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Autore: lulumarylullaby    29/05/2013    0 recensioni
Myriam è una ragazza di appena 18 anni che prova una esperienza unica : entrare nella scuola di Amici. Inseguendo il suo sogno insieme ad altri ragazzi, vivrà esperienze uniche (forse anche l'amore?).
Ripropongo una storia cancellata, modificandone alcuni contenuti. Spero che per alcuni casi di omonimia non venga nuovamente cancellata. Ringrazio tutti coloro che in questo periodo l'hanno seguita e mi dispiace davvero moltissimo di aver perso le vostre 40 recensioni, che porterò sempre nel cuore. Mi spiace di non riuscire a ricontattare tutti ma spero che coloro che l'hanno da sempre seguita riescano a ritrovarla e a capirmi. Ringrazio coloro che la inizieranno e spero di riuscire ad arrivare alla fine senza altri ostacoli.
Io, comunque vada, penserò sempre e sola ad una persona.
Grazie ancora.
Marilù
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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amici1 Siamo in tanti in quello studio. Cantanti con i testi in mano e ballerini che fanno riscaldamento. Ognuno che guarda l'altro, per misurare la concorrenza o per cercare un sorriso, come sto facendo io. Una ragazza appena diciotenne che decide di inseguire il suo sogno e di partire per la prima volta in una grande città come Roma.
"Ciao!" Una ragazza coi capelli marroni ed un accento siciliano mi sorride. "Piacere, Marta."
"Myriam, piacere" Dico, spostando i testi che avevo affianco per farla sedere. "Dai, siediti."
"Grazie mille, ho questo borsone che pesa un sacco."
"Danza classica o moderna?"
"Moderna. Tu canto, a quanto pare. Che pezzo porti?"
"Come saprei di Giorgia."
"Mi piace molto! Di dove sei?"
"Lecce. Tu?"
"Siracusa, ma da un po' vivo a Roma."
"Quanti anni hai?"
"Diciannove tu?"
"Diciotto, è la prima volta che viaggio da sola. Però per inseguire un sogno..."
"...si fa tutto." Diciamo insieme. Ci guardiamo e ridiamo.
"Ragazzi fra poco inizieranno i provini. Sarete divisi in due gruppi fra la mattina e il pomeriggio. I ballerini di danza classica saranno visti stamattina insieme ai ballerini di hip-hop. A pomeriggio, quindi, i ballerini di danza moderna e i cantanti." Ci dice Luca Zanforlin.
Dopo 5 minuti, io e Marta siamo già uscendo dallo studio. Mi vuole fare da Cicerone in questa grande capitale. 
"Marta, Marta!" Al sentirsi chiamare, Marta si gira e viene travolta dall'abbraccio di una ragazza. "Come son felice di vederti. Alla fine ti sei decisa a venire!"
"Si Lorella, mi son decisa." dice col suo sorriso. "Ah scusate. Myriam, Lorella. Lorella, Myriam."
"Anche tu ballerina?"
"No, cantante. Ci siamo conosciute prima con Marta e mi stava portando a fare un giro per Roma."
"Anch'io stavo per fare la stessa cosa, dopo aver lasciato questo borsone a casa. Oddio ragazze che figura, ho perso Pasquale!"
Mentre io e Marta ci guardiamo interrogative, Lorella lascia il suo borsone e si fionda in mezzo alla gente. Ritorna poco dopo, tenendo per mano un ragazzo. Occhi neri e con il ciuffo.
"Eccoci!" dice lei con i capelli un po' arruffati. "Lui è Pasquale, un ballerino di moderno. L'ho conosciuto prima e l'avevo invitato a fare un giro insieme."
"Piacere ragazze." Dice, con il suo accento napoletano DOC.
Così, tutti e quattro insieme giriamo per la città. Ridiamo per i nostri diversi accenti, ma alla fine ci rendiamo conto che, oltre le differenze, abbiamo il nostro sogno che ci accomuna.
"Sapete ragazzi, io sono dodici anni che sogno quel palco..." dico, sorseggiando il mio the freddo. "...ero lì, davanti alla TV a vedere quei ragazzi e a dirmi: un giorno ci sarò anch'io lì. I ragazzi sognano i diciotto anni per la patente o per andarsene da casa. Io li ho desiderati per questo, per venire qui ed inseguire questo sogno."
"Dobbiamo farcela a tutti i costi." Esordisce Pasquale dall'altra parte del tavolino quadrato. "Ce lo meritiamo."
"Allora a noi." dice Lorella, alzando il suo bicchiere di Aperol. "Anche se la maggior parte della gente lì dentro merita di entrare, noi ce la metteremo tutta per farcela, insieme."
"A noi!" Gridiamo in coro, facendoci forza l'un l'altro.

Poco tempo dopo, sono di nuovo in quello studio. Ho l'ansia a palla, ma Marta mi tiene per mano. Tra poco sarà il mio turno. Il testo viene torturato dalle mie mani tremolanti. Prima di me c'è un cantautore. Si prepara con la sua chitarra ed inizia. Non lo vedo bene in volto, ma il modo che ha di giocare con le corde di quello strumento mi mette i brividi. E' come se toccasse le corde più profonde di me quando tocca quella chitarra. Chiudo gli occhi, facendomi trasportare da quel suono, e lo sento cantare per quei 3-4 minuti che ognuno ha a disposizione. Appena termina la sua esibizione, lo studio scoppia in un grosso applauso. Lui, impacciato, ringrazia e si va a sedere al proprio posto. Vengo chiamata subito dopo. Lascio la mano di Marta, che mi dà un "in bocca al lupo" e scendo gli scalini. Arrivo titubante all'asta e Luca mi accoglie con un grande sorriso. Prendo il microfono fra le mani e davanti a me trovo due occhi marroni che mi scrutano. Istintivamente credo che siano del chitarrista di qualche minuto prima e le sue mani me ne danno la conferma. Parte la mia base ed io inizio a cantare. In quei pochi momenti in cui apro gli occhi, ritrovo i suoi. Mi scruta, come se volesse catturarmi l'anima. "Come saprei amarti io, nessuno saprebbe mai. Come saprei riuscirci io, ancora non lo sai. Io ci metterò tutta l'anima che ho. Quanta vita sei da vivere adesso. Come saprei..." Mi lascio trasportare da quelle parole ed in un batter d'occhio la mia canzone è terminata. Dopo aver ricevuto un applauso generale ed un suo sorriso, torno al mio posto.
"Bravissima! Mi hai fatto venire i brividi." mi dice Marta, abbracciandomi. Lei mi trasmette la felicità del suo esame andato alla grande. Spero che il mio sia andato bene. "E gli sguardi con quello?"
"Si infatti, gli sguardi col chitarrista?" dice Lorella, dandomi una gomitata.
Faccio spallucce ma il mio sguardo va alla ricerca di quel ragazzo. Lo trovo dopo pochi minuti, come se il mio sguardo fosse calamitato verso di lui. E' alto, carnagione chiara, i capelli che formano un leggero ciuffo e quegli occhi. Quegli stramaledetti occhi. Ad un tratto, una mano mi oscura la vista per pochi secondi.
"Yu-hu! Terra chiama Myriam!" Lorella mi richiama alla realtà. Se solo avessi il coraggio di presentarmi, potrebbe essere l'ultima volta che lo vedo.
"Ragazze, scusate. Vado a prendere una boccata d'aria, l'esame mi ha sconvolta." Mi alzo e, stretta nel mio giubotto, cammino appena fuori lo studio.
 Myriam ma che diamine ti prende? Ti fai sconvolgere così da uno sconosciuto? Se avesse avuto interesse, avrebbe fatto una mossa. O no? Quindi riprenditi e pensa al tuo obiettivo: il tuo sogno di essere cantante. Rilassati, metti a bada il tuo cuore e rientra dentro. Lì dentro è in gioco il tuo futuro.
Mi faccio questo discorso come per ridarmi coraggio, mentre ripercorro avanti e indietro quel pezzetino di strada un centinaio di volte. Mentre decido di ritorna dentro, mi arriva un messaggio di Marta. 'Puoi rientrare dentro? :) Hanno quasi finito qui!' Entro e da tre persone son diventate sette. E menomale che son rimasta fuori pochi minuti!
Mi avvicino e faccio un saluto generale. "Ciao a tutti." Tutto il gruppo rivolge lo sguardo a me ed il mio cuore cede un battito. Quegli occhi scuri sono proprio di fronte a me.
"Ah, tu sei Giorgia. Sei stata proprio forte lì sotto." E' proprio buffo nel suo modo di parlare. Mi fa sorridere.
"Mi chiamo Myriam e grazie a...?" 
"Emanuele." Mi porge la mano ed io gliela stringo. La sua stretta è salda.
Oltre a lui ci sono due cantanti, Edwyn e Greta, e un ballerino, Antonio. Antonio è salentino come me, infatti mi dà subito confidenza. "Che ne dici se ci vediamo qualche volta a Lecce?"
"Mi farebbe piacere." dico io, sorridendo.
"Scusate ragazzi. Volevo parlare un po' con Myriam." dice Emanuele, intromettendosi fra me e Antonio. Antonio sorride, dà una pacca alla schiena di Emanuele e si va a sedere vicino a Lorella. "Scusami, non volevo rovinare il momento."
"No no, non c'era nessuno momento." Perchè lo sottolineo così in fretta? Per il nervoso inizio a giocherellare con un braccialetto che ho al polso.
"Volevo complimentarmi con te per la tua esibizione, mi hai davvero colpito." dice, portandosi una mano dietro al collo.
"Grazie." dico, voltandomi e sorridendogli. "Tu da quant'è che suoni la chitarra? Sei stato spettacolare."
"Da quando avevo dodici anni, quindi..." Si ferma per fare un conto mentale. Mi fa sorridere la sua espressione assorta. "Sei anni."
"Abbiamo la stessa età?" dico, un po' sconvolta.
"Beh sei hai 18 anni si, abbiamo la stessa età."
"Ci stiamo perdendo entrambi la maturità per questo sogno, quindi."
"Beh si, per inseguire un sogno questo ed altro." dice, facendomi l'occhiolino.
Parlando, il mio braccialetto cade. Cerco di prenderlo ma noto la mano al mio fianco che mi supera. Le nostre teste si scontrano. "Ahi." dico, portandomi una mano dove ho preso la botta.
"Scusami! Ti sei  fatta male?" Il suo viso è proprio ad un centimetro dal mio. Divento rossa all'istante.
"No, non ti preoccupare."
"Menomale. Tieni."  dice, dandomi il braccialetto. Vedendo le mie difficoltà nel rimetterlo, mi chiede: "Posso?" e mi aiuta a metterlo.
"Sai è proprio carino." dice, giocherellando con il ciondolo a forma di delfino.
"Grazie. E' un regalo di una persona molto speciale."
"Il tuo ragazzo?"
"No, no. Mia sorella. Non la vedo da sei mesi. E' dovuta andare all'estero per lavoro."
"Ah, mi spiace."
Faccio spallucce.
"Ragazzi.." Marta richiama la nostra attenzione e si avvicina. "..qui manca una persona e poi hanno finito, dice che i risultati ce li daranno fra due giorni. Stavamo pensando che io e Lorella potremmo ospitarvi e stare insieme. Vi va? Gli altri son d'accordo."
Ci guardiamo ed lui questa volta a fare spallucce.
"Per me non c'è problema." dico io, alzandomi. "Tu che fai?" chiedo ad Emanuele.
"Io posso rimanere."
La felicità di Marta è indescrivibile. Casa sua si trova in un condominio. E' al quarto piano. Siamo tutti pieni di zaini e valigie presi dai vari B&B vicino allo studio. Per la goffagine che mi ritrovo, rischio di inciampare nella prima rampa di scale.
"Aspetta ti aiuto io." Esordisce Antonio, anche se è combinato peggio di me con uno zaino e due valigie.
"No, non ti preoccupare. Posso fare benissimo da sola."
"Ma zitta che tra un po' cadevi. Dammi qua, prendo io che non ho molto." Emanuele dietro di me mi toglie la valigia dalle mani.
Sussurro un imbarazzato ringraziamento e saliamo pian piano a casa di Marta. Ci organizziamo fra i letti e i divani disponibili, mentre Lorella, Pasquale e Greta dormono nell'altra casa. Antonio vuole a tutti i costi il divano. Io, Marta, Edwyn ed Emanuele dormiamo tutti nella stessa stanza con i letti matrimoniali. La serata passa in fretta, parlando di noi, dei nostri progetti e di casa nostra. Quando io e Marta ci ritroviamo in bagno, lei mi dice: "Mi piace Edwyn." Me lo dice così a sottovoce che mi sembra di essermelo immaginato.
"Davvero?" mi giro per guardarla in faccia. E' tutta rossa e annuisce leggermente con la testa. Mi fa così tenerezza che l'abbraccio senza pensarci due volte. Dopo poco, ritrovo la mia faccia allo specchio. Capelli ondulati che scendono sulle spalle, occhi scuri e labbra rosse. Sono io, la piccola Myriam. Quando Marta mi dice: "E tu? Ti ho vista con Emanuele." mi sento sprofondare. Ed io con Emanuele? Cosa voglio?
"Sai, mi fa uno strano effetto quel ragazzo ma...non lo so. Non voglio iniziare a partire con la testa, perdendo il contatto col terreno sotto i piedi. Mi conosco abbastanza e sono molto brava a farmi illusioni. Non vorrei costruirmi un castello dove non ci sono basi."
Marta mi risponde con uno sguardo che dice tutto. Uno sguardo di chi capisce quello che voglio dire. "Sai, anch'io ho paura. Ma sai che mi sono detta? Cavolo Marta, goditela questa vita. Perchè non ci pensi anche tu?"
"Si, potrei farci un pensierino." La guardo di nuovo e le sorrido. "Grazie."
Usciamo dal bagno e ci ritroviamo Edwyn ed Emanuele solo con i pantaloni del pigiama.
"Ma ragazzi state sentendo caldo?" dico.
I due si guardano e se la ridono. "No, ma dormiamo così."
"Sono proprio anime gemelle." dice Marta, mettendosi sotto le coperte.
Io mi metto a ridere, mentre i due si guardano e si fanno un occhiolino. Partono contemporaneamente, Emanuele verso di me ed Edwyn verso Marta. Ci fanno il solletico a tradimento. Le nostre risate riecheggiano per tutta la casa, anche se Antonio dorme così profondamente e non se ne accorge. Parte una battaglia che finisce con la vittoria dei ragazzi, naturalmente. Ce ne andiamo a letto sfiniti, sottolineando che prima o poi ci sarebbe stata una rivincita. Prima di andare a letto, Marta mi scrive un messaggio e me lo fa leggere: 'Edwyn mi ha quasi baciata.'
Ridiamo insieme per quella complicità trovata. "Non volete dormire, sceme?" dice Emanuele, tirandoci un cuscino. Sbaglia mira ed io riprendo il cuscino e glielo tiro in testa.
"Hai sbagliato mira, deficiente." Marta ride ancora più forte di prima ed io la seguo a ruota. Alla fine, ci ritroviamo a parlare tutti e quattro su un letto. Vedendo gli sguardi fra Marta ed Edwyn, prendo Emanuele sotto braccio e lo porto fuori. "Scusami, ma avevano bisogno di un momento da soli."
"Hai visto che sguardi?" dice lui, sorridendo.
"Già. Si piacciono proprio quei due. Beati loro." Neanche finisco di parlare, che mi porto subito una mano alla bocca. Che diamine ho detto?
"Tu non sei fidanzata?"
"No. Tu?"
"Nemmeno." I nostri sguardi si incontrano. Non so cosa voglia dire il brivido che sento in questo momento dietro la schiena. Mentre lui fa un passo verso di me, Marta ed Edwyn si affacciano dalla porta e ci chiamano. Decidiamo finalmente di andare a letto e, prima di addormentarci, i ragazzi ci danno la buonanotte. Emanuele si avvicina a me e mi sussurra all'orecchio: "Buonanotte piccola.", dandomi un bacio sulla guancia. Mi addormento cullata da quelle parole che la mia mente ha registrato e mentre stringo la mano di Marta, mi perdo nella dolcezza della notte.


Angolo dell'autrice:
Ciao a tutti! Eccomi di nuovo con qualcosa un po' diverso dal solito. Spero che vi piacca questo primo capitolo di questa storia! Sono sempre contenta di ricevere recensioni e commenti. Un bacione a tutti e grazie :)



  
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