POKE’MON MYSTERY
DUNGEON 6
TOMMY & IL CRISTALLO
D’AMBRA
La sfida di Tommy e
compagnia contro Darkrai si era definitivamente evoluta con la scomparsa di
Blackcut. Ora
La sera della scomparsa di
Absol, Alakazam aveva riportato i tre alla base della Squadra Ruby, dove avevano
raccontato tutto ad Arceus. Adesso i membri della squadra erano rimasti solo
nove. Bisognava allenarsi parecchio.
-Oggi stesso si apre la
nostra più grande battaglia…-
Parlò
Arceus.
-…che duri un giorno, una
settimana, un anno, un’eternità…l’importante sarà vincerla, amici miei. Siamo
rimasti in pochi, e d’ora in poi voglio vi sia chiaro che dovrete fidarvi solo
di coloro che fanno parte di questo team; ancora meglio sarebbe se vi fidaste
solo ed esclusivamente di voi stessi. Non badate a me, non veneratemi, perché in
questa guerra io posso quanto voi. Niente di più, niente di meno. L’unica cosa
utile da parte mia che potrei fare, è sfruttare la mia saggezza per scoprire un
probabile punto debole.
Ma la verità, cari, è che
io mi sono molto indebolito ultimamente…le tenebre di Darkrai mi schiacciano, io
che sono il Dio dei pokémon…-
-Mio signore, cosa
proporresti di fare per ora?-
Lo interruppe
Cresselia.
-Oh, niente di speciale
Pinkarc…credo sia inutile sprecare tempo nel dare la caccia a delle creature che
non abbiamo idea di dove siano. Un’azione del genere servirebbe solo a farci
tendere degli agguati dal nemico. Penso che al momento sia molto meglio starsene
qua dentro, a meditare…-
-COSA???...-
Alakazam
esplose.
-…Tu, incapace
vecchiaccio, proponi semplicemente di starcene qua, chiusi dentro queste quattro
mura ammuffite, ad aspettare che vengano a prenderci e ad ucciderci
tutti?!-
Nessuno riconosceva più il
povero Alakazam. Prima non avrebbe mai osato rivolgersi così a Sua Onnipotenza
Arceus in persona.
-Calmati
Psychospoon!-
Ordinò
Cresselia.
-NO! NON MI CALMO! I miei
due compagni sono già scomparsi entrambi, e insieme a loro altri tre della
squadra ci hanno abbandonato. Il veloce Purple-x, il saggio Greenbill, il forte
Masterfire, il sagace Clawdark e infine anche il fiero Blackcut…e tutto perché
questo incapace doveva meditare! Pureking, sei solo un fallito, ci stai facendo
uccidere tutti quanti! Per conto mio, non intendo restare un secondo di più
dentro queste mura, ad aspettare la mia condanna!-
Arceus rimase per tutto il
tempo a guardare Alakazam negli occhi. Poi trovò la forza di
rispondere…
-Psychospoon ha ragione…io
ormai sono solo un povero fallito, sono molto più debole, e per quanto queste
mura siano più sicure di quello che crediate, non potranno mai essere
impenetrabili. Restare qua vorrebbe dire aspettare la propria condanna…andate,
presto, allenatevi per conto vostro, mettetevi in salvo come potete, non vi
fermerò…-
Arceus si girò con aria
depressa, e si rinchiuse nella stanza nascosta.
-Ecco, è questa l’unica
cosa che sai fare, vecchiaccio! Appena c’è qualcosa che non ti quadra, prendi e
ti rinchiudi nella tua stanzetta…sei peggio di un bambino
viziato!-
Alakazam continuò a
riversare ingiurie su Arceus. Cresselia tentò di fermarlo, e di dirgli di
smetterla, ma lui non voleva saperne, erano troppi i suoi amici ormai scomparsi.
Uno ad uno se ne erano andati lasciandolo solo…
-No, non ne voglio più
sapere di lui…dice di essere tanto potente, ma noi lo abbiamo veramente visto
combattere? L’abbiamo mai visto? Eh? Dimmelo Pinkarc!
DIMMELO!...-
Alakazam aveva le lacrime
agli occhi.
-…no, la risposta è no!
Lui è sempre rimasto al sicuro qua dentro, mandando noi altri a farci… a farci…
togliere di… mezzo…-
La sua voce era interrotta
dai singhiozzi, trattenuti a forza ma invano.
Il pokémon uscì dal tempio
sbattendo il portone.
Seguirono lunghi minuti di
silenzio, poi Cresselia disse…
-Flareman, Radarsub,
Forestail, penso sia meglio che anche voi torniate nella vostra piccola base, a
terra. Vi chiamerò se ci saranno novità, andate per
favore…-
I tre non se lo fecero
ripetere. Si concentrarono sulla loro base, e poi scomparvero in tre nubi di
fumo rosso, ritrovandosi dentro di essa.
Nei giorni seguenti
ricominciarono le loro solite missioni di soccorso. Ma un giorno accadde che una
voce si insinuò nelle menti dei tre.
-…venite…venite…-
La voce parlava a scatti,
come se la comunicazione fosse ogni tanto interrotta.
-…venite,
subi…o!...Pureking…Pureking ha trov..to…un mod…ven…te…presto, al
te..pio!-
I tre capirono che
probabilmente quella era la voce di Cresselia che li richiamava al tempio, visto
che, anche se la comunicazione era disturbata, il messaggio era abbastanza
chiaro.
Si concentrarono, e nel
giro di pochi secondi si trovarono circondati da nubi di fumo rosso, e dalle
mura del tempio. Davanti a loro Arceus in piedi, con un’espressione a dir poco
raggiante.
-Amici, amici! Ho trovato,
ho trovato…EUREKA!!!-
-Ok, Pureking, ma cosa hai
trovato?-
Chiese
Tommy.
-Sua Onnipotenza Pureking
ha costruito un oggetto magico col quale è riuscito a capire l’origine del
signore delle tenebre.-
Spiegò
Cresselia.
-Vedete, cari, era da anni
che ci lavoravo, e finalmente oggi sono riuscito a finirlo e ad
usarlo!-
Arceus si scostò,
mostrando quello che sembrava un grosso pentolone, appoggiato sul
pavimento.
Per un attimo Mukippa
rivisse la notte del risveglio di Darkrai.
-Ma allora tu sei davvero
pazzo come diceva Psychospoon! Vuoi risvegliare qualche altro pokémon
malvagio!!-
-Ma no, per carità! Cosa
hai capito, Radarsub?! Questo non è un normale pentolone, e soprattutto non
serve per risvegliare pokémon…questo è un oggettino di mia creazione, che io amo
chiamare il “Pensatutto”…
-Wow…ehm…e come
funzionerebbe?-
-Niente di più semplice!
Il Pensatutto riesce ad entrare nelle menti di qualunque pokémon vivente nel
nostro mondo, non esistono barriere mentali capaci di fermarlo. Una volta
penetrata una mente, il Pensatutto mi permette di esplorarla e cercare tutte le
informazioni di cui ho bisogno!-
-Ma non è un po’ da ladri
e da subdoli?-
-Beh, cari amici miei, è
comunque ben poca cosa rispetto a quello che ci sta combinando il nemico…e
poi…lo dovremmo pur trovare un modo per sconfiggerlo, o
no?!-
-Beh in effetti…e quindi?
Sei riuscito a penetrare la mente di Darkrai?-
-Sì, ci sono riuscito, e
ho scoperto…che lui non ha dei genitori, lui è un’entità formatasi direttamente
dalle tenebre. Lui viene dalle tenebre, è fatto di tenebre e una volta sconfitto
si disintegrerà in tenebre.-
-Un organismo a dir poco
sinistro direi…-
-Esatto! Quindi ora
sappiamo la sua essenza. Il problema ora sarà scoprire la sua debolezza…certo,
essendo fatto di tenebre, è probabile che gli dia noia la luce…ma non possiamo
ancora saperlo con certezza…-
-Ma scusa, non potresti
esplorare ancora la sua mente col Pensatutto?-
-Sì, infatti…il problema
però è che usare il Pensatutto è terribilmente sfiancante, mi indebolisce molto
più di quanto io già non lo sia; e inoltre esplorare una mente altrui non è
facile come sembra…comunque ci proverò senz’altro, devo farlo per il bene di
tutti noi, amici…-
-Perfetto…allora
noi…adesso possiamo tornare alla nostra base per ora?-
-Aspettate! Vorrei
chiedervi un favore…ecco, io vorrei che da oggi lasciaste le vostre missioni
solo alla mattina, e che nel pomeriggio veniste qui nel tempio. Io vorrei
addestrarvi…-
-Addestrarci? A cosa
esattamente, scusa?-
-Ad evitare gli
Assorbanima avversari!-
-Si possono evitare? Ma
allora perché gli altri non li hanno mai evitati?-
-Purtroppo tutti gli altri
erano fuori allenamento…vedete, da sempre i membri dell’Occhio delle Tenebre
basano i loro attacchi Assorbanima sulla velocità con cui li eseguono. Si
muovono tanto velocemente, che le vittime non hanno il tempo di evitarli.
Tredici anni fa io e tutto il resto della Squadra Ruby ci eravamo allenati ad
evitarli, ed è per questo che nessuno di noi era mai scomparso. Ma ora siamo
tutti fuori allenamento, e dovremmo muoverci a riprendere la vecchia abilità.
Finora io sono sempre stato al sicuro qui dentro, ma prima o poi probabilmente
anche io verrò allo scontro con Darkrai, e allora dovrò essere pronto. Siete
d’accordo? Io e Pinkarc ci alleneremo con voi, e vi insegneremo il metodo giusto
di evitare gli Assorbanima.-
I tre accettarono subito,
e poi tornarono a casa.
La mattina seguente, si
avviarono verso un luogo chiamato “Foresta Fucsia”: un povero Loudred si era
perso nel centro della foresta. Entrarono nel folto degli alberi, ma scoprirono
subito che i pokémon abitanti di quella foresta tutto erano fuorché deboli. Loro
erano forti, ma questo non impedì agli avversari di inferire loro moltissimi
danni. Ad un certo punto per terra videro uno strano strumento: era una pietra
cristallizzata, del colore dell’ambra, con un grande bagliore che riluceva al
suo interno.
La pietra sembrava viva, e
li stava chiamando a sé.
-Forse la dovremmo
raccogliere…-
Disse Tommy del tutto
catturato dalla bellezza di quella pietra lucente.
-Sì sì, saremo più famosi
con quella pietra fra le mani!!!-
Esclamò
Mukippa.
-Io non credo sia una
buona idea, lasciamola lì…-
Disse seria
Treena.
-Ma ti pareva?! Tu devi
sempre fare la bastiancontraria, eh?!-
-Mukippa finiscila se non
vuoi che ti arrivi un schiaffo!-
-Cafona!-
-Ignorante!-
-Pecora!-
-Maiale!-
-Basta ragazzi,
smettetela! Se Treena non è d’accordo sul prendere quella pietra la lasceremo
lì…o siamo d’accordo tutti o niente!-
-Tommy non ti
intromettere! Treena deve capire che non può continuare ad offendermi così, sono
anche io un suo compagno di squadra!-
-Guarda che veramente sei
sempre tu a cominciare, asino!! Per fortuna mia in squadra c’è anche
Tommy…-
-Ma sentila, non avrai
mica una cotta per lui?-
-IO? Ma vuoi scherzare?
Piuttosto, non l’avrai mica tu una cotta per lui, vero?!-
-Ma come ti
permetti?-
-Beh sai, visto che vuoi
sempre restare da solo con lui…-
-Questa te la faccio
pagare!!!-
-Mukippa, Treena,
finitela, o mi arrabbio sul serio! Allora, questa benedetta pietra, ce la
dobbiamo tenere o no?!-
-Ma sì, raccoglietela,
cosa volete che me ne importi!!!-
Concluse
Treena.
La presero, e continuarono
a girare per la foresta, finché in una piccola radura non trovarono Loudred,
spaventato. Appena fecero per riportarlo indietro però, una marea di pokémon si
parò davanti ai quattro. Quella radura era un covo di
pokémon!!!
Tommy temette per la loro
incolumità, ma strinse forte la pietra, che si illuminò e iniziò a far scorrere
dentro al corpo di Tommy una potente energia. Alla fine Tommy
gridò…
-Calciardente!-
Il calcio di Tommy si
avventò contro un Donphan. Normalmente gli attacchi di fuoco, si sa, non sono
molto efficaci sui pokémon di terra come i Donphan. Infatti Tommy aveva già
incontrato prima altri Donphan, ma non gli era bastato un Calciardente per
sconfiggerli. Eppure in quel momento, il povero Donphan svenne a terra esausto,
come se improvvisamente Tommy gli avesse risucchiato le
forze.
Tommy passò la pietra a
Mukippa, che la provò con un bell’attacco Surf; infine fu la volta di Treena,
che provò un attacco Fendifoglia. Incredibilmente i pokémon selvatici furono
tutti messi k.o. con un colpo solo.
Alla fine della mattinata
-In effetti ci è stato
utile, devo ammettere che mi piacerebbe poterla usare
ancora…-
A quel punto si avviarono
verso il tempio di Arceus, che li stava aspettando. Poi iniziò la
lezione.
Cresselia si mise accanto
al dio, mentre Tommy, Mukippa e Treena si disposero davanti a
loro.
-Allora ragazzi, seguitemi
bene. Chiudete gli occhi prima di tutto…il segreto sta nel concentrarsi solo ed
esclusivamente sull’uso dell’udito! Dovete sentire l’aria fluire accanto a voi,
dovete percepire il più minimo movimento di un granello di terra. Una volta che
sarete capaci di fare ciò, allora per voi sarà un gioco da ragazzi evitare gli
Assorbanima!-
-Ah, tutto qui? E che ci
vuole?!-
Naturalmente a parlare fu
Mukippa, che chiuse gli occhi e iniziò ad agitare le braccia, convinto di
riuscire a fermare il flusso dell’aria intorno a lui. Treena non riuscì a
trattenersi.
-Ma allora sei proprio un
inetto!-
-Ma cosa vuoi, befana?!
Vattene, lascia fare ai grandi!-
I due finirono per creare
l’ennesima zuffa, e ritrovarsi sbattuti fuori dal tempio, come l’altra
volta…
Al tramonto del sole,
Arceus congedò Tommy, che uscì, recuperò i suoi due compagni scalmanati e li
riportò a casa.
Prima di andare a dormire
Mukippa propose un giretto in Piazza Pokèmon, e gli altri due accettarono di
buona lena. Ma lo scopo di Mukippa era quello di sfoggiare il prezioso cristallo
d’ambra e far strage di pokémon femmine, attirate dalle pietre preziose. Voleva
far ritirare a Treena la frase di quella mattina.
Dopo pochi minuti un
gruppo di Chansey si raccolse attorno a Mukippa, ammiccando verso la
pietra.
Treena lo squadrava con
rabbia, e Tommy per un attimo credette di assistere ad un omicidio vero e
proprio.
In effetti non ci fu un
omicidio, ma ci si andò vicini. Per inspiegabili ragioni, Treena cominciò
all’improvviso a correre verso Mukippa, poi spinse via tutte le Chansey e
gridò…
-FENDIFOGLIAAAAA!!!!!!!!!!!!-
Mukippa volò a molti metri
di distanza. Poi Treena gli lanciò l’ennesima occhiata glaciale, e
aggiunse…
-Mi fai schifo Mukippa,
sei uno stupido!-
La povera Sceptile corse
via piangendo, lasciando a bocca aperta l’intera Piazza
Pokémon.
Quando Tommy e Mukippa
tornarono alla base, trovarono Treena stesa su un fianco, girata di spalle,
muta, e decisero di non dirle nulla e seppellire quel fatto sotto un grosso
macigno.
Per giorni i due non si
parlarono, mentre Tommy cercava in ogni modo di farli avvicinare. Continuarono
le missioni, continuarono le lezioni da Arceus: i tre stavano migliorando sempre
più.
Alakazam non si faceva più
vedere da quella litigata con Arceus, che nel frattempo sembrava visibilmente
più debole: aveva sempre grandi malditesta, era distratto e a volte non riusciva
neanche più a reggersi in piedi. Ogni volta Tommy gli chiedeva se era riuscito a
provare che la debolezza di Darkrai era veramente la luce, e ogni volta Arceus
dava una risposta molto breve: no.
Ogni mattina
Un pomeriggio accadde che
appena arrivarono al tempio, non riuscirono a trovare Arceus. I fratelli cani
leggendari erano come al solito fuori a svolgere missioni per conto del dio,
mentre Cresselia era lì accanto al trono. Appena lo salutarono, lui non rispose.
Aveva un’aria molto strana, gli occhi arrossati e una voce rauca. Gli chiesero
se si sentiva bene, ma lui evitò di rispondere.
All’improvviso da dietro
il trono spuntò Arceus. Camminava strisciando a terra, e con flebile voce
disse…
-Salve, amici…scusate, ma
prima non avevo risposto alle vostre chiamate perché ero in uno di quei momenti
in cui mi mancano completamente le forze, e mi sento morire…vi dico subito che
non ho trovato alcuna prova della debolezza di Darkrai alla
luce…-
-Pureking, ma…forse è il
caso che torniamo domani, sembra che stiate male tutti e
due…-
-No, non
preoccupatevi…ma…-
Arceus aguzzò gli occhi,
come se avesse notato una cosa che prima non aveva mai
visto.
-…Flareman caro,
c’è…qualcosa…che desideri dirmi?-
Tommy si accorse di non
aver nascosto bene la pietra dentro la coda di Treena. Non che ci fosse niente
di male nel far vedere il cristallo d’ambra ad Arceus, però i tre avevano da
subito avuto la sensazione che non fosse una cosa bella da fargli vedere, come
se la pietra stessa avesse chiesto loro di non farlo, di nasconderla. Come se
veramente una pietra potesse avere vita.
-Ehm…no, non credo
Pureking…no…-
-Molto bene…iniziamo…la
lezione, allora…-
Si vedeva chiaramente
quanto Arceus riuscisse a parlare a fatica.
Ad un certo punto una nube
di fumo rosso comparve al centro del tempio, e Alakazam si presentò al loro
cospetto, ansimando e con una faccia da funerale.
-…Sono qui! Sono qui! Li
ho visti, si sono teletrasportati in cima al monte, e ora sono là davanti al
portone!-
-Chi? Chi è
qui?-
Chiese Mukippa con la
testa fra le nuvole.
-I nemici,
idiota!-
Rispose Treena scocciata.
Era la prima volta che
Arceus guardò negli occhi
Alakazam, poi disse…
-Molto bene, vuol dire che
li accoglieremo come si deve…-
Alakazam sembrava chiedere
il perdono col suo sguardo, e Arceus a sua volta sembrava accontentare il povero
Psychospoon.
All’improvviso si
sentirono dei botti al portone, che si spalancò rivelando delle ombre
terrificanti: l’Occhio delle Tenebre si era allargato, contava ora una decina di
membri, fra cui Driftblim, Banette, Duskull e perfino Houndoom; evidentemente
ora anche i pokémon di tipo buio erano ufficialmente entrati nel loro club.
Un lunghissimo ed
inquietante silenzio, poi Darkrai alzò il braccio destro e
ordinò:
-Attaccate!-
I suoi seguaci stavano per
lanciarsi all’attacco, quando si sentì un profondo ruggito in lontananza. Ad un
tratto i cattivi furono sorpresi da dietro, da tre potenti bestie inferocite:
Raikou, Entei e Suicune. I tre si avventarono con immenso furore sui nemici,
spingendoli al centro della stanza, e facendo sì di circondarli anche grazie
all’intervento di Alakazam, Tommy, Mukippa e Treena, che si smossero appena
videro arrivare sulla scena i tre fratelli leggendari. Iniziò così una furiosa
battaglia.
I componenti della Squadra
Red schivavano con facilità gli attacchi avversari, grazie all’addestramento di
Arceus; inoltre i nemici si muovevano molto velocemente, e colpirli si rivelò
un’impresa, ma una volta che uno dei tre riusciva a prendere uno degli
avversari, il potere del cristallo d’ambra faceva sì che i cattivi andassero
subito k.o. in un colpo solo. Eppure ogni tanto Tommy lanciava un’occhiata a
Darkrai, impegnato in uno scontro con Arceus ed Alakazam, e notava che per
ognuno dei suoi messi k.o., egli si rinvigoriva.
Dopo poco tempo i cani
leggendari, uniti alla Squadra Red, erano riusciti a neutralizzare quasi tutto
il team avversario. Stavano per scontrarsi con Mismagius, Gengar e Dusknoir,
quando Darkrai li interruppe…
-Basta! Adesso dovete
tutti stare attenti alla sconfitta del grande Arceus!-
Darkrai lanciò in aria un
anello di luce nera, che si divise in tanti anelli, che a loro volta si mossero,
andando ad imprigionare tutti i membri della Squadra Ruby, tranne Arceus e
Cresselia.
Il dio era veramente allo
stremo delle forze, mentre Pinkarc sembrava non avesse
combattutto.
Mismagius, Gengar e
Dusknoir si disposero intorno ai due, creando un cerchio oscuro. Darkrai inveiva
su Arceus…
-Adesso il grande dio e
re, perirà davanti ai nostri occhi, e i tuoi fedeli, caro Arceus, periranno
insieme a te per il dolore!!! Ahahahah…-
Darkrai alzò di nuovo il
braccio.
Tutti gli amici di Arceus
si divincolavano per liberarsi e soccorrere il loro capo, ma non riuscivano.
Finché poi Alakazam esplose in un’eruzione di energia benefica, fece schiantare
a terra l’anello che lo imprigionava e si teletrasportò davanti ad Arceus
gridando…
-Tu non oserai mai
toccarlo! Dovrai prima passare sul mio cadavere!!-
-Guarda carino, non è a me
che devi dirle queste cose…c’è un piccolo traditore fra di
voi…hihihihi…-
Alakazam spalancò gli
occhi allibito.
-…ma se proprio vuoi farci
passare sul tuo cadavere, ti accontenteremo…Assorbanima!-
Darkrai era sgusciato
nell’oscurità, più veloce di un lampo, tanto che nessuno avrebbe potuto evitare
quell’attacco. E Alakazam si riversò a terra, privato della sua forza vitale.
-Bene, finalmente un altro
di meno…ma non era lui il mio obiettivo principale, vero Cresselia
adorato?-
Ad un movimento del dito
di Darkrai, Cresselia alzò il volto sorridendo, per poi mettersi alle spalle di
Arceus. Nessuno riusciva a credere che Cresselia potesse essere un
traditore.
Lo stesso Pureking guardò
Cresselia negli occhi, incredulo.
Le pupille di Cresselia si
illuminarono, due mani oscure spuntarono sospese, si avvinghiarono al collo di
Arceus…
-Pinkarc, ti
prego…-
Cresselia sembrava
esitare…
-…ti prego, Pinkarc…ti
prego…-
Repentinamente un sibilo
uscì dalle labbra di Cresselia:
-Assorbanima…-
Arceus lanciò un grido
potente, che nessuno avrebbe mai potuto dimenticare; si illuminò di un’eterea
luce bianca, che poi divenne viola e nera; e poi si spense.
La stella più grande del
firmamento era ormai diventata un buco nero.
Cresselia si girò verso
Darkrai, col viso quasi soddisfatto, mentre il signore delle tenebre rideva di
gran carriera, divertito. Poi alzò di nuovo il braccio destro e
sussurrò:
-Buon lavoro, amico, buon
lavoro…ma adesso non mi servi più. Assorbanima!-
Subito un raggio violastro
scaturì dalle dita del pokèmon, circondando Cresselia, risucchiandogli la vita e
lasciandolo steso accanto ad Alakazam ed Arceus.
-Perfetto…adesso direi che
possiamo andarcene, senza Arceus
Darkrai andò verso
l’uscita, seguito dai suoi seguaci; ma proprio in quell’attimo gli anelli oscuri
si sciolsero, e
-Voi non uscirete vivi di
qua!-
-Ma davvero? E ce lo
impedirete voi?-
Gengar aveva aperto le
braccia con un ampio gesto, che sbalzò via i cani leggendari e Mukippa,
mandandoli a sbattere contro le mura. Tommy e Treena avevano evitato
l’incantesimo, ma Treena seguì Mukippa con gli occhi urlando il suo
nome…
-Mukippa,
attento!-
In quel momento
approfittando dell’attimo di distrazione, Mismagius creò una corda magica, che
agguantò Treena per il collo, e poi esclamò…
-Assorbanima!
Hehehehe…-
-Noooo,
Treena!!!!!!-
Gridarono Tommy e Mukippa.
Un fascio di luce lugubre
percorse la corda, per poi afferrare il collo di Treena e succhiarle via
l’energia. La quarta vittima del giorno svenne proprio sotto gli occhi di
Tommy.
Il nostro protagonista era
rimasto del tutto scioccato, fissò Mismagius negli occhi e le
insimò…
-Questa te la farò pagare,
giuro che te la farò pagare!!!-
Darkrai avanzò verso di
lui.
-Ma certo, magari un altro
giorno però, che ne dici? Adesso avrei un po’ fretta, mi avete fatto perdere
molti seguaci, devo ricominciare a raccattarli. Ah! A proposito, vorrei
ringraziarti: forse tu non lo sai, ma hai qualcosa che mi appartiene, e che per
tutto questo tempo hai custodito con grande cura…-
-Ma di cosa diavolo stai
parlando?-
Darkrai agitò la mano
destra, e dalla coda del corpo di Treena, la pietra magica saltò fuori andando a
posarsi sulla mano del malvagio.
-Di questa! Il cristallo
d’ambra!...un oggetto carino vero? E utile, soprattutto per me! L’ho costruito
di mio stesso pugno, e io stesso l’ho sistemato in quella foresta, sperando lo
trovaste. Per fortuna, non solo l’avete trovato, ma l’avete anche usato!!! Vedi,
si da il caso che questo cristallo abbia il potere di risucchiare via l’anima
dei pokémon e infonderla dentro di me, incrementando ulteriormente il mio
potere. Basta combattere tenendoselo stretto, lui fa tutto il
resto!...-
Sul viso di Tommy
spuntarono tanti piccoli torrenti di lacrime, al pensiero di quanto male avesse
fatto anche solo raccogliendo quella pietra. Nel frattempo anche Mukippa e i
cani si erano ripresi dalla botta, e stavano rabbrividendo a sentire le parole
di Darkrai.
-…Ops! Scusa, forse ho
detto qualcosa che tu ancora non sapevi?...ma come sono cattivo!!
Ahahahahahah!!! Addio!-
L’Occhio delle tenebre
uscì da dove era entrato, senza che Tommy avesse la forza di
fermarli.
Ormai si stava facendo
sera.
Mukippa si sedette accanto
al corpo di Treena, le strinse la mano e cominciò a piangere, promettendole che
si sarebbe vendicato. Tommy cercò di farlo alzare in piedi per farlo reagire, ma
non ci fu alcun modo. I cani nel frattempo stavano sistemando i corpi di
Alakazam, Arceus e Cresselia accanto a quelli degli altri membri della Squadra
Ruby scomparsi.
Erano rimasti solo in
cinque…
>FINE<
Ok, e con questo è finito pure il penultimo capitolo della saga... che
tristezza, sta x finire tutto!!! Nooo, voglio scrivere il seguito della
saga!!!XDDDD
Questa 6° storia era ispirata al rispettivo 6° libro della saga
di Harry Potter, "Harry Potter & il Principe Mezzosangue", tanto che le
somiglianze credo siano
palesi!!=D
Ringrazio _vivitheblackwizard_ x la
recensione sempre puntuale, e ringrazio anche Dragonero (mi
raccomando, recensisci anche questa 6° storia!)...
A presto, con l'epilogo della saga su Mystery Dungeon!!! E recensite numerosi!!