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Autore: crige    31/05/2013    9 recensioni
Storia ispirata dall' altra mia FF "Save Me".
Parla della "favola" d' amore di Feffe e Federica.
Non c'è bisogno di aver letto "Save Me" per poter seguire questa!
Il racconto parla di Francesca, una 15enne abbandonata a sé stessa che ha perso fiducia nelle persone e nella vita, a causa della sua situazione familiare.
L' altra protagonista è Federica, una ragazza piena di vita, solare e terribilmente imbranata e sbadata!
Due persone totalmente differenti, che finiranno per scontrarsi e sconvolgersi.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yuri
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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12 Novembre 2008. 
Ecco, la mia storia, la Nostra storia, inizia da quì.
 
E' un giorno come tanti altri.
Una mattinata fredda come tutte le altre.
E il mio umore, è pessimo come ogni giorno.
 
Provate voi, a svegliarvi con le urla dei vostri genitori.
La sveglia che suona all' impazzata.
E il pianto disperato di tua sorella minore.
Poi, voglio vedere come sarebbe il vostro umore.
 
-Francesca- piagnucola, Marta -ci sgrideranno anche questa volta?-
 
Come fai a dire alla tua sorellina, che sarà sempre così?
Come fai a farle capire che Lei non c'entra niente?
Che i tuoi genitori troveranno sempre il modo di prendersela con te, nonstante tutto?
Come fai a dirle, che le persone che dovrebbero amarti più di qualsiasi altra cosa al mondo, non ti vogliono?
Semplicemente, non puoi.
 
-No, se usiamo la  polvere di fata e diventiamo invisibili!- dico, donandole uno sbuffetto sul naso.
 
Ridacchia allegra, battendo le mani.
La prendo in collo e velocemente mi dirigo in bagno.
Dobbiamo davvero muoverci.
 
-Lavati i denti, Piccola- le sorrido, passandole lo spazzolino.
 
Marta ha 11 anni, quattro meno di me.
Si, penserete: come fa una ragazzina di 11 anni a credere alla polvere di fata?
Bhè, lei, ha avuto un grave incidente un anno fa.
Si è svegliata dal coma e da quel giorno, non è stata più la stessa.
Ha 11 anni, ma mentalmente ne ha molti di meno.
 
Per questo motivo, va una volta a settimana dallo psicologo.
Deve fare delle cure e prendere delle pasticche.
I medici, dicono che servirà un miracolo perchè guarisca.
Io, comunque, continuo a sperare che si riprenda.
 
Sono io che mi occupo di lei.
Che la lavo, le procuro i vestiti, le preparo da mangiare, la porto a scuola e tutto il resto.
Io le faccio da genitore.
 
-Un pizzico di polvere a te- esclamo, spruzzandole un po' di profumo addosso -e un po' a me- ripeto la stessa cosa su me stessa -adesso siamo pronte per scappare!-
 
-siiii!- ride, contenta.
 
La prendo per mano.
Esco dal bagno, guardando a sinistra e poi a destra del corridoio.
Via libera.
 
Corro verso il portone di casa.
Faccio uscire prima lei.
Metto un piede fuori, quando una mano mi strattona per il cappuccio della felpa.
 
-Francesca!- mio padre, mi scaraventa contro il muro -dove pensi di andare?-
 
-A scuola! Dove vuoi che vada?- rispondo, in tono di sfida.
 
-Non rivolgerti a me con quel tono!- ringhia, mollandomi un ceffone sulla guancia destra -quando torni devi fare la spesa, pulire casa, stendere i panni e rifare le camere! Ci siamo intesi?-
 
Ancora tre anni.
Ancora tre anni.
Ancora tre anni.
 
Continuo a ripetermi quella frase, mentalmente.
Cerco di farmi forza.
Non posso mollare tutto, adesso.
Ancora tre anni e poi, finalmente, potrò andarmene da questa casa e porterò Marta via con me.
 
Annuisco a mio padre, che sorride soddisfatto.
Esco velocemente da quella casa.
Riprendo mia sorella per mano e m' incammino in strada.
Sarà un' altra lunga giornata.
 
Come prima cosa, devo accompgnare Marta a scuola.
Poi devo prendere il treno e andare a Firenze.
Eh si, il mio Liceo è lì.
Quà il Grafico non c'era.
 
-Tata- mia sorella, richiama la mia attenzione -mi vieni a prendere tu?-
 
-Certo, Sgorbio!- le scompiglio i capelli in un gesto d' affetto -ora vai e vedi di fare bene la verifica d' inglese!-
 
Mi sorride e poi scappa dentro la struttura.
Sospiro.
A volte è veramente dura, tutto questo.
 
Ho pensato spesso di prenderla e scappare.
Ma poi, dove andrei?
Cosa farei?
 
Non ho zii o nonni da cui andare.
Non ho nessuno da cui potermi rifugiare.
E poi, non ho motivo per sperare qualcosa di migliore.
 
 
 
 
 
                                                 **********
 
Buon giorno Mondo!
Un' altra splendida giornata di sole, qui a Firenze!
Spalanco la finestra di camera, respirando a pieni polmoni.
 
Dio, amo la mia città!
E' così....storica!
Ovunque ti giri vedi arte, arte, arte, ARTE!
E' semplicemente uno spettacolo.
 
Mi vesto velocemente.
Devo muovermi, se non voglio che la furia di Eleonora mi colpisca come ogni mattina.
Ma che ci posso fare, se m' incanto ad osservare le cose e perdo la cognizione del tempo?
Lei è la mia migliore amica, dovrebbe capirmi!
 
Scendo di corsa le scale.
Quando, però, arrivo all' ultimo gradino, inciampo e finisco rovinosamente a terra.
Ecco, sono la solita!
 
-Fede!- mio fratello Fabio, mi viene incontro preoccupato -sempre la stessa sbadata- ride, aiutandomi ad alzarmi.
 
-Quando è stato messo quel gradino?- chiedo, massaggiandomi il sedere.
 
-E' sempre stato lì, imbranata!- mi sbeffeggia, porgendomi il mio giacchetto -muoviti o farai tardi!-
 
-Vado!- esclamo, alzandomi sulle punte e dandoli un bacio sulla guancia -ciao fratelloneeee- urlo, correndo verso la porta.
 
-FEDERICAAA!- mi sento richiamare da mia madre -ti sei scordata la merenda!- scuote la testa divertita, mettendomi il sacchetto in mano -corri!- mi lascia un bacio sulla fronte e mi apre il portone.
 
-ciao mamma!- la saluto, uscendo.
 
Mi chiudo la porta alle spalle.
Mi blocco, aprendo le braccia e buttando la testa all' indietro.
Osservo il cielo, sorridendo.
Amo il sole, mi mette sempre di buon umore.
 
-F!- Eleonora da' un colpo al clacson della sua vespa nera -che fai lì impalata? Andiamo!- esclama, un po' scocciata.
 
-Ciao, Brontolona!- la saluto, salendo dietro di lei e mettendomi il casco.
 
-Si può sapere come riesci a fare tardi, ogni fottuta mattina?-
 
Ci risiamo.
Eleonora è fantastica, davvero!
E' che a volte è un po' burbera.
Ma in fondo, è una persona dolcissima.
Anche se, per il momento, sono l' unica che ha avuto il privilegio di vedere quel suo lato nascosto.
 
-Che devo dire? Non mi c' impegno neanche molto!- rido, sentendola  sbuffare.
 
Il nostro liceo, non dista molto da casa mia.
Io abito praticamente in centro.
Eleonora invece sta poco fuori città, dove ci sono le villette.
Ah già, ho dimenticato di dirvi che lei è ricca sfondata!
 
-Dai, scendi, che vado a parcheggiare!- sorride, trovando un buco poco lontano.
 
L' aspetto e poi ci incamminiamo insieme verso l' entrata del cortile.
Scuola nostra è immensa.
Racchiude indirizzi diversi.
C'è il nostro, il Liceo Classico.
Il Grafico e pubblicitaio.
E il Liceo Scientifico.
Siamo davvero tante classi.
 
-Ele- la richiamo, una volta che ci siamo sedute al nostro solito muretto -hai fatto matematica?-
 
-Ovvio!- risponde, accendendosi una sigaretta, ignorando il mio sguardo di rimprovero.
 
-Allora poi mi dai il quaderno? Non mi torna l' esercizio- mugolo, mettendo il broncio.
 
-Certo- sorride, di nuovo.
 
Davanti a quel sorriso magnifico, non posso far altro che ricambiare.
Eleonora è bellissima.
E' alta, con un bel fisico, bionda con gli occhi celesti.
Sono chiarissimi, come il ghiaccio.
A volte mi perdo a fissarli.
 
-Pff- sbuffa -guarda chi arriva- afferma, facendo un cenno della testa in direzione del cancello principale.
 
Mi volto nel punto da lei indicato.
E capisco subito, a chi si riferisce.
In fondo, dovevo immaginarlo.
 
Francesca Creatini.
Capitano del Prato rugby femminile.
Giiocatrice fantastica.
 
Eleonora non la sopporta.
O meglio, la cosa è reciproca.
Forse è tutta rivalità.
Dato che lei, è il capitano della nostra Squadra: Firenze rugby Femminile.
Anche Ele, è bravissima.
 
Io non ho niente contro di lei, anzi!
Trovo che sia pure bellissima.
Ha un fisico davvero invidiabile.
Capelli castani, ribelli e occhi verdi con qualche spruzzo di marrone intorno alla pupilla.
 
Oggi è vestita con dei jeans chiari.
Converse rosse.
Felpa nera della sua Squadra.
E' figa, non le si può dire niente.
 
Peccato che abbia una reputazione davvero orribile.
Gira voce che spacci droga.
Che si droghi a sua volta e che vada a letto con chiunque.
Insomma, non è la persona più raccomandabile.
 
-Dì quello che ti pare, ma è bellissima- affermo, con un' alzata di spalle.
 
-F, lo so che hai una cotta statosferica per lei, ma non voglio che tu ci abbia a che fare! Lo sai come la penso!-
 
-Sisi, lo so- cantileno, tenendo lo sguardo fisso su Francesca.
 
Possono dire tutto quello che vogliono.
Eleonora può pensare cosa vuole.
Io comunque, continuo a pensare che sia figa.
 
 
                                                 **********
 
 
Valco la soglia del cancello insieme a Emily.
Emily è un' amica stretta e compagna di Squadra.
Facciamo tutte le mattine il viaggio in treno, insieme.
 
ci dirigiamo alla nostra solita panchina.
Nessuno osa occuparla.
Tutti pensano che potrei dare di matto e prenderli a botte se solo ci provano.
 
Non capisco questi giudizi affrettati.
Si, ok, me ne sto praticamente sempre per i fatti miei.
Preferisco passare l' intervallo a leggere un libro, invece che a chiacchierare.
Ma questo, fa di me una cattiva persona?
 
Anche Eleonora Santoro sta quasi sempre per conto suo.
Anche lei con un libro in mano.
Eppure nessuno dice mai niente su di lei.
 
Non la sopporto.
Con la sua aria da superiore e tutto il resto.
Il fatto che tu sia ricca sfondata, non fa di te migliore.
 
E' il capitano del Firenze.
Ogni volta è pura guerra, in campo.
Spesso, vola anche qualche insulto.
Che posso dire?
Non ci sopportiamo.
 
-Ehi, Feffe- Emily mi tira una gomitata -guarda laggiù, c'è la Santoro-
 
Un classico.
Se ne sta sempre con quella sua amica, al muretto nell' ala ovest.
cos'è, ha comprato anche quello?
 
Non ho mai degnato di uno sguardo, la sua amica.
Sinceramente non so neanche chi è o come si chiama.
Se è amica sua, non m' interessa conoscerla.
 
-Ragazze!- Lorenzo si avvicina, con una sigaretta in mano.
 
-Finalmente! Dov'eri sparito?- chiedo, porgendoli un cenno di saluto.
 
Lorenzo è il mio più caro amico.
L' unica persona della quale mi fido ciecamente.
Siamo amici sin dai tempi dell' asilo.
 
-Ho incontrato una ragazza e sapete com'è..- ride, seguito da Emily.
 
Emily ha una cotta colossale per lui.
Non me lo ha detto, ma lo so di certo.
Lorenzo però, non ricambia minimamente.
 
-Oh, è suonata!- esclama, la mia amica, riferendosi alla campanella -andiamo!-
 
-Andate, io vi raggiungo subito- affermo, guardandoli allontanarsi, successivamente.
 
In realtà avrei bisogno di stare un po' da sola.
Di andare sulle scale antincendio e leggere qualcosa.
Non mi va di seguire Italiano, tanto sono già stata interrogata.
 
Avete presente quando sentite qualcosa esplodere dentro di voi?
Quando arrivate a quel punto, che la rabbia sta urlando per uscire?
Ecco, io adesso mi sento così.
 
La situazione in casa è pesante.
E fuori, fuori lo è ancora di più.
 
Alla fine, opto per il libro.
Mi dirigo verso il retro dell' edificio, ove si trovano le scale in ferro.
Intorno a me, gruppi interi di studenti, corrono per entrare a scuola sperando di non fare tardi.
 
Ad un certo punto, noto una ragazza inciampare e cadere a terra.
I ragazzi continuano a correre, fregandosene altamente.
Lei rimane rannicchiata al suolo, incapace di alzarsi.
 
Mi sistemo meglio lo zaino sulla spalla.
Affretto il passo, intenzionata a raggiungere la mal capitata.
Una volta accanto a lei, la prendo per le spalle, mettendola in piedi.
Successivamente, la trascino fuori dalla folla.
 
-Stai bene?- le chiedo, una volta esserci allontanate abbastanza.
 
La ragazza alza la testa, fissando i suoi occhi nei miei.
Verdi.
Verdi smeraldo.
Di un verde intenso, quasi ipnotico.
Sono bellissimi..
 
-Si, grazie!- trilla, allegra, sorridendo.
 
Mai, mai ho visto sorriso più luminoso.
Mai mi son sentita allegra, solo per la vista di quella curiosa smorfia.
Mai, avrei pensato che qualcuno potesse farmi un simile effetto.
 
Mi permetto di guardarla meglio.
E' poco più bassa di me.
Bionda, con un fisico atletico.
Mi sembra di averla già vista da qualche parte...
 
-Menomale- sorrido di rimando -mi sa che devi sbrigarti, se non vuoi arrivare tarti a lezione- le dico, indicando la porta alle nostre spalle.
 
-Oh, cazzo! La mia amica mi ucciderà!- esclama, stampandosi una manata in fronte -Ahi!- si lamenta subito dopo, massaggiandosi la parte lesa.
 
Mi scappa una leggera risata.
E' una persona davvero buffa.
M' incuriosisce.
 
-Scusami! Devo scappare! Grazie per avermi salvata!- dice, tutto d' un fiato, correndo verso il portone.
 
La vedo salire su per gli scalini.
Quasi casca di nuovo, inciampando.
Rido nuovamente, osservandola poi sparire.
 
Scuoto la testa divertita, tornando al mio programma.
Entrerò un' ora dopo.
Ho voglia di leggere.
Anche se penso che la mia testa, sarà occupata totalmente da quel personaggio biondo e sbadato.
 
 
 
                                               **********
 
-Sei la solita scema!-
 
Ecco, questa è stata la prima cosa che mi ha detto Eleonora, una volta averla raggiunta in classe.
Mi sono seduta e mi ha rivolto quelle parole, accompagnandole con uno scappellotto.
Non è colpa mia se sono stata travolta da una massa di studenti in corsa!
 
-Ele! Non puoi capire!- esclamo, ignorando il suo rimprovero.
 
-Cosa?- chiede, stranita.
 
-Sono stata salvata da un principe sul cavallo bianco!- dico, con occhi sognanti.
 
La mia amica alza un sopracciglio.
Mi guarda perplessa.
Poi sbuffa.
 
-Quante volte ti ho detto che non voglio che ti droghi?!-
 
-Idiota!- le lancio un' occhiataccia -vabbè diciamo che non era un principe e non aveva un cavallo bianco, però..-
 
-Ma si può sapere di che diavolo stai parlando?- m' interrompe, confusa.
 
-Del motivo del mio ritardo!- rispondo, esasperata -stavo correndo per entrare in classe, quando la massa di studenti mi ha travolto facendomi cadere e...-
 
-Chi devo picchiare per questo?-
 
Eccolo, il suo lato protettivo.
Ele è sempre stata la mia guardia del corpo.
Sin dall' asilo!
Se qualcuno osava prendermi in giro o farmi dei dispetti, lei andava da lui\lei e li dava una bella lezione.
Finiva spesso in castigo, per "proteggere" me!
 
-Nessuno, Testona- le sorrido, grata -ma se proprio vuoi fare qualcosa, puoi ringraziare Francesca Creatini! Lei mi ha aiutato a rialzarmi da terra!-
 
-Cosa?- soffia, incredula -ti ho detto che devi stare lontana da lei!-
 
-Ma, Ele!- ribatto, imbronciandomi -è stata davvero molto gentile e non mi sembra affatto una cattiva persona!-
 
-Fede, ci sarà un motivo se tutti ne parlano male!-
 
-Magari sono invidiosi!- rispondo, incrociando le braccia.
 
-E di cosa, esattamente?- domanda, sciettica.
 
-Del fatto che è bellissima! Che è bravissima a scuola e che è una giocatrice eccezionale!-
 
-Dubito fortemente sia così- afferma, girandosi verso la lavagna -e adesso, forza, che oggi matematica spiega!-
 
Sbuffo rumorosamente, facendola sorridere.
Non capisco tutto questo astio.
A me, Francesca, non sembra una brutta compagnia.
 
E' stata molto carina a venirmi in aiuto.
Mi ha anche chiesto se era tutto ok o se mi ero fatta male.
Ha pure riso.
 
Dio, penso di essermi innamorata della sua risata.
Poi, visti da vicino, i suoi occhi sono ancora più belli.
Non so, ma ha qualcosa che mi affascina.
 
Vorrei conoscerla meglio.
Vorrei capire se gli altri hanno ragione o se, invece, si sbagliano.
Vorrei dimostrare a Eleonora, che ho ragione io.
Che Francesca è buona e tutto il contrario di quello che si dice.
 
Vorrei provare ad avvicinarmi.
Ma so per certo che, la mia migliore amica, non me lo permetterà.
E' troppo protettiva nei miei confronti.
Non mi lascerà fare amicizia con lei.
 
Ma, ormai, io ho deciso.
Voglio conoscerla.
E a costo di nascondere tutto ad Ele, ci riuscirò.
E' una persona troppo interessante, per lasciarla perdere.


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'Giorno ^^

Da quì, inizia la storia!
Vi informo che, essendo durata due anni la relazione tra Feffe e Fede, ogni tanto ci sarà qualche sbalzo temporale!
Capirete, poi, più avanti!!

Spero che v' interessi e non annoi ^^
Gli aggiornamenti, dipenderanno da voi lettori!
Nel senso, se è seguita da molti m' impegnerò ad aggiornare ogni 3-4 giorni.
Se invece non sarà così, darò comunque priorità alle altre mie storie!

Fatemi sapere che ne pensate, se vi va!
Un Abbraccio ^^
  
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