Capitolo 1.
Mai farsi
scoprire dai propri amici.
(Soprattutto
se
sono psicolabili e annoiati).
- SEI
INNAMORATO DI
JONGIN!?!? -
- Sarei
più contento
se non lo facessi sapere a tutto il quartiere Chanyeol... -
tentò di zittirlo
con un sibilo.
Kyungsoo
aveva
commesso un grave errore. E lo sapeva che gli sarebbe costato caro.
Tutto
cominciò in una
delle rare giornate di vacanza che si guadagnavano dopo giorni di fatica
sudore e
sangue. Tra come back e altri casini, solo loro sapevano quanto
avessero
bisogno di riposo.
Chanyeol
era arrivato
addirittura a parlare poco dalla
stanchezza.
Così
Joonmyun ne aveva
approfittato per andare a trovare i suoi genitori, Jongin per uscire
con Taemin,
e Sehun - neanche a dirlo - per dormire tutto il giorno.
Poi
c’erano i Baekyeol,
che dopo essersi riposati, aver mangiato qualunque cosa commestibile
trovata
sul loro cammino, improvvisato jam session e giocato a ogni videogioco
disponibile in dormitorio, si erano dichiarati annoiati.
E come
tutti i loro
compagni ben sapevano, non c’è niente di
più pericoloso di Chanyeol e Baekhyun
annoiati.
Anche
Kyungsoo lo
sapeva bene, ed è qui che fece il fatidico errore.
Sarebbe
dovuto tornare
a casa anche lui come il leader, o comunque trovare un modo per
scappare da lì
- tipo entrare in letargo come Sehun - ma problemi di varia natura, i
suoi
compagni annoiati, glie l’avevano impedito, e viste le
condizioni di estremo
caos in cui verteva il dormitorio e il suo indomabile spirito
casalingo, era
finito a passare la sua sacra giornata di ferie a fare la mamma
premurosa per
suoi amici.
Dopo aver
pulito il
pulibile e sfamato lo sfamabile, si era ritrovato in cucina a sistemare
la
confusione che gli altri avevano lascito nel tentativo di ammazzare la
noia
giocando con la pasta di sale.
- E
adesso che si
fa... - disse Chanyeol sbuffando.
- Tu hai
qualche idea?
- chiese Baekhyun a Kyungsoo
-
Perché non sistemate
la vostra stanza. -
- Omma!
Tu sei l’unico
che si diverte a fare le pulizie... -
- Allora
fate un
gioco, Just Dance 4 non l’avete ancora provato... -
- Vince
sempre Becon,
non c’è gusto... -
- Non
è colpa mia se
hai la coordinazione di un filodendro! -
- E se vi
faceste una
bella dormita? -
-
E’ presto! Quanti
anni credi che abbiamo? 5?! -
- Uno
scherzo
telefonico a Yifan? -
-
Già fatto… e ci
casca sempre troppo facilmente… non è
più divertente… –
- Andate
a unire i
vostri corpi nell’estasi suprema che è propria
dell’idillio dell’amore. – [1]
- Eh?!
–
-
Lasciate stare… -
- Io ho
un’idea!! -
saltò su Baekhyun raggiante.
Ecco, la
cosa che
Kyungsoo temeva, e che aveva tentato di evitare per tutta la sera.
Un’idea
di Baekhyun.
- Hanno
aperto un
nuovo locale nel quartiere, potremmo farci un salto per vedere
com’è? -
Di per se
la proposta non
era malvagia, ma Kyungsoo lo sapeva che qualsiasi idea apparentemente
innocente
di uno di quei due si sarebbe sicuramente trasformata in una
catastrofe. Se non
fisica o materiale, sicuramente morale.
- Non
credo che... -
-
Sì!!!! E’ una grande
idea Becon! Prepariamoci subito che andiamo! -
- Hyung
non è che ho
proprio molta voglia di... -
- Molla
le stoviglie e
vai a vestirti che è già tardi e il posto
sarà strapieno! -
-
Veramente io
vorrei... -
- Che
dici, svegliamo
Sehun? -
- Solo il
tempo che ci
impiegherà a ricordarsi di essere al mondo e si faranno le
tre di notte. -
-
Ragazzi... -
- Sei
ancora qui?! Se
vuoi venire in grembiule basta che lo dici! -
Niente da
fare. Non aveva
via di scampo.
Fu
così che Do
Kyungsoo si ritrovò preso, vestito, trascinato, sballottato
e sistemato a forza
al tavolino di un locale affollato, con musica elettronica assordante
in
sottofondo, e un cocktail superalcolico in mano. Il tutto contro la sua
volontà.
-
Così frustrate il
mio libero arbitrio ragazzi, e poi sono astemio! -
- Bevi e
non fare storie!
Siamo venuti per questo, no? - disse Chanyeol.
- Se non
ti andava di
venire potevi benissimo stare a casa! - gli fece eco Baekhyun sbuffando.
Non aveva
mai
desiderato così tanto prendere a pugni qualcuno.
Fissò
il bicchiere che
gli era stato piazzato in mano. Liquido blu elettrico, con pezzetti di qualcosa
ancor più colorati che ci galleggiavano dentro, e
ombrellini dall’aria esotica
come decorazione. La serata si preannunciava terribilmente
disastrosa.
La musica
del posto
era assordante e lo rintronava, ma riusciva comunque a sentire i suoi
amici che
si sbellicavano, probabilmente per qualcosa che aveva detto lui, anche
se non ricordava
bene cosa fosse. Il bicchiere era quasi vuoto, la sua mente parecchio
annebbiata, e Baekhyun aveva su il sorrisetto malizioso di quando
è ormai a un
passo dall’ottenere quello che vuole.
- Ha ha
ha!! Non
pensavo che Joonmyun potesse essere un tipo del genere! - Chanyeol
stava quasi
soffocando dalle troppe risate. Aveva il viso completamente rosso e le
lacrime
agli occhi.
Il
più piccolo capiva
poco e niente di quello che l’altro stava dicendo, ma era
ancora abbastanza
lucido da aver intuito di essersi compromesso.
“Non
lasciare spiragli
Do Kyungsoo. Queste serpi aspettano solo un tuo passo falso per
azzannarti alla
giugulare!”
- E tu
com’è che sai
queste cose? - quel sorrisino, quel maledetto sorrisino di Baekhyun gli
metteva
i brividi.
“Ma
che diavolo ho
detto??” Kyungsoo era nel panico.
- Si vede
che siete
molto intimi, quand’è che vi siete avvicinati
tanto senza che noi ce ne
accorgessimo? – continuò il suo amico. Aveva
sicuramente un secondo fine, ora
doveva solo capire se centrava anche Chanyeol o se era un
complice
inconsapevole. Nel secondo caso aveva qualche speranza di saltarci
fuori indenne.
- Era abbastanza prevedibile in effetti! Omma e appa devono stare insieme per forza per tener unita la famiglia! Ha ha ha!! - e via altre risate, Chanyeol rischiava seriamente l’asfissia a ridere così.
- Non sono assolutamente intimo con nessuno e non devo tenere unito proprio niente, con Joonmyun siamo solo amici! -
- Oh uffa! Mai una gioia con voialtri, un gossip, uno scoop! Niente di niente! Siete un band di gente noiosa, tutta fan service e niente fatti! - sbuffò Baekhyun.
- Per la cronaca fai anche tu parte di questa band noiosa… -
- E degli altri che mi dici? – lo incalzò Chanyeol senza demordere.
“Complice inconsapevole un cavolo!!”
- Gli altri? –
- Ma sì! Una qualche preferenza, una simpatia particolare, qualunque cosa!! –
- Nulla, zero, nisba! E se anche ci fosse, abitiamo tutti insieme, ve ne sareste accorti di sicuro, visto quanto sembra interessarvi l’argomento! – sbuffò lui incrociando le braccia.
I suoi amici si fecero silenziosi. Sguardi indagatori lo scrutavano come a volergli scavare l’anima.
- E’ proprio questo il punto Kyungsoo-ah, - esordì Baekhyun appoggiando i gomiti sul tavolino. – Noi non sappiamo. E ciò è inaudito! Di tutti gli altri siamo a conoscenza di qualunque cosa, perfino di quando hanno perso il primo dentino da lette, e su di te invece niente!! Sei tremendamente riservato e attento, non ti sfugge mai nulla di compromettente. Tieni tutti i tuoi bei segretucci nel cassetto. E questo ti rende invulnerabile. –
- Invulnerabile…? –
- Aish! Non far finta di non capire e vuota il sacco! – disse Chanyeol puntandogli il dito in faccia.
- Sehun! Lo sappiamo che ti piace Sehun! –
- Vero, gli stai sempre appresso, sembri sua madre! –
- E’ la sua narcolessia che mi preoccupa, tutto qui… – si giustificò Kyungsoo.
- E Jongin? Siete compagni di stanza, dovete essere intimi per forza! –
- In camera ci dormiamo… e basta. Abbiamo tutti quanti a malapena il tempo per vivere quando non lavoriamo… -
- Non ce la racconti giusta! Guarda che abbiamo notato come lo fissi ad allenamento. –
- Lo faccio per imparare! È il ballerino migliore del gruppo… -
- E quella volta che… -
- Oh
insomma finitela,
è inutile che insistete! Non sono così scemo da
venirvi a dire che sono
innamorato di Jongin! Non riuscirete a estorcermi nessunissima
confessione! -
I tre
secondi netti di
silenzio che passarono furono sufficienti a fargli riacquistare
lucidità e a
metterlo davanti al suo fatale errore. E dalle
espressioni dei suoi compari
seppe senza ombra di dubbio che la tranquillità e la pace
nella sua vita erano
ufficialmente sparite.
- SEI
INNAMORATO DI
JONGIN!?!? -
Decisamente
sparite.
Il fiume
di domande e
battutine maliziose che seguì non lo stordì solo
perché a quello ci aveva già
pensato l’alcool. Riuscì almeno, in mezzo al
chiacchiericcio eccitato di
Chanyeol e alle domande di Baekhyun, a estorcere loro la promessa di
non dire
niente a nessuno.
Ovviamente
non confidò
neanche per un secondo nella loro discrezione.
La prima
cosa che
fecero quelle due pesti, appena tornati in dormitorio, fu fiondarsi da
Sehun a
spifferare tutto. Almeno l’inedia del maknae non lo deluse,
che commentò la notizia
del secolo, come glie l’aveva presentata Chanyeol,
con un semplice “Ah,
ok.” corredato da un’alzata di spalle.
E uno era
andato.
Ma il
peggio doveva
ancora arrivare. Joonmyun non era ancora tornato, e solo il cielo
sapeva come
avrebbe reagito alla notizia.
Quando il
leader tornò
in dormitorio quella sera, con l’aria giuliva e il suo
perenne sorriso inquietante
stampato in faccia, Chanyeol gli corse in contro, trascinandolo dentro
l’appartamento e annunciandogli la famosa notizia
del secolo.
- Neh
Suho-hyung!
Questa la devi proprio sentire! –
- IL MIO
BAMBINOOOOOOOO!!!!!!!!!!!! –
Probabilmente
le
uniche categorie di persone che non sentirono le urla di Joonmyun
furono i
sordomuti e gli abitanti del globo dal corno d’africa in poi.
Il leader sarà
anche stato un buon leader, attento premuroso e organizzato. Ma aveva
un
problema, un grosso problema, che
andava a incidere prepotentemente sulla serenità dei suoi
compagni.
La
sindrome dell’appa
iperprotettivo e paranoico.
I ragazzi
non se
n’erano accorti finché non erano cominciate
effettivamente le loro attività
come EXO, e se l’avessero saputo prima avrebbero anche
tentato di arginare il
problema. Togliendogli la carica di leader, per esempio, oppure
internandolo.
Purtroppo la vera personalità di Joonmyun era saltata fuori
quando ormai era
troppo tardi per rimediare.
Il
problema
fondamentale era che lui li considerava come suoi figli, e ogni giorno
metteva
alla prova la loro pazienza con le più svariate
assurdità.
La prima
cosa
inquietante era stato l’ordine tassativo di chiamarlo, per
l’appunto, appa.
Quando non lo facevano, per ripicca o sbadataggine, lui neanche si
girava.
Ogni sera
li spediva a
letto presto raccomandando loro di lavarsi i denti.
Se a
pranzo lasciavano
anche un solo chicco di riso, si preoccupava perché non
mangiavano abbastanza.
E guai a
uscire senza
avvertire o dirgli dove si andava.
Gli unici
che riuscivano
un po’ a sopportarlo erano Sehun e Chanyeol. Ma era difficile
trovare qualcosa
che irritasse il maknae vista la sua indolenza, e Chanyeol aveva
effettivamente
bisogno di qualcuno che lo tampinasse, visto che sarebbe in grado anche
di
perdere la testa se non l’avesse attaccata al collo.
Kyungsoo
Baekhyun e
Jongin invece non lo reggevano e basta. Un giorno avevano anche chiesto
al
rapper come facesse a sopportarlo, e lui aveva risposto “Mi
stira le camice.” con
un’alzata di spalle.
-
Dannazione. – si
lamentò Kyungsoo, completamente rosso in viso –
Neanche mia madre ha fatto
tante storie quando ho avuto la mia prima fidanzatina… -
Era
tremendamente in
imbarazzo, Joonmyun si era messo a sbraitare a proposito della sua
innocenza
perduta e dal tono di voce sembrava intenzionato a farlo sapere a tutto
SM Building.
Se non
quelle grida,
di sicuro almeno la confusione generalizzata che c’era
avrebbe allarmato
qualcuno.
Il leader
sbraitava,
Chanyeol rideva, Baekhyun malignava e Sehun sbuffava. Sembrava che
stessero
facendo una gara a chi lo faceva impazzire per primo.
-
Quand’è che avevi
intenzione di dirmela questa cosa?! –
- HA HA
HA!!! –
- In
camera ci dormite
e basta dicevi! Certo, vallo a raccontare a qualcun altro!! –
- Ragazzi
fatela
finita! Ero ubriaco quando l’ho detto, ho un po’
esagerato e voi non… -
- Lui ti
piace
davvero? –
Era la
voce di Sehun
quella che arrivò alle loro orecchie. La cosa sorprese tutti
a tal punto da far
zittire anche Joonmyun.
Kyungsoo
lo fissò, con
gli occhi sgranati nella sua tipica espressione smarrita. La domanda
del maknae
aveva avuto la forza di uno schiaffo su di lui.
E
così pensò a Jongin.
Pensò
alla prima volta
che l’aveva visto ballare, quando erano trainee, e a quanto
gli era parso
meraviglioso fin da subito. La prima volta che si erano parlati e a
quando
erano diventati amici.
Pensò
a quando era
stato selezionato anche lui per entrare negli EXO, e alla
felicità sul volto
dell’amico quando aveva saputo che sarebbero diventati
compagni.
Pensò
agli anni
trascorsi insieme - i concerti, i tour, i viaggi - e a tutte le volte
che lui
l’aveva abbracciato o perso per mano. A tutte le volte che
gli aveva fatto i
complimenti per la sua voce.
Pensò
a quando mangiava
quello che gli preparava lui e poi diceva che la sua cucina era la
migliore. A
quanto la cosa lo lusingasse e a quanto desiderasse diventare sempre
più bravo
solo per fargli piacere.
Poi
pensò a quando
avevano iniziato a vivere insieme condividendo la stanza. A tutte le
volte che
l’aveva spiato mentre si cambiava, vergognandosi di se stesso
ma non riuscendo
a farne a meno.
E infine
a quanto si
sentisse fortunato anche solo a condividere un pochino della sua vita
con lui.
-
Sì! Tanto. – rispose
alla fine con lo sguardo fermo fisso su Sehun. Negli occhi una
determinazione
che mai i membri degli EXO avevano visto nello sguardo del timido Do
Kyungsoo.
Sehun
sbuffò una
risata.
-
Bene… - disse –
Allora ci possiamo lavorare. –
-
Lavorare!?
LAVORARE!? Qui nessuno lavora su niente!! Cos’è,
volete darlo in pasto alla
belva?? E Jongin è troppo piccolo!! Non è ancora
in grado di prendersi le sue
responsabili, e il mondo la fuori è pieno di gente cattiva e
bigotta pronta a
farti pagare ogni minimo errore!! – sbraitò
Joonmyun sfiorando l’isteria.
- Parli
come se
fossero a rischio di gravidanza… - disse Baekhyun annoiato
grattandosi un
orecchio
Il leader
stava
chiaramente straparlando, l’idea che qualcosa di male potesse
accadere ai suoi bambini lo aveva
fatto impazzire. Non
sapeva neanche con chi prendersela.
Quello fu
decisamente troppo
per Kyungsoo. Aveva le lacrime agli occhi e le risate di Chanyeol non
aiutavano
ad alleggerire la situazione.
Stava
quasi per
prendere Joonmyun e zittirlo a suon di sberle quando una mano
calò rassicurante
sulla sua spalla e la voce del maknae gli arrivò in un
soffio all’orecchio.
- Lascia
stare, a lui
ci penso io. E non prendertela, non lo fa con cattiveria. È
solo idiota –
Kyungsoo
gli sorrise
grato. Mai come in quel momento senti di voler bene a quel ragazzone
allampanato con un discutibile gusto in fatto di tinte per capelli.
- Neh
appa! Ieri non
ho dormito per niente bene~ - disse poi Sehun con voce lamentosa,
strattonando
la manica del leader e sfoderando un aegyo mai visto prima.
Joonmyun
lo fissò,
rimanendo interdetto per un secondo.
- Oh! Dai
non ti
preoccupare, vieni che ti preparo qualcosa di caldo e poi ti rimbocco
le
coperte. Preferisci una camomilla o un Bubble Tea? – disse
solerte il leader
allontanandosi in cucina.
- La
scenetta del
maknae bisognoso di coccole funziona sempre! – e con un
occhiolino anche Sehun
si dileguò.
Kyungsoo
tirò un
sospiro di sollievo, in fondo non era andata male, nessuno dei suoi
amici si era
scandalizzato o l’aveva preso in giro – almeno non
troppo – ma non ci credette
neanche per un secondo che la faccenda fosse finita li.
- E
adesso? – chiese
con una punta di apprensione nella voce.
- Adesso
ci organizziamo
caro il mio Kyungsoo! -
Purtroppo per quanto tentò di far trapelare le sue buone intenzioni, al più piccolo le parole di Baekhyun suonarono comunque come una minaccia.
***
1. Cit. Elio e le Storie Tese. Scusate mi è scappata… non lo fatto apposta…
D. S.
(dovute
spiegazioni)
Moh io
c’ho
provato...
Comunque, perché ho scritto ‘sta roba?
Principalmente perché le Kaisoo sono sempre molto deprimenti (bellissime!! ma deprimenti…) e finiscono sempre con la morte di uno dei due (di solito Kai, povero ciccio).
Ma io voglio dire NO! al maltrattamento di questi poveri idols indifesi. Costretti ad una vita di angst morte e solitudine.
E quindi niente.
Vi chiedo solo la cortesia di farmi notare i miei errori o se è il caso che mi dedichi ad altre attività invece di scrivere obbrobri.
Tipo zappare la terra.
O pettinare barboncini.
Boh,
fate
voi…
See
ya.
Dorin