Amo l'amore che mi vince,
che si perde sulla mia bocca
rubandomi il tempo del peccato.
Adoro i suoi acri profumi,
l'ingenuo impedito dal timore...
l'inerme rapito dal tremare.
M'inebria lo spasmo del respiro,
che s'agita quando il tentar s'accora...
temendo quei baci disuguali.
E muoio a quel divino tocco,
che vaga nell'eden proibito...
non esita e con fare titubante,
ti scopre e confusamente attinge.