“Rose stai bene?”, chiese il Dottore esaminandola attentamente, la preoccupazione era evidente sul suo volto. Avevano appena partecipato a una battaglia e a malgrado del Dottore, tante e varie armi erano state usate.
“Sì, tu?”, chiese Rose, ma lui non rispose. Le diede le spalle e si avviò verso la console, ciò la fece preoccupare ancora di più.
“Dottore, rispondimi”, disse lei, ma lui continuò a rimanere in silenzio. Aveva paura e non lo voleva ammettere, non sapeva come darle la notizia: forse stava per rigenerarsi.  
Continuava a fissarsi la mano, avvolto nei suoi pensieri. Rose seguì il suo sguardo e intuì.
“Non stai mica per…”, ma lasciò la frase in sospeso, perché faceva troppo male. Sapeva cosa voleva dire perdere un Dottore e inoltre aveva paura che la nuova versione di lui potesse odiarla e non volerla più.
“Non lo so”, disse lui, “sono stato colpito, i miei due cuori hanno smesso di battere per un secondo, ma sembra che non stia succedendo niente, e inoltre se mi stessi rigenerando non avrei dolori, ma mi fa male il petto”, aggiunse lui.
Rose sospirò sollevata, non avrebbe perso il suo Signore del Tempo.
“Vieni Dottore, hai bisogno di riposarti”, disse lei, cingendogli la vita per sostenerlo e aiutarlo a camminare.
Non appena Rose lo aiutò a stendersi sul letto, lui le afferrò il polso.
“Potresti restare, per favore. Ho bisogno di te”, sussurrò lui, quasi supplicante. Aveva temuto così tanto che si sarebbe rigenerato, aveva temuto che Rose non avrebbe voluto più viaggiare con lui una volta cambiato. L’aveva quasi persa ed è questo che lo spaventava di più.
Lei annuì, nonostante si trovasse  un po’ in imbarazzo a sdraiarsi accanto al Dottore, per via dei sentimenti che provava nei suoi confronti, ma lo fece lo stesso, per lui, non che lei si lamentasse comunque.
Si sdraiò al bordo del letto, perché non era abituata a tanta vicinanza con il lui, non in un  posto così intimo e non voleva esagerare, non voleva farlo sentire a disagio.
“Puoi anche venire più vicino, sai”, le sussurrò il Dottore, guardandola, supplica nei suoi occhi che pregavano per la sua vicinanza. Aveva disperatamente bisogno di lei.
Lei si avvicinò e fu piacevolmente sorpresa quando il Dottore circondò la sua vita con un braccio e si strinse a lei, nascondendo il viso nell’incavo del suo collo.
Inizialmente per lo shock rimase immobile, poi un sorriso le coprì il volto e anche lei cinse la vita del Dottore.
Rose si sentiva definitivamente bene, sapendo che il Dottore aveva bisogno di lei come lei aveva bisogno di lui e questa nuova intimità con lui la faceva sentire al settimo cielo, e forse un giorno avrebbero raggiunto un nuovo livello di intimità.
Il Dottore si addormentò tra le braccia della persona che amava di più in tutto l’universo e in tutto il tempo. La sua Rose Tyler… era l’unica cosa di cui aveva bisogno.