"Mamma!" Quel grido echeggiava, rimbombava, tuonava nella testa della ragazza.
Le suscitava tristezza, malinconia. Terrore.
Iris si ritrovò così a terra, in ginocchio, a tentare invano di soffocare singhiozzi e lacrime.
D'un tratto ebbe la sensazione di venire attraversata da una lancia ferrosa all'altezza della testa; una sequenza di azioni le si presentarono nella sua mente.
Una magra e ansimante figura stava sotto la pioggia, mentre piangeva silenziosa.
Una donna.
"Ti prego..." Sembrava parlare con qualcuno. "...non farle del male... è la mia bambina, ti prego, non la uccidere!"
Si potè poi udire un lungo e profondo sospiro.
Lì, nel bosco, c'era anche un uomo, che teneva per il polso una piccola bambina dai bellissimi occhi castani e luccicanti, e i capelli viola e vaporosi, la carnagione color cioccolato... una bambina veramente bella, un tesoro.
Ma sul suo volto era dipinta un'espressione terrorizzata e incredula.
Dai suoi occhi sgorgavano lacrime.
L'uomo puntò una pistola alla testa della bambina.
Ella cacciò un urlo di orrore, mentre quella figura anoressica e malridotta si mise ad urlare.
"Non toccare la mia Iris!"
L'uomo porse quindi la pistola verso la donna.
"Mamma!" Di nuovo quel grido atroce. Era della bambina. Quella donna era la madre di Iris.
Poco dopo nell'aria si udì un sordo e secco colpo, un colpo inquietante e spaventoso.
La figura, con un gemito, cadde a terra contorcendosi.
"I-Iris..." Esalò l'ultimo respiro, poi... poi basta. Era finita.
"Mamma! Mamma!" La piccola Iris non la smetteva di gridare.
L'uomo la trascinò via veloce, minacciandola più volte.
"Papà... mamma non si sveglierà più, vero? Perchè l'hai fatta male?"
L'uomo rimase zitto, limitandosi a tirare schiaffi alla bambina, che di conseguenza gridava e piangeva ancora di più.
"Iris? Iris!" Iris si ritrovò di nuovo nella realtà.
Ash la stava scuotendo, poichè aveva visto il suo sguardo paralizzato e le lacrime che, senza sosta, scivolavano per le guance della ragazza.
Il ragazzo la guardò a lungo negli occhi, facendola avvampare.
"Iris, vieni con me? Voglio portarti in un posto speciale..."