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Autore: Hope19972308    30/05/2013    2 recensioni
Giulia è una ragazza che da poco ha scoperto di avere la leucemia.
La ragazza, essendo molto bella, è il sogno, spesso erotico, di molti ragazzi; uno in particolare, Mattia. Ragazzo molto determinato a farla innamorare, disposto a tutto pur di renderla sua. Non potendo, ne volendo ricambiare il suo amore Giulia chiede un favore a Daniel, il ragazzo forse meno sensibile e prepotente che conosca. Gli chiede di essere il suo finto ragazzo a finché ella parta in Inghilterra per la chemioterapia. Quest'ultimo, impietositosi data la morte precoce del fratellino a causa della stessa malattia, accetta.
Come andrà a finire?
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Era diventato tutto improvvisamente così strano, non che negli ultimi mesi qualcosa fosse andata per il verso giusto o cosa, semplicemente non riuscivo a spiegare come potessi sentirmi così calda e sentire il vento sfiorarmi il viso. Improvvisamente la voce di Daniel fece capolineo nella mia mente.
-Porca troia Giulia te lo avevo detto di non uscire sotto la pioggia!- ma cosa stava succedendo?
Provai ad aprire gli occhi ma erano come incollati, non ne volevano sapere proprio di aprirsi.

Mi risvegliai in un letto di ospedale, durante la notte mi era salita la febbre, Daniel aveva provato a farla scendere ma non vedendo risultati e visto che gli ero praticamente svenuta tra le braccia si era preoccupato, mi aveva presa di peso e portata in ospedale.
Adesso mi ritrovavo a pochi centimetri dal suo viso, aveva passato la notte con me e adesso stava dormendo nella scomodissima sedia accanto al letto.
Mi sentivo un pò in colpa, ma era così bello e rilassato mentre dormiva.
Stavo per accarezzargli la guancia quando Menegatti, il mio dottore insieme a Minerva, entrò nella camera.

-Ben svegliata signorina!- mi sorrise, e ricambiai un pò incerta. Si notava dalla sua espressione che doveva dirmi qualcosa, e che quel qualcosa non era nulla di buono.
-Allora, dovrei parlarle di una cosa alquanto delicata.- iniziò un pò nervoso. Lo incoraggiai a continuare.

-Sarò diretto, dobbiamo intervenire al più presto perchè sei peggiorata.- chiusi gli occhi, fu come una doccia fredda. Mi preparai a continuare ad ascoltare ciò che Menegatti aveva da dirmi.

-Il tumore sta iniziando ad aggravarsi, dovremo iniziare prima con la chemioterapia in quanto la leucemia mieloide acuta sta diventando cronica. Chiamerò i tuoi genitorie vedranno loro cosa vorranno fare, se andare in Inghilterra oppure iniziare qui. Ad ogni modo, non potrai più andare a scuola, risulterebbe troppo faticoso, niente sport, niente dolci o porcherie come hamburger, patatine fritte e cose varie. Mi raccomando Giulia, noi stiamo cercando di aiutarti ma devi venirci incontro. Ti lascio il foglio con i risultati delle analisi qui, dallo ai tuoi genitori.- stavo per rimettere.

Il dottore uscì dalla camera ed io mi costrinsi a coricarmi nel letto.
Ero peggiorata, stavo vedendo letteralmente la mia vita scivolarmi dalle mani.
Ero peggiorata, e improvvisamente avevo voglia di essere riabbracciata dalla mia migliore amica.
Ero peggiorata, e sarei potuta morire da sola.
Ero peggiorata.

Già prima ero convinta che non ce l'avrei fatta, adesso ancora peggio.
Senza rendermene conto avevo iniziato a piangere e mi costrinsi ad uscire dalla camera per non svegliare Daniel e non farlo preoccupare.
Guardavo e riguardavo quel foglio non capendo niente di ciò che leggevo.

-E tu cosa ci fai qui?- quella voce. 
-Liam.- sussurrai e velocemente asciugai le lacrime.
-Ehi ma stai piangendo, cosa succede?- fissò i suoi occhi nocciola nei miei verdi.
-No niente.- mi stampai il sorriso più falso che avessi mai fatto.
-Non è vero, si vede, dai cosa succede?-
-Niente sul serio, Daniel si è sentito male e allora l'ho portato qui.
-Tu non puoi aver guidato, non hai ancora l'età per farlo.- mi guardò sospettoso.
-E allora? So guidare.- 
-Quello è il risultato delle analisi?- indicò il foglio che avevo in mano.
-Cosa? Questo... Ah si.-
-Potrei vederlo?-
-No!- dissi con un tono di voce fin troppo elevato.-Cioè, non mi sembra il caso, non sono cose che ci riguardano.
-Da qua!- 

In un attimo mi sfilò il foglio dalle mani.
-Liam dammi subito quel foglio!-
-No.-
-Liam non sono cose che ti riguardano!- cercai di prenderlo saltando.

Ed eccola, la fitta al fianco ed il fiatone per niente, quanto detestavo quella situazione.
-Daniel eh? Qui c'è scritto Giulia Morganti.
-Per piacere, dammi quel foglio.- lo sguardo rivolto al pavimento, la voce strascicata per la fatica.
-Già stanca?- sorrise.
-Non sono cose che ti riguardano, dammi quel fottuto foglio.-

Lui non mi diede retta e aprì il foglio iniziando a leggere.
Riga dopo riga il suo sorriso spavaldo svanì.
Rimase quasi impietrito.

-Adesso sei contento?- dissi strappandogli dalle mani il foglio con i miei risultati.
-Mi dispiace, pensavo fosse qualcosa di stupido. 
-Ah perchè, tu pensi?
-Da quanto tempo hai la leucemia?
-Non lo so.
-Allora da quanto ne sei a conoscenza?
-Qualche mese.
-E' per questo che sei sola?
-Cosa?
-Insomma, oltre che con Daniel non stai mai con nessuno. Si sono allontanati appena hanno saputo della malattia?
-Ah, no. A parte Daniel e i miei genitori nessuno ne è a conoscenza ah, e dimenticavo te.
-Ti chiedo ancora scusa.
-Ti perdono solo se mi prometti di non dire niente a nessuno.
-Affare fatto.
-Bravo ragazzo.- gli sorrisi.-Ma tu che ci fai qui?-
-Qui ci lavora mio padre, Dottor Minerva, lo conosci?-
-A dire il vero si. E' il mio medico insieme a Menegatti.-
-Sul serio?-
-Si.-
-Allora sei tu la sedicenne di cui parla sempre. Dice che gli dai del filo da torcere quando ti fanno le visite, che parli e ridi di continuo.- sorrise.
-Devo essere un vero e proprio strazio per lui.- sorrisi imbarazzata.
-No, al contrario, ti ammira.- disse serio.
-Cosa?- 
-Beh, ha detto che sei la sua paziente preferita.-
-Oh, sul serio?-
-Si, insomma, tutti quelli che vanno a farsi la visita si danno già per morti, piangono e sono tristi, per questo ti ammira, per la tua solarità. Insomma, stai male ma non lo dai a vedere perché non vuoi che gli altri ti trattino diversamente o addirittura in modo penoso, conoscendoti non lo accetteresti.
-Infatti, per questo non lo sa nessuno.-
-Come mai solo Daniel ne è a conoscenza?
-Mi ha scoperta.-
-E' sul serio così bravo?- sorrise incredulo.
-No, è solo che...

La porta della camera si sbalancò e un Daniel ancora apparentemente assonnato ne uscì. Non appena vide Liam aggrottò le sopraciglia.

-Che ci fa lui qui?- mi chiese severo.
-Perchè non le chiedi direttamente a me le cose.- rispose Liam con un tono decisamente infastidito.
-Bene, che ci fai tu qui?-
-Non sono affari tuoi.-

Vidi la mascella di Daniel indurirsi e serrò i pugni. Stava per esplodere.

-E' il figlio di Minerva!- mi affrettai a rispindere prima che scoppiasse una rissa.
-Fantastico.- il sarcasmo gli fuoriusciva da tutti i pori. -Andiamo?- mi disse.
-Si, certo.-
-Allora ci vediamo a scuola.- mi sorrise Liam lasciandomi un bacio sulla guancia.
-Ehm, a dire il vero non penso di venirci più.-
-Ti verrò a trovare a casa allora.-
-Per me va bene.- 
-Ok, vi siete salutati ora andiamo.- sbuffò Daniel.


Arrivati a casa Daniel non mi rivolse la parola e andò direttamente a sedersi sul divano in salotto e accese la televisione.
Feci un sospiro, e andai a sedermi accanto a lui.

-Dopodomani tornano mamma e papà.-cercai di aprire un discorso.
-Bene.- non distolse lo sguardo dalla tv.
-Liam adesso sa tutto.-
-Cosa?!- 

Avevo decisamente attirato la sua attenzione.

-Beh l'ha scoperto.-
-E sentiamo... Come?-
-Mi ha preso il foglio dei risultati delle analisi dalle mani. Non è stupido, suo padre è un medico e ha capito subito di cosa si trattasse.-
-E adesso cosa farai? Ti metterai con lui? Lo inviterai a casa tua? Cosa?-
-Stai delirando.-
-No, io non deliro affatto!-
-Oh si mio caro, la gelosia ti fa brutti scherzi!-
-Io geloso? Di te e quel tizio?-
-Si.-
-Ma smettila di dire cazzate! Me ne sbatto altamente di lui.-
-Te ne sbatti talmente tanto che fino a ieri non volevi neanche ci parlassi con lui!- urlai.
-Questo perché a lui piaci! Si vede lontano da chilometri!- alzò la voce anche lui.
-Peccato che tu sia il solo a vederla così-
-Non è vero! Tutti a scuola parlano di voi e di come state bene insieme. Vi stanno praticamente organizzando il matrimonio!-
-E a te questo da fastidio?- 
-Si cazzo. Ok?! Mi da fastidio. Mi fa girare le palle saperti con un altro. Perchè ti vorrei solo per me, vorrei che fossi mia e che tutti quei coglioni li fuori non ti guardassero il culo. Ti voglio mia Giulia, solo mia.-

Forse, quelle erano le parole più belle he avessi sentito durante la giornata.
Lui, lui era geloso di me e Liam.
La cosa mi fece sorridere.

-Cosa c'è?- sbraitò.
-Niente, è solo che... Io sono tua.- lo abbracciai.
  
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