Ancora una volta in viaggio, ancora una volta costretto a vivere per qualche tempo chiuso in un fottutissimo bus con tre ragazzi, i miei migliori amici. 

Adoro andare al Warped Tour, insomma, è il miglior tour a cui abbiamo mai partecipato! Quest'anno sarà diverso, gli All Time Low sono pronti ad uscire da questo bus e prendere tutti a calci nel culo! Oh sì. 

Vedo arrivare dal corridoio Zack seguito da Alex. Per Il Warped Tour io e Alex ci siamo tinti i capelli: Io biondi e lui rosa. Sta dannatamente bene con quei capelli. 

Zack si siede nella poltrona di fronte alla mia, attacca la PlayStation e inizia a giocare, mentre io e Alex ci limitiamo a guardarlo perdere miseramente contro un videogioco.

Dopo un po' Zack, essendosi rotto le scatole di continuare a essere deriso da noi, spegne e se ne va dall'altra metà del bus lasciando me e Alex da soli. 

-Jack puzzi in una maniera assurda!- Dice Alex ridendo.

-Tu profumi di rose, invece.- Dico sarcastico tappandomi il naso. Subito iniziamo a ridere come solo noi due sappiamo fare. Passiamo una ventina di minuti a farci battutine squallide. 

Mi fermo un secondo a guardare i suoi occhi fissi sul televisore spento. Non credo di aver visto creatura più perfetta. E' più di un amico, più di un fratello, più di un compagno di vita. 

Rian interompe bruscamente i miei pensieri lanciandomi una palla da football in pancia, fa dannatamente male, ma mi limito a gridargli un 'vaffanculo' senza fare delle scenate. Lui si mette a ridere come un coglione e si butta addosso ad Alex, ancora intento ad osservare il televisore spento. 

-Spostati che pesi, deficiente!- Dice ridendo Alex a Rian cercando, invano, di spostarlo dalle sue gambe. Il bus si ferma bruscamente e Rian rotola giù dalle gambe di Alex finendo sul pavimento. 

-Ti sta bene, stonzo!- Urla Alex indicando il povero Rian agonizzante steso sul pavimento. 

Mi chiedo il perchè di una sosta: magari si è intasato il water e a Zack scappava... 

La mia sopposizione era sbagliata, infatti Zack spunta nel corridoio e ci fa segno di scendere. 

Incuriositi ci dirigiamo verso l'usicta. Fuori dal bus un parcheggio enorme e completamente vuoto. 

-Perchè ci siamo fermati?- Chiedo senza aspettarmi una risposta. 

-Il bus si è guastato.- Risponde una voce da dietro il bus. L'autista. 

Scrollo le spalle scocciato: era proprio l'ultima cosa di cui avevamo bisogno. 

-E quanto ci vorrà?- Chiedo implorando in una risposta precisa. 

-Non ne ho idea, comunque non è una cosa da poco.- Ecco, le mie preghiere non sono servite ad un cazzo. Ci guardiamo intorno con aria sperduta, solo un parcheggio sperduto nel nulla. 

Passano dieci minuti di silenzio interminabile e decido di sedermi sull'asfalto bollente. 

-Andiamo a dare un'occhiata in giro, magari troviamo un meccanico o cose del genere.- Afferma Alex. Tutti e tre sbuffiamo e ci incamminiamo dietro di lui, ancora in silenzio.