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Autore: Silvis    31/05/2013    0 recensioni
"Girai subito la testa, e per cinque secondi,cinque fottuti secondi,guardai i suoi occhi color oceano.
Mi ci potevo perdere dentro. Oh sì. Avrei potuto navigare per giorni,senza fermarmi e senza meta.
Poi eccolo avvicinarsi sempre di più. Ormai è così vicino…potrei aspettarmi di tutto. Ma quello che desideravo erano le sue labbra sulle mie,così,solo per poter provare ancora la magnifica sensazione dell’ultima volta."
{Dal 7. Capitolo}
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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1.
UN AEREO PER VALENCIA


Il suono della sveglia di mia madre mi svegliò di soprassalto. Era da almeno cinque minuti che suonava,infatti mi domandavo perche non l’avesse ancora spenta. Era un suono fastidiosissimo,avrebbe potuto svegliare l’intero palazzo.
Ero ancora sdraiata sul letto,immobile e stavo pensando a come sarebbero stati quei tre mesi in Spagna,da mio padre. Nella mia testa si formulavano un migliaio di domande ‘Com’è cambiato dall’ultima volta che l’ho visto? Come mi troverà? Starò bene? Mi potrebbe abbandonare di nuovo?’
Ancora non avevo capito il motivo di questo viaggio, i miei genitori non erano mai stati una coppia vera e propria,mia madre rimase incinta quando aveva 17anni e mio padre era stato con noi solo per sette anni,poi un giorno aveva preso le sue cose e ci aveva abbandonato. Mia madre era rimasta ad aspettarlo per mesi,ma poi finalmente si rese conto che non sarebbe più tornato indietro,da sua figlia e da lei. Avevamo passato gli anni seguenti a fantasticare sul motivo della sua fuga, magari aveva conosciuto una biondina asiatica oppure un killer assetato di sangue lo inseguiva,se non erro queste erano le uniche volte in cui pensavamo a lui.
Mia madre aveva superato la cosa,si era trovata persino un altro compagno, George,caro quell’uomo. E’ finita qualche mese fa perché lui è stato costretto a trasferirsi a New York per motivi di lavoro,mia mamma crede che sia una calamita per uomini con intenzioni di abbandonarla.
Ora invece c’è Mark,un uomo tranquillo che le ha promesso di non abbandonarla. L’altra sera è venuto a casa nostra per cenare,vedevo il modo con cui guardava mia madre,ma il problema è che lei non guardava lui allo stesso modo. Comunque,ritornando al problema iniziale: Perché devo andare da mio padre?
Mia madre non lo sentiva da anni,ma una settimana fa ha mi detto che sarei partita per una vacanza da lui. Così su due piedi le ho risposto “Io non ho un padre” e lei subito ha ribattuto “Si che lo hai,è in Spagna e ti vuole vedere.”
L’irruzione di mia madre nella stanza placò i miei pensieri.
-Muoviti tesoro,devo portarti subito all’aeroporto,il tuo volo decolla tra quattro ore-
Io non risposi,feci un grugnito per dimostrare che ero sveglia.
-Alzati che ti ho preparato la colazione,di là trovi il cappuccino sul tavolo,io vado a vestirmi-
Mi scoprii dalle coperte e mi misi le ciabatte,poi mi diressi verso il bagno.
Quando andai in cucina vidi mia madre già tutta vestita e truccata alla perfezione.
–Ci tieni veramente a questa cosa,eh?-
 -Melissa non fare la spiritosa,muoviti che siamo già in ritardo!-
Mi catapultai a bere il cappuccino,bevevo quasi ad ingozzarmi perchè mia madre mi squadrava con il tipico sguardo “Fai quello che ti dico e stai zitta”.
Andai in cameretta e mi vestii: un paio di jeans blu,una maglietta rossa e una felpa in caso avessi freddo. Presi la valigia (per fortuna l’avevo preparata la sera prima,mia madre mi avrebbe ucciso) e mi diressi verso la macchina,dove lei era già al volante.
Il viaggio in macchina fu breve,la nostra casa era a 30 minuti dall’aeroporto in California. Appena scesi dall’auto mia madre mi salutò con un bacio e un abbraccio,dicendomi
– Melissa fai la brava,tuo padre ci tiene veramente a questo viaggio per riaggiustare il rapporto con te-
-Ma quale rapporto,non ne esiste nessuno.- risposi io seccamente.
-Smettila di incolparlo-
-Mi chiedo perché non lo fai già tu-
-Dai amore,vai sull’aereo che lo perdi-
-Certo mamma. Ci rivediamo tra tre mesi. -

  
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