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Autore: Sigyn    30/05/2013    0 recensioni
"Il primo bacio di Björn è, come si aspetta, qualcosa di indimenticabile. Purtroppo."
[Nordic 5's secret blog (asktheteennordics.tumbrl.com)]
[DenSu, SuFin, RusFin]
Genere: Fluff, Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Danimarca, Svezia/Berwald Oxenstierna
Note: AU, Missing Moments, Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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Deep in a dream for true love’s first kiss (Only not really)


 

 

 

017 - Have you guys had your “first kiss” yet?

 

Il primo bacio di Björn è, come si aspetta, qualcosa di indimenticabile. Purtroppo.

Un attimo prima è lì, davanti allo schermo del computer a cercare di convincere le sue guance a non arrossire, e non si può dire che gli riesca male, perché in genere è bravo a tenere sotto controllo le sue emozioni di fronte agli altri, e quel peso schiacciante e improvviso sul petto non dovrebbe cambiare molto. O, almeno, lo spera.

Un attimo dopo, si ritrova con la lingua di Søren infilata in bocca e un blackout nel cervello, e il gelo che sembra bloccargli ogni arto prima diventa così penetrante da stordirlo e poi, lentamente, si scioglie in un tepore estraneo e quasi piacevole. Ed è qualcosa di inaspettato e repentino e brusco, che ferma per un momento lo scorrere del tempo intorno a loro e il respiro nella sua gola, ed è labbra e lingua e denti, è qualcosa di umido e caldo e confuso e – beh, qualcosa di diverso da tutto ciò che ha mai immaginato prima, semplicemente. Non che lui abbia molta immaginazione, ecco, ma è diverso comunque.

E alla fine Søren si ritrae di scatto, alzando le spalle e sorridendo innocente, come se non fosse successo nulla, e se solo Kris e Antti non li stessero guardando lui probabilmente gli urlerebbe contro qualcosa di poco carino e lo prenderebbe a sberle. Ma, si ricorda dopo un attimo, Kris e Antti li stanno guardando – Antti lo sta guardando.

Non che ad Antti importi, certo, ma il peso opprimente nel petto di Björn si trasforma comunque in una bizzarra, disorientante sensazione di vuoto, come se si fosse distratto per un attimo solo e il mondo nel frattempo fosse completamente cambiato.

- Mi hai morso – riesce a blaterare alla fine, arrossendo come una ragazzina e coprendosi la bocca con una mano perché le sue labbra formicolano e non sembrano avere intenzione di smettere. Può quasi sentire sulla pelle il lieve sorriso divertito di Kris, il disgusto pungente nello sguardo di Antti sulla sua nuca, e non osa voltarsi verso di loro.

- Lo volevi! Hai usato la lingua! – gli rinfaccia Søren, scherzando solo a metà, qualcosa di orgoglioso e soddisfatto negli occhi. Non gli dice di non farsi strane idee ma, mentre fissa la piega beffarda delle sue labbra, Björn sa che, al massimo, lo ha fatto solo per una sua contorta visione dell’altruismo.

Questo è solo uno dei motivi per cui non gli dice niente – gli altri sono la sua lingua che sembra essersi incollata al palato e il fatto che, se deve proprio essere sincero, gli è piaciuto davvero.

 


- Comunque – gli dice Christian dopo, e fa subito una breve pausa per sterminare un manipolo dei suoi soldati: - Potevo essere io o potevi aspettare ancora per anni. E visto che sono il tuo migliore amico, avevo il dovere di farlo!

Berwald  impreca sottovoce, si infila un paio dei deliziosi biscotti della signora Andersen – spediti dalla Danimarca con tanto amore per il suo unico figlio – in bocca e stringe il joystick più saldamente. Un paio di clic e sullo schermo una delle basi di Christian scompare con un’esplosione e un effetto sonoro davvero ben fatti. Sorride, soddisfatto.

Gli ci vuole un attimo per accorgersi di ciò che gli ha detto il suo amico. Si gira verso di lui, lo fissa, sbatte le palpebre. Sbatte le palpebre di nuovo. – Aspetta ... cosa?

Christian sospira e alza gli occhi al cielo, passandosi una mano tra i capelli biondi – Berwald preferisce non pensare a tutto il gel che si sarà appiccicato a quella mano in quel semplice gesto. I suoi occhi chiari sono caldi e intelligenti, la sua espressione vagamente seccata: – Pensavi che avresti dato il tuo primo bacio a lui, vero?

Berwald non gli risponde. Per un po’, l’unico rumore nella stanza è il cliccare frenetico sui tasti.

- Lui non è interessato – dice Berwald alla fine, cercando di mantenere il tono della sua voce completamente incolore. Fa un po’ male ammetterlo, come una fitta sorda al petto, ma  se si concentra di più sul suo disperato tentativo di salire di livello è un po’ più facile tornare ad ignorarlo.

E pensare che, fino ad ora, aveva sempre pensato che ... sperato che ...

- Björn – sbuffa Christian, mettendo in pausa il gioco, e abbandona il joystick con un tonfo sordo accanto a lui sul letto: - Era convinto che per i Russi baciare qualcuno sulla bocca fosse completamente normale. Molto probabilmente non ha nemmeno capito cosa stesse succedendo veramente. Insomma, non credo che quei due si sposeranno e andranno a vivere in una casetta da qualche parte nella steppa e avranno tre bambini e ...

Un attimo di silenzio. Christian socchiude gli occhi e scruta la sua faccia, come cercando qualcosa nella sua espressione: - Berwald ... stavo solo scherzando.

Berwald – consapevole in modo decisamente imbarazzante delle sue guance che scottano – sobbalza e fa per sbattergli il joystick in faccia, e Christian si ritrae di scatto con un sorriso largo e falsamente innocente. Nonostante tutto, anche Berwald si ritrova a sorridere, e abbandona dopo un attimo l’idea di riprovarci.

Rimane ad osservare Christian in silenzio: i capelli biondi ritti sulla testa, gli occhi chiari e caldi, il sorriso facile e aperto sulle sue labbra mentre lo osserva a sua volta. E la sua espressione onesta, di chi pensa sempre ciò che dice.

Berwald riprende in mano il joystick e ritorna a fissare lo schermo. – Sai ... in un certo senso, sono contento che sia stato tu, Søren – borbotta alla fine, dopo un sospiro profondo, sperando che l’altro non lo senta.

Christian ride, ed è una di quelle sue risate chiassose, sicure, spontanee. – Certo che sei contento! Perché non dovresti esserlo, scusa? – gli chiede, le labbra strette in un broncio buffo, infantile.

Berwald, stavolta, gli dà davvero il joystick in testa, piano, mentre tenta di non pensare che è fortunato ad averlo come amico.

 

 

 

 

 


Note finali:

Per chi non lo conoscesse (e dovreste conoscerlo, perché è una delle cose più adorabili sul web), Nordic 5’s secret blog (asktheteennordics.tumbrl,com) è un askblog ambientato in un AU in cui i Nordici sono adolescenti che frequentano una scuola internazionale in Svezia. Cambiando l’età dei personaggi, cambia un po’ anche il loro carattere: Svezia non ha la sua aria fredda e un po’ minacciosa, Norvegia è più amichevole, Finlandia è molto più simile agli stereotipi nordici sui Finlandesi, e così via.

Nel Canon del blog, i personaggi usano dei nickname per rispondere alle domande che vengono loro poste: Bj
örn è Berwald, Antti è Tino, e Kris e Søren sono Norvegia e Danimarca. Io ho preferito mantenere questo elemento nella prima parte della storia. Nella seconda parte, invece, i personaggi parlano tra loro usando i loro veri nomi (Christian Andersen è la scelta dell’admin per il nome di Danimarca): l’intenzione sarebbe quella di farli avere quella conversazione nella loro stanza/dormitorio/whatever. Boh, mi sembrava più intimo. *shrugs*

Ovviamente, i personaggi non mi appartengono, ma l’admin del blog mi ha incautamente dato il permesso di giocarci e io lo sfrutto senza alcun pudore. Qui c’è la sua autorizzazione: http://i.imgur.com/7eNTgbL.jpg

Il titolo (beh, tranne la parte tra le parentesi) viene da Fantasmic dei Nightwish che, avendo io un senso dell’umorismo abbastanza contorto e un animo da shipper, sono una band finlandese che per un certo periodo ha avuto una cantante svedese.


  
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