padre spesso, di ritorno dal fronte le raccontava del principe e delle sue doti militari, nonostante questo, Pan sospettava che qualcosa non sarebbe andato per il verso giusto fra loro due ed era molto preoccupata.
Arrivata a palazzo, le ancelle di corte le fecero fare un bagno, la cambiarono e la portarono nella stanza di Trunks, sdraiata sull'enorme letto Pan aspettò circa una mezz'ora , sperando con tutta se stessa che da quella porta venisse il suo fidanzato (non che prommesso sposo,almeno fino ad all'ora) a dirle che quello era lo scherzo migliore che le avesse mai fatto. La porta scattò all'improvviso, ad entrare fu il giovane principe che guardandola divertito disse:- E tu chi sei? il regalo anticipato per il mio compleanno?bene...meglio di quanto mi aspettassi..-Vero, era tutto vero, la sua famiglia l'aveva fatto veramente, l'aveva barattata come se lei fosse stata un cavallo o roba simile!non avrebbe più rivisto sua madre, suo padre, il ragazzo che amava, piangeva, silenziosamente dava sfogo al suo dolore mentre l'altro, incurante, iniziava a spogliarsi.