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Autore: Saratrix    29/05/2013    1 recensioni
Ciao a tutti! Questa è la mia prima storia sulla coppia Tony/Pepper, quindi vi prego di avere pietà di me!
Dopo la fine del terzo film di Iron Man vedremo Pepper che cerca di portare a termine una caccia al tesoro molto speciale che le è stata preparata da Tony.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Tony Stark, Virginia 'Pepper' Potts
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CACCIA AL TESORO

 
Il mare era calmo e cristallino e le piccole onde si infrangevano contro la sabbia. Una piacevole brezza rinfrescava l’aria e faceva ondeggiare le foglie delle palme che crescevano un po’ prima della spiaggia. I caldi raggi del sole illuminavano l’enorme villa di Tony Stark e cercavano, inutilmente, di penetrare le finestre oscurate della camera da letto, dove due giovani figure dormivano beatamente.
Tony Stark si stava svegliano e, dopo un profondo sbadiglio, si strofinò gli occhi e si stiracchiò le braccia. Messa a fuoco la vista posò i suoi occhi color nocciola sull’esile figura della ragazza che aveva a fianco.  Un lieve sorriso gli incurvò le labbra e una strana luce gli illuminò gli occhi. Le lasciò un lieve bacio sui capelli e uno a stampo sulle labbra, si riempì i polmoni del dolce profumo della sua compagna e, senza fare rumore, e andò in cucina per, cercare, di preparare la colazione.
Dopo mezz’ora le finestre lasciarono filtrare la luce del sole, che andò ad illuminare l’esile figura di Virginia ‘Pepper’ Potts. Lentamente aprì i suoi occhi del color del cielo e allungò una mano alla ricerca del suo fidanzato, ma non c’era. Incuriosita dall’assenza di lui alzò la testa dal cuscino e scese dal letto. Andò verso l’armadio, indossò una maglietta nera con sopra la scritta ‘Iron Man’, che era di, almeno, due taglie più grandi della sua, e scese in cucina.
Mentre era per le scale venne inebriata da un profumo di caffè e crêpe, ma le sorse anche una domanda: chi ha cucinato? Sperando che non sia Tony si avviò in cucina e trovò sul tavolo una tovaglietta con sopra un piatto con una crêpe al cioccolato, una tazza di caffè, un a rosa e un biglietto.
Incuriosita aprì il foglietto e lesse: “Buongiorno signorina Potts, le ho preparato la colazione e le ho portato un fiore. Venga nella stanza della casa che mi piace di più. P.S. se mangia è a suo rischio e pericolo!”
Appena ebbe finito di leggere non poté fare a meno di mettersi a ridere: quell’uomo l’avrebbe fatta diventare pazza! Ma doveva anche ammettere che tutto ciò la incuriosiva: voleva proprio scoprire cosa aveva in mente stavolta! Mangiò, un po’ incerta, la colazione, ma non la trovò così indigesta come si aspettava e, anche se le costava davvero molto ammetterlo, Tony aveva davvero superato sé stesso.
Finita la colazione scese in laboratorio, digitò un codice su un display e la porta si aprì con un fruscio e si trovò davanti un’armatura. Prima che si potesse solo avvicinare la Mark42 le fece un inchino, facendola ridere, e le porse un altro biglietto, a quanto parve, aveva finto il suo lavoro, così ritornò dentro alla sua teca. Pepper si mise a ridere, ancora, pensando a quanto Stark potesse essere megalomane e a quanto gli piacesse essere Iron Man.
Aprì il foglio.
“Oggi farà una caccia al tesoro! Però ora deve andare al lavoro. Attenta: lì potrebbe trovare altri indizi!”
 Sì, ora ne era certa: Tony l’avrebbe proprio fatta uscire fuori di testa. Con questo pensiero salì in camera e si vestì. Indossò una gonna nera che le arrivava un po’ più su delle ginocchia, una camicetta bianca e delle scarpe tacco dodici di vernice nera. Raccolse i capelli in una coda. Tablet e un pacco di fogli alla mano. Era pronta per un’altra giornata di duro lavoro.
Il tempo passò velocemente quel giorno: mancava un quarto d’ora e sarebbe potuta tornare a casa. Però non poteva fare a meno di pensare all’ultimo bigliettino lasciatole dal suo fidanzato: “Però ora deve andare al lavoro. Attenta: lì potrebbe trovare altri indizi!” Ma niente, niente di niente, nessun biglietto, disegno, video o qualcosa di simile. Continuava a pensare che non l’avesse notato e si stava torturando con quell’ l’idea, ma il bussare alla porta la catapultò fuori dai suoi pensieri. Il suo autista, Happy,  entrò nel suo ufficio.
-Signorina Potts è ora di tornare alla villa a Malibu. La macchina è pronta.-
-Ok. Grazie Happy. Prendo questi fogli e arrivo.-
Quando Pepper arrivò a Malibu era ormai già ora di cena e il sole stava tramontando. Il cielo era un miscuglio di colori: sembrava la tavolozza di un artista. C’erano qualsiasi sfumatura di rosso, giallo, blu e viola. Il sole sembrava più che mai un’enorme palla di fuoco e si specchiava nelle acque cristalline dell’oceano. Virginia scese dall’auto e, dopo aver salutato l’autista, entrò in casa e, ad attenderla, trovò una sorpresa.
Una scia di petali di rosa segnava un percorso. La ragazza si mise a ridere e scosse la testa, per l’ennesima volta in una giornata, pensando a quanto, a volte, Tony Stark potesse essere dolce e attento nel dedicarle attenzioni. Il sentiero profumato conduceva in cima alle scale, fino in camera da letto. Appoggiato sul matrimoniale trovò il suo abito di seta blu. Quello con la schiena scoperta. Lo stesso vestito che indossava a quella sera di beneficenza. La sera in cui aveva ballato con Tony. La sera in cui si trovava con sui su quella terrazza. Nel momento in cui non riuscirono a baciarsi. Nel pensarci un velo di tristezza ricoprì l’animo di Pepper. Scrollando la testa mandò via quei brutti pensieri e quelle brutte emozioni. Si mise il vestito, liberò i capelli dalla stretta dell’elastico che li racchiudeva in una coda. Fece per uscire dalla stanza, quando notò un biglietto attaccato alla porta.
“Oggi ho imparato a cucinare! Mi ci sono volute trenta lezioni, da cinque ore l’una, dello chef Gordon Ramsay, ma alla fine ci sono riuscito. Ho bisogno che lei mi dica cosa pensa dei miei piatti. L’aspetto in cucina.”
Ancora una volta l’egocentrico, playboy, miliardario, genio, presuntuoso Tony Stark la fece ridere: insomma! Ce lo vedete voi Tony che prende lezioni di cucina? Chissà quanti infarti avrà fatto prendere al suo insegnante! Quante omelette avrà bruciato!
Scese le scale e trovò ad attenderla un Tony Stark in versione elegante. Aveva una camicia bianca, che gli metteva in risalto il corpo marmoreo, e dei calzoni neri, che contrastavano con la camicia. Sembrava un angelo.
Nel vederlo le gote di Pepper si tinsero di rosso, cosa che non passo inosservata a lui, il quale le sorrise.
-Quanta eleganza Signor Satrk.- A volte si davano ancora del lei, come se fra loro due non ci fosse niente, tranne che un rapporto lavorativo. Parlare con queste vecchie abitudini piaceva ad entrambi e si divertivano.
-Sono felice che l’abbia notato Potts. Io invece dovrei dirle che sta sera è bellissima!- Tony le mise una mano sulla schiena e la strinse più a sé e, a contatto con la calda e soffice mano di lui e al suo petto muscoloso, lei rabbrividì.
-Ma… al lavoro non ho trovato nessun indizio. Come mai?-
-Se ne è accorta! L’ho fatto apposta: volevo vedere se stava attenta!- le spiegò Tony con un sorriso divertito sulle labbra. Pepper alzò gli occhi al cielo.
-Ma è vero che ha preso lezioni di cucina?- gli chiese Pepper ridendo e cingendogli il collo con le braccia.
-Mi sembra che le crêpe di questa mattina le siano piaciute, ma il meglio deve ancora venire!- Tony tirò fuori dalla tasca dei calzoni un fazzoletto nero e lo legò sopra gli occhi di lei. Ora Virginia non vedeva più niente: solo nero. L’unico appiglio che la legava ancora alla realtà era la calda stretta che la mano di lui esercitava sulla sua.
-Non ti preoccupare,piccola. Ti guido io.-
Anthony condusse Virginia in terrazza, poi giù dalla scalinata che conduceva in spiaggia e si fermò in riva al mare. Le tolse la benda che le oscurava la vista e la ragazza vide una tavola. Una tavola apparecchiata di tutto punto: con candele, fiori, champagne nel secchiello col ghiaccio e dei piatti con sopra delle bistecche di manzo bagnate con salsa di soia e accompagnate da un’insalatina di rucola, olive e pomodori.
Pepper aveva gli occhi umidi dalla commozione, si girò verso Tony, che la guardava con uno dei suoi classici sorrisi, e lo baciò con passione, ma allo stesso tempo con dolcezza.
I due innamorati si sederono e iniziarono a mangiare, mentre parlavano delle lezioni di cucina di lui e della giornata lavorativa di lei.
Più la serata proseguiva più Anthony era nervoso.  Continuava a girarsi e rigirarsi in mano la scatolina di cuoio che teneva  in tasca: quella che avrebbe dovuto aprire davanti a Pepper a serata conclusa. La gola era sempre più secca. Continuava a ripetersi, nella mente, il discorso che si era preparato quella mattina davanti allo specchio, ma continuava a dimenticarsi le parole.
Dopo un’oretta, più o meno, ebbero finito di mangiare e si sederono in riva al mare, con le onde che gli bagnavano i piedi.
Dopo alcuni minuti di silenzio Tony prese coraggio e iniziò a parlare –Allora? Ti è piaciuta la cena?-
-Devo ammettere che non te la sei cavata male, Stark.-
-Ok. D’ora in poi cucino io!- disse lui vantandosi della sua nuova capacità.
-Non esagerare! Faremo a turni.-
Altri minuti di silenzio. Quella notte nel cielo c’era la luna piena e si specchiava nelle acque dell’oceano Pacifico. Il firmamento non era mai stato così pieno di stelle e non si vedeva nemmeno una nuvola. L’aria non era né troppo calda né toppo fredda e un leggero venticello faceva ondulare i capelli bronzei di Pepper.
“Forza Anthony Edward Stark! Fatti coraggio e diglielo! Tu sei Iron Man: non puoi aver paura! Sei scappato alla morte in Afghanistan, hai impedito a Stane di ucciderti e di dominare il mondo, sei sopravvissuto al Palladio, hai scoperto un nuovo elemento, hai sconfitto Ivan Vanko, sei diventato un Vendicatore, hai battuto i Chitauri, hai salvato New York, hai vinto un dio, hai costruito quarantadue armature, hai impedito al Mandarino di controllare la Terra, hai trovato una cura per l’Extremis e ti sei tolto dal petto il reattore Arc! Ora non puoi avere paura di chiedere alla donna che ami se ti vuole sposare!” continuava a ripetersi Tony fra sé e sé “Ora o mai più! Raccogli il tuo coraggio e parlale!”
Un respiro profondo.
-Peppermivuoisposare?- disse Stark tutto d’un fiato.
-Tony non ho capito niente. Ripeti, ma sta volta parla un po’ più piano e respira.-
Un altro respiro.
-Ecco io… mi chiedevo se tu… sì, insomma… volessi…- Anthony cominciò a balbettare. Non si era mai sentito così in imbarazzo in tutta la sua vita.
Intanto Pepper cercava di capire cosa stesse cercando di dirle il suo fidanzato. Ad un certo punto un’idea le venne in mente. Che Tony volesse chiederle di sposarlo? Più lui andava avanti con il suo discorso privo di logica, più i dubbi di Pepper si confermavano.
-Anthony Edward Stark…- lo zittì –Non è una cosa così complicata da chiedermi, comunque facciamo finta che tu mi abbia detto quelle tre paroline magiche. Sì, lo voglio!- concluse Virginia e baciò con passione Tony, il quale rispose felicemente al bacio e con un sorriso stampato sulle labbra.
Quando i due si staccarono lui tirò, finalmente, fuori dalla tasca la scatolina di cuoio, l’aprì e rivelò un anello stupendo! Era d’oro e dei fili d’argento creavano una farfalla, sulla cui sommità era incastonato un rubino. Nel vederlo Pepper si mise a piangere dalla commozione e si buttò su di Tony per abbracciarlo, il quale perse l’equilibrio e cadde sulla sabbia, trascinando con sé anche lei.
La ragazza era ancora distesa sugli addominali muscolosi di lui ed Anthony le mise l’anello all’anulare.
I due rimasero così per tutta la notte. Abbracciati sulla spiaggia, mentre guardavano il firmamento e facevano progetti per il futuro insieme.
 


***Commento dell’autrice***
Prima di tutto ci tengo a precisare che è la mia prima One shot sulla coppia Tony/Pepper e, quindi, vi chiedo di essere clementi con me.
Qui mi sono immaginata come Tony avrebbe potuto chiedere a Pepper di sposarlo. L’idea mi è venuta al compleanno di un mio amico che ha fatto una caccia al tesoro. Invece, per quanto riguarda l’anello, sono stata ispirata dall’Anello dell’Amicizia del cartone Mia and Me.
Ringrazio molto tutti quelli che hanno letto e mi fareste molto felice se mi lasciaste una recensione, anche due righe vanno più che bene!
Un bacio
Sara

 
   
 
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