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Autore: kithiara    15/12/2007    9 recensioni
[Shia LaBeouf] Indecisione...questo è il mio nome.
Che si tratti di scegliere un detersivo al supermarket, il colore di una T-shirt o la strada migliore per arrivare da qualche parte, è l'indecisione che mi affligge.
Ma c'è stata una volta, una sola volta in cui ho ringraziato il cielo per essere così come sono...è stato il giorno in cui, grazie a questa mia particolare prerogativa, ho conosciuto la persona destinata a cambiare per sempre la mia vita.
Immaginare non fa male, per cui questa one-shot è un modo come un altro per immaginare come sarebbe incontrare e conoscere una persona speciale...una persona come Shia LaBeouf.
Leggete e recensite! Grazie.
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Una piccola premessa è d'obbligo, è la prima volta che scrivo un racconto basato su un personaggio reale, su un attore, quindi vi prego di avere pazienza se non vi soddisferà.

Ho seguito l'istinto del momento, anche se non so perchè ho scelto proprio Shia LaBeouf...forse perchè ho visto da poco Transformers e sono rimasta colpita dal suo fascino tenero e un po' fanciullesco.

Oppure perchè quello che mi ha colpito sono stati i suoi grandi occhi verdi e il suo sorriso...non so, fate voi.

Sta di fatto che mi rimetto alla vostra clemenza e vi invito a lasciare un commentino.

Grazie, Chiara





Indecisione


Indecisione...questo è il mio nome.

Che si tratti di scegliere un detersivo al supermarket, il colore di una T-shirt o la strada migliore per arrivare da qualche parte, è l'indecisione che mi affligge.

Quante volte nella mia vita ho perso tempo e occasioni per colpa di questo mio dannato difetto? Ormai non le conto nemmeno più.

Ma c'è stata una volta, una sola volta in cui ho ringraziato il cielo per essere così come sono...è stato il giorno in cui, grazie a questa mia particolare prerogativa, ho conosciuto la persona destinata a cambiare per sempre la mia vita.


****************************************


Come si diceva, ero persa nella contemplazione di un altissimo scaffale ricolmo di decine e decine di bottigliette, contenitori, scatole e confezioni, di ogni dimensione e colore, di detersivi da bucato.

Ero intenta a cercare il detersivo perfetto...la confezione dal colore più accattivante, la profumazione più gradevole, il tutto naturalmente mixato alle migliori garanzie di un bucato splendente e non ultimo...al prezzo più conveniente!


Naturalmente non ne ero ancora venuta a capo.

Guardavo, in preda alla foga dell'acquisto, le due bottiglie che tenevo in mano e che al momento si contendevano la mia attenzione.

Una era di un delicato color lavanda che ne richiamava anche la profumazione, mentre l'altra era di un abbacinante color giallo fluorescente che metteva allegria e ricordava più il colorante delle bibite che quello dei saponi da bucato di Marsiglia di cui prometteva di avere non solo le caratteristiche sbiancanti, ma anche l'odore.


Ora capite perchè odio la mia indecisione?

Come si fa a scegliere fra qualcosa che ti ispira una dolce morbidezza e la promessa di notti tranquille fra candide lenzuola dal profumo di lavanda e qualcosa che invece ti invita ad una vita piena di vivacità, ricca di abiti dai tessuti sgargianti e bucati dalle tinte colorate?


Almeno quattro commessi del supermarket si erano avvicendati nel tempo per chiedermi se avessi bisogno di qualcosa o se ci fosse qualche problema e ognuno di loro si era allontanato confuso e divertito da quella mia piccola mania.

Sono quasi certa che giunti a quel punto si fossero messi a scommettere su quanto tempo sarei ancora rimasta davanti a quello scaffale e se alla fine avrei comprato almeno uno dei due prodotti che avevo in mano.

Non volendo dar loro alcuna soddisfazione, riposi le bottiglie con un gesto deciso, con la ferma intenzione di non comprare assolutamente nulla.


Sorrisi fra me e me, vedendo le loro facce deluse fare capolino dal fondo della corsia.

Sempre osservando con la coda dell'occhio ogni loro reazione, mi diressi verso l'uscita...il destino però, aveva in mente altro per me.

Non guardando dove andavo, mi ritrovai a sbattere contro un malcapitato cliente rischiando anche di cadere rovinosamente a terra se la sua prontezza di riflessi non lo avesse portato ad afferrarmi la mano e ad attirarmi a sè.

Così, anzichè trovarmi col sedere a contatto del duro pavimento del negozio, mi ritrovai coinvolta mio malgrado in un morbido e caldo abbraccio...


Mi ci volle qualche secondo per riprendermi dallo shock e per rendermi conto di essere ancora stretta a lui.

Balbettando un incerto ringraziamento, gli occhi ancora bassi ad accarezzare con lo sguardo le anonime, ma improvvisamente interessanti, piastrelle del pavimento, sentii il calore della vergogna tingere di rosso le mie guance.

Solo quando udii una voce morbida e calda rivolgersi a me con tono premuroso, mi arrischiai a sollevare il viso, trovandomi a fissare le screziate iridi color sottobosco di un giovane dall'aria gentile.

"Va tutto bene?"

Osservava il mio imbarazzo crescente con muta tranquillità, le lunghe ciglia scure che incorniciavano lo sguardo, sottolineandone l'intensità.

Il suo sorriso discreto e sincero ebbe la capacità di farmi rilassare e finalmente ritrovai la voce per rispondere.

"S-sì sto bene...grazie." annuii titubante.

"Per fortuna! Per un attimo ho temuto di averti fatto male...perdonami, ma non ti avevo vista."

Il suo tono di voce era rilassato, non si stava facendo beffe di me, era sinceramente sollevato dal fatto che stessi bene.

Mi ritrovai a ricambiare il suo sorriso.


Senza saperne il motivo, mi venne spontaneo giustificarmi con lui.

"Non scusarti, anch'io ero distratta...stavo scegliendo un detersivo."

Lo vidi inarcare le sopracciglia sorpreso, ecco...avevo fatto la mia solita grama figura.

Che diavolo poteva importargliene del fatto che io stessi decidendo che prodotto comprare per fare il bucato!

Rimasi di sasso quando lo sentii rispondere

"Ti capisco, c'è talmente tanta scelta che uno si sente quasi in imbarazzo, vero?! Io faccio così, chiudo gli occhi e afferro la prima confezione che mi capita davanti. Di solito mi va fatta bene..." si zittisce per un attimo, pensieroso "...eccetto quella volta che ho lavato la mia biancheria bianca con un colorante rosso. Da quella volta ho dovuto rinunciare a portare i miei boxer preferiti...tranne che per Natale certo!"


Non riuscii a trattenere una risata, lui era così divertente nella sua spontaneità da farmi sentire completamente a mio agio.

Naturalmente mi vergognai subito del mio gesto, mi avrebbe preso di certo per una maleducata, ma quando lo guardai notai che anche lui stava ridendo di gusto.


Aveva un viso dai lineamenti fini, quasi fanciulleschi, in cui spiccavano due grandi e profondi occhi verdi, screziati da piccole pagliuzze dorate.

Le labbra sottili e ben delineate erano aperte in un caloroso sorriso, mostrando due file di denti candidi.

Il naso era dritto e perfettamente proporzionato al viso delicato e i capelli, portati corti per domarne i morbidi riccioli, erano di un caldo color castano con qualche riflesso ramato.

L'abbronzatura naturale e il fisico asciutto e leggermente muscoloso, messi in evidenza da un'aderente maglietta color azzurro cielo, lo classificavano ai miei occhi come un ragazzo decisamente piacevole.


Mi resi conto di averlo fissato più a lungo del necessario quando lo sentii sussurrare

"Adesso che ne dici di provare il mio metodo per trovare il tuo detersivo?"

Lo guardai leggermente stralunata mentre mi porgeva una mano.

"Su, dammi la mano e chiudi gli occhi...ti guiderò nella scelta!"

Ancora titubante, posai la mia mano piccola e diafana nella sua che la strinse subito in una presa delicata, ma decisa. Il suo tocco era gentile e la sua voce pacata e rilassante.


Mi lasciai andare, chiudendo gli occhi e facendomi guidare da lui che commentava scherzosamente ogni momento, in base alla tipologia di detersivo che ci trovavamo davanti.

Fu fra uno scioglimacchia, uno sbiancante, un detersivo per la lana e uno per i capi delicati, che mi accorsi che mi stavo decisamente divertendo.

La sua voce calda mi carezzava la pelle e il suo profumo mi stuzzicava le narici, neanche a farlo apposta odorava di sapone da bucato e di aria pulita.


Era straordinario come mi sentivo in quel momento, non mi importava più molto di come dovesse essere il detersivo che avrei comprato, ora sapevo che lo avrei comprato e che sarebbe stato quello giusto...in ogni modo.

Bloccandomi improvvisamente davanti allo scaffale, afferrai la prima confezione che mi capitò in mano e sentenziai

"Ecco, questo!"

Lo sentii ridere piano e chiedere

"Ne sei sicura? Non è che lo dici soltanto perchè speri di liberarti di me, vero?"


Non ci avevo nemmeno pensato.

Una strana malinconia mi assalì improvvisa e qualcosa dovette trapelare dal mio viso perchè lui si affrettò ad aggiungere

"Naturalmente non sarà così facile! So essere molto convincente quando mi ci metto e ho tutta l'intenzione di convincerti che venire a prendere un caffè con me sia l'idea migliore che tu abbia mai avuto!"

Gli sorrisi rilassata.

"Cos'è, stai flirtando con me per caso?" chiesi con tono volutamente indifferente, cercando di nascondere quanto in realtà la cosa mi lusingasse.

"Chi io? Qui in una corsia del supermarket, mentre tu, ragazza indifesa, hai gli occhi chiusi e io ti tengo la mano? Nooo, davvero non capisco cosa te lo faccia pensare!"

Nuovamente provai l'impulso di ridere, la situazione era veramente buffa.

"Ah ecco...volevo ben dire! Perchè hai promesso di aiutarmi a trovare il detersivo perfetto e non vorrei che tu ti distraessi!"

"Non sia mai! In fondo, come potrei distrarmi quando ho di fianco a me una ragazza così carina?"

Avevo ancora gli occhi chiusi, ma percepii chiaramente il suo sorriso luminoso aprirsi e arrivare ad illuminargli gli occhi.


Desideravo stare al gioco, per cui risposi al sorriso e strinsi un poco la sua mano invitandolo a continuare a parlarmi

"Quindi dici che quello che ho scelto non andrebbe bene?"

"Solo se vuoi passare il prossimo Natale con me..." disse semi-serio.

Sul momento non capii, poi la lampadina si accese e iniziai a ridere di cuore.
"Non mi dire...fra tutti, ho beccato proprio il colorante rosso?"

"Così parrebbe. Senti, facciamo così, sceglierò io per te e tu per ringraziarmi accetterai di venire a bere qualcosa con me!" la sua logica mi divertiva

"E il mio bucato? Non posso mica farlo aspettare ancora!"

"Naturalmente. Vorrà dire che prima ti aiuterò con quello, sono un esperto ormai!"


Riaprii gli occhi e li fissai nei suoi, non era molto più alto di me e la sua presenza mi faceva sentire tranquilla come se lo conoscessi da tempo.

Non avvertivo il minimo imbarazzo fra di noi, al contrario ero stranamente eccitata all'idea di uscire con lui.

Tuttavia c'era ancora un particolare che doveva essere sistemato.

"Non lo metto in dubbio. Ma dimmi, esperto, con quale nome mi devo rivolgere a te?"

"Oh che sbadato! Non mi sono nemmeno presentato...il mio nome è Shia, per servirti mia signora del bucato!" disse accennando un piccolo inchino

"E' un vero piacere Shia...il mio nome è Katie." risposi con un'accenno di riverenza

"Molto bene Katie, vediamo di risolvere questo problema del bucato e dedicarci poi a qualcosa di più divertente!"


Mi prese nuovamente per mano con un gesto che ormai aveva un chè di familiare e dopo aver afferrato una confezione rosa sotto la voce detersivo da bucato, mi portò con sè verso l'uscita.




FINE




Okay lo so, è una boiata.

La protagonista un po' imbranata è una versione riveduta e corretta di come sono io quando vado a fare la spesa, ma per una volta tanto ho voluto far girare la fortuna dalla sua parte!

Nemmeno si rende conto di chi ha davanti...proprio questo mi è parso il lato bello della storia, il fatto che lei non lo conosca, che non sappia che lui è un attore.

Però mi piace pensare che dopo il bucato, magari sorseggiando un caffè, lui possa averglielo detto...

Chissà, questa storia potrebbe avere un seguito...ma dovete dirmi voi se ne vale la pena!

Saluti e grazie per aver letto, Chiara








  
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