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Autore: fiore22    29/05/2013    4 recensioni
Fiori,
i fiori di pesco le cadono in viso.
Luce,
la luce del sole le bacia la pelle.
Vento,
il vento primaverile le scompiglia i capelli.
Nulla,
il nulla è dentro di lei.
Paura,
la paura domina la sua vita.
Buio,
il buio le impedisce di vivere.
Genere: Generale, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 1 'Me, myself and time'

 

I go where life takes me
but some days it makes me
Want to change my direction
Sometimes it gets lonely but I know
that it's only a matter of mind perception

Demi Lovato – Me, myself and time

 

N.B. LA SELENA DELLA STORIA NON E' RIFERITA E NON HA IN ALCUN MODO A CHE FARE CON SELENA GOMEZ. TUTTAVIA, I PERSONAGGI E I LORO RELATIVI COMPORTAMENTI NON HANNO ALCUN FINE DI LUCRO

SELENA'S POV

 

 

- Fiori,

i fiori di pesco le cadono in viso.

Luce,

la luce del sole le bacia la pelle.

Vento,

il vento primaverile le scompiglia i capelli.

Nulla,

il nulla è dentro di lei.

Paura,

la paura domina la sua vita.

Buio,

il buio le impedisce di vivere.-

 

-Complimenti Brown, poesia ben fatta, e.. Suggestiva. A. Puoi tornare a posto-

-Grazie prof-

-Ma che strano un'altra A, da te Selena non me lo sarei mai aspettato- Mi disse il mio vicino di banco appena mi accomodo a sedere.

-Che ci vuoi fare, sono un genio. Ma hai ragione, in fondo tu non puoi capire. Il criceto dentro la tua testa è ancora in prognosi riservata o ha fatto progressi e ha ripreso ha girare nella sua rotella? -

-Oggi sei più acida del solito -

-Owh, che carino te ne sei accorto? Che gentile, quasi quasi mi commuovo- Ad entrambi scappa un risolino che non riusciamo a trattenere. Ma prima che possa ribattere suona la campanella che ci avverte che l'ora di letteratura si è appena conclusa. Così raccolgo i libri e mi precipito all'armadietto. L'ora successiva ho arte, l'aula è dall'altra parte della scuola, e devo arrivare assolutamente in tempo. Per quanto mi piaccia quella materia, l'insegnante non è altrettanto amabile. A suo confronto in non sono niente, quella è talmente acida e scontrosa che si incazza anche se arrivi due minuti in ritardo. Ma dico io, perchè ogni tanto non si fa una sana scopata? Insomma, questa ce l'avrà un marito? Non so, anche col giardiniere. Scommetto che sarebbe più rilassata e lo sfrenato bisogno di sfogarsi con noi poveri studenti, aka carne da macello, sarebbe ridotto notevolmente. Aaah, al diavolo, tanto fra qualche mese la mando affanculo.

 

 

 

 

-Selena, qui c'è uno scatolone con un po' di roba tua. Guarda se c'è qualcosa che possiamo buttare-

-Si signora, agli ordini!- Già so che non getterò niente, e in fondo lo sa anche mia madre, ma almeno così evitaterò di discuterci... almeno per ora. Preso lo scatolone, lo sistemo a terra sedendomici davanti a gambe incrociate. Appena aperto, una marea di ricordi mi travolge la mente. Giornate al mare, campeggi, gite ai parchi giochi... Magliette, ciondoli, foto, cianfrusaglie... Ogni singolo oggetto chiuso lì dentro è collegato a qualcosa che mai potrei dimenticare. Mi asciugo la lacrima solitaria che mi sta rigando il viso e mi metto a rovistare, ormai in balia del passato e della nostalgia che ho di esso.

È piccolo, rosa, con delle farfalle viola e fucsia disegnate sopra. Il mio diario. Il mio vecchio diario delle medie, dove scrivevo tutto... Le mie impressioni, i miei pensieri, le mie paure, i miei segreti. Un sorriso mi esce spontaneo alla vista di quelle pagine piene di parole. Parole, disegni; disegni, parole. Era quello il mio mondo.

Sfogliando il libretto la mia attenzione è catturata da una poesia. La poesia, quella poesia a cui non sono mai riuscita a dare un titolo. Quella poesia che lessi in classe. Quella poesia che mi era venuta di getto.

Ormai sono passati anni da quel giorno. I tempi delle medie sono finiti. Adesso vado al liceo.

Le cose da allora sono cambiate molto.

 

 

 

-Selly, aspettami-

-Ivy, ti aspetto, ma prova a chiamarmi di nuovo così e ti ritrovi la testa dentro il cesso, sai che non sopporto quel nomignolo-

-Ok, ok. Anche se sono sicura che non oseresti. Insomma, come faresti dopo senza la tua migliore amica? Il faro che illumina la tua vita, la luce dei tuoi occhi... Saresti come Spobgebob senza Patrick-

-Chiaramente tu saresti Patrick, dato i discorsi 'intelligenti' che fai. E adesso scusami faro che illumina la baia della stupidità, ma devo andare in classe, ci vediamo a pranzo-

-Va bene! E per la cronaca io sono molto più intelligente di una stella marina.. E smetti di copiare le battute da Hannah Montana!- Vedo la mia migliore amica lanciarmi uno sguardo vittorioso, al quale rispondo prontamente con una linguaccia.

Entrata nell'aula di storia mi accomodo al solito posto, in penultima fila vicino alla finestra. Mi piace molto quella postazione, perchè invece di ascoltare le cazzate che spara il professore, posso starmene tranquillamente a fissare il paesaggio fuori. Mi metto lì e penso.

Osservo. È impressionante come, a seconda del periodo, cambi quel semplice prato con qualche albero. Ci sono quelle giornate in cui il giardino sembra un'immensa torta alla panna, in cui mi tufferei volentieri, a causa della troppa neve; mentre altri giorni è un'immensa distesa di foglie ormai secche. Altri giorni ancora è un semplice prato verde, mentre altri è cosparso qua e là da fiori di ogni genere e colore.

-Brown, quel povero ragazzo è da cinque minuti buoni che ti sta chiedendo se il banco vicino al tuo è libero-

-Mi scusi prof, mi ero distratta un attimo-

-Si Brown, si, l'avevamo notato. Adesso, se me lo permetti, vorrei finalmente iniziare la lezione-

-Preferirei di gran lunga fare qualcos'altro, ma oggi le è andata bene, inizi pure-

-Ma che clemente. Brown, ti ricordo che in presidenza c'è posto anche per te-

-Certo, messaggio ricevuto, me ne sto zitta-

-Sarà meglio per te. Allora, iniziamo la lezione..-

So che non mi spedirebbe dal preside neanche se mi mettessi a ballare sul tavolo.. Ok, forse in quel caso si, ma ormai conosco i miei polli. Il signor Mitch è un cane che abbaia ma non morde. Nel frattempo, il ragazzo di prima si siede nel banco vicino al mio. Quantomeno gli devo delle scuse, così mi giro per.. Cazzo, ma è..Soffoco un urlo.. Merda, non me l'aspettavo. Cattiva idea, meglio non dire niente.

Andiamo, non mi caga minimamente da molto, troppo tempo.. perchè dovrebbe essere diverso adesso? Perchè dovrei rivolgergli la parola dopo tutto quello che è successo? Che poi, cosa è successo? Ha semplicemente smesso di considerarmi, e io non ho fatto niente per impedirlo o capire il perchè. Spero solo che quest'ora finisca velocemente.

 

-Ehi, Selena- Quella voce, nonostante sia cambiata da quando la sentivo tutti i giorni, la riconoscerei tra mille.

-Ehi, Bieber... Quanto tempo. Ma.. Tu non frequentavi un altro corso di storia?- Cerco di fare la disinvolta, ma mi prende un nodo alla gola.. Insomma, è da tre anni che non svolgiamo una normale conversazione. A mala pena ci salutiamo.

-Si, bé, ho cambiato corso.. Non chiedermi il perchè-

-Tranquillo, capito, storia lunga eh?-

-Già- Gli scappa un sorriso, che conseguentemente viene a formarsi anche nel mio volto. Dio, è perfetto.. NO! Selena, che cazzo dici? Non ti è mai piaciuto.. Ricordi quando si mise con molte delle tue amiche? Cosa promettesti a te stessa? Che non ci saresti mai cascata, perciò riprenditi.

-Dico male?-

-Come scusa? Puoi ripetere? Non ho capito- Sono proprio un caso perso, ma che ci posso fare?

 

Così, Justin, ormai rassegnato a questa dura verità, scuote il capo e si limita a ripetere quello che aveva appena detto.

 

 

-Aspetta aspetta.. Fammi capire, ti ha detto che d'ora in poi tornerà la famosa coppia combina guai delle medie?!-

-Si, sue testuali parole-

-Cazzo Selena, te l'ho sempre detto che aveva una cotta per te, e questo conferma le mie tesi. E tu? Cosa hai risposto?-

-Cosa avrei dovuto dire? Mi sono limitata a sorridere e annuire.. Woh, woh, frena Ivy! Ma quale cotta?! Tu sei di fuori, non gli sono mai piaciuta e mai gli piacerò, finiscila-

-Senti, io di dico quello che penso, non mi scassare le ovaie-

-Brutta battona, mi ricopi anche le battute! Vieni qui che ti sistemo io!- Detto questo incominciamo a inseguirci per tutto il prato di casa Gery. 




LALALALA
Saleve pipol, sono tornataaa c:
Ora che sta per finire la scuola (yay) avrò più
tempo per scrivere, perciò cercherò di aggiornare entro
due, massimo tre giorni, contenti? No? Ok D: Spero che l'introduzione
vi sia piaciuta, e se così non è mi dispiace :c Fatemi sapere che ne pensate u.u
Besos, vuestra fiore22

   
 
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