I miei passi verso di te



 02/07/1984

“Dai Sammy, provaci” lo incitò Dean, guardando speranzoso il fratellino davanti a lui che stava inginocchiato sul pavimento, proprio a qualche passo di distanza dall’altro vicino al divano della casa dello zio Bobby

Sam aveva solo un anno, eppure da qualche giorno Dean lo aveva visto cercare di alzarsi in piedi enon capiva perché, forse suo fratello si era scocciato di camminare come un cagnolino, zio Bobby diceva che forse Sam voleva imparare a camminare come loro e lui, Dean, nel suo ruolo di fratello maggiore lo voleva aiutare …

“Dai Sam sono qui, non ti succederà niente” lo incitò nuovamente abbassandosi e tendendo le mani verso il più piccolo che lo guardava indeciso

Passò solo qualche secondo e Sam, aggrappandosi al divano, cercò di alzarsi sulle sue deboli gambe, tutto sotto lo sguardo attento di Dean e di Bobby, che spiava i due di nascosto

“Forza Sammy” incoraggiò Dean mentre osservava la battaglia dell’altro nel cercare di sorreggersi in piedi, non passarono neanche tanti secondi che si sentì un gorgoglio vittorioso provenire dalla bocca del più piccolo che, felice, si girò a guardare il fratello

“De’e” lo chiamò sperando di attirare l’attenzione del fratello che gli sorrise vittorioso

“Ottimo, e ora prova a venire verso di me” gli disse e ritese le mani verso di lui, quest’ultimo guardò dubbioso la piccola distanza che lo separava dalle braccia del fratello

“De’e” chiamò, come per dire che non voleva muoversi

“Dai Sammy, ti prometto che non ti farai male, su vieni sono solo pochi passi” riprese a incitarlo e vide il piccolo lasciare con le manine il bracciolo del divano Iniziò a mettere un passo davanti all’altro, Sam, pur di dirigersi tra le braccia del fratello, con fatica e traballando ma, secondo Dean, poteva farcela

“Dai ci sei quasi” gli disse orgoglioso, aveva solo cinque anni eppure quel nanetto era l’unica cosa che lo faceva veramente felice

Fu solo a quasi due passi dal fratello che, il piccolo, inciampò sui suoi piedi e precipitò tra le braccia del più grande che si strinsero intorno a lui come a fargli scudo, in un abbraccio completamente protettivo

“Visto fratellino, te l’avevo promesso che non ti saresti fatto niente. Io ti proteggerò sempre Sammy, sempre!!” gli disse Dean mentre Sammy lo guardava un po’ preoccupato, dopo qualche secondo, senza muoversi da quell’abbraccio, il piccolo sorrise al più grande

“De’e no bua ” borbottò il piccolo e Dean iniziò a ridere

“Si Sammy, no bua” lo riprese e poi continuò a ridere seguito dal più piccolo ….


Aveva solo un anno Sammy quando iniziò a capire che, l’unica persona che lo avrebbe sempre protetto, era suo fratello …. Dean

Era troppo piccolo Sammy quando ascoltò una promessa importante …. Non capendola per davvero

Aveva solo un anno Sammy, quando fece i suoi primi passi …. E li fece verso Dean

Aveva cinque anni Dean e non poteva sapere che, per mantenere la sua promessa, avrebbe dovuto superare un sacco di ostacoli…. Ma l’avrebbe fatto solo per proteggere il suo fratellino


01/05/2007

Alla fine erano rimasti solo loro due in quella cittadina del South Dakota, stava sentendo allibito le parole dell’altro prescelto, e cerco di ribattere, di fargli capire che insieme sarebbero riusciti a uccidere il Demone dagli occhi gialli ma, non c’era stato, nulla da fare.
Era riuscito ad avere la meglio su Jake, ma non se la sentiva di ucciderlo, non poteva porre fine a una vita e sentirsi ancora più mostro di quello che era, sicuramente suo fratello l’avrebbe criticato della decisione di non ucciderlo ma non l’avrebbe ucciso … solo tramortito ,per quel tempo che gli avrebbe consentito di scappare …

“Sam" all’improvviso la voce di suo fratello lo fece sussultare e si girò verso il punto da dove proveniva la voce facendo un grandissimo errore, cioè quello di dare le spalle al nemico

“Dean” rispose al richiamo mentre lo vedeva comparire, con Bobby al suo fianco, e, nonostante il dolore alla spalla, fu felice nel vederlo

Lo guardava avanzare sorridente, il fucile tenuto sempre stretto nella mano, mentre continuava a camminare verso di lui, alla fine, per iil più piccolo, non erano tanti i passi che li tenevano separati e, anche lui, cercò di fare qualche passo verso l’altro non accorgendosi di un movimento dietro di lui

“Attento Sam" sentì Dean gridare ma, era troppo tardi, e sentì la sua schiena trafitta da un dolore lancinante, seguito poi da un urlo di suo fratello

A stento riuscì a sentire dei passi che correvano, a stento sentì un paio di mani che cercavano di tenerlo dritto e la voce, disperata, di suo fratello chiamarlo ma percepì chiaramente le braccia di suo fratello avvolgerlo in un abbraccio, sempre protettivo sempre caloroso, e, mentre sentiva le parole rassicuranti di suo fratello, il buio lo avvolse …


Aveva solo ventiquattro anni Sam quando stava per fare, pure se involontariamente, il suo secondo errore più grande … nei confronti del fratello

Aveva chiuso gli occhi Sam sapendo che non li avrebbe più riaperti … ma almeno era morto tra le braccia del fratello

Aveva ventiquattro anni Sammy e, in quel giorno, aveva fatto i suoi ultimi passi …. E li aveva fatti verso Dean

Aveva ventotto anni Dean quando guardando con dolore il fratello, morto tra le sue braccia, decise di affrontare l’ostacolo più grande per riaverlo indietro ….. In fondo Sammy era più importante di qualunque altra cosa, anche più della sua vita, e niente sarebbe riuscito a portarglielo via