[Mio fratello è figlio unico] Antonio "Accio" Benassi. Un personaggio che non resta indifferente. Un mio sofferto esperimento: tre drabbles sul film "Mio fratello è figlio unico", ambientate in un ipotetico futuro.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Tre drabbles (non esattamente di cento parole) su uno dei film italiani
che ho amato di più.
Momenti del futuro di Accio, un personaggio che ho adorato.
A Elio Germano, attore sublime.
Isabella Rossi.
Ma tu lo sapevi che quando aveva la tua età si chiamava
così?
Rossi. La moglie di un fascista. Ironico, no?
Nastri - Rossi.
Quante volte hai suonato quel campanello, senza nemmeno farci caso, al
gioco di parole. Arrapato,
su quella porta, pensavi a ben altro.
Lei era solo Bella.
Non più soltanto la moglie di Mario. Lei, che ti ha
insegnato ad amare, come Mario ti ha insegnato ad odiare... lei che ti
ha svezzato a pastasciutta e risate di piacere.
Lo leggi ora, il suo vero nome, sul manifesto incollato alla bell'e
meglio, all'alba dei tuoi trentacinque anni.
- Salve, Geometra Benassi! Ha visto, è morta la vedova
Nastri. Non era poi vecchia, eh?
"No, infatti. Per me lei resterà sempre giovane. Bella, come il suo
nome".
*********
Giri la chiave nella serratura, strofini le suole sullo zerbino.
Tua madre piange.
Non è una novità, lo sai.
Tua madre piange, ma questa volta sono lacrime di gioia, mentre ti
prende per mano e dischiude la porta della cameretta di Amedeo.
C'è una figuretta avvolta nel vecchio piumone, una donna
ancora giovane, con i capelli corti e l'incarnato malsano,
così stanca da non svegliarsi nemmeno al fracasso che viene
dall'appartamento dei vicini.
- Le hanno concesso gli arresti domiciliari... finalmente...
Non riesci a staccare gli occhi da lei... questi anni di prigione
l'hanno devastata, e anche se per te non è cambiato nulla,
non sai come accoglierà il tuo sguardo al risveglio.
- Francesca - mormori, ancora incredulo.
Ti siedi sul pavimento, la testa appoggiata al suo cuscino, e attendi.
*********
Antonio Benassi non è una persona divisa in due.
E' piuttosto due persone riunite in una sola.
L'equilibrio.
In quegli anni, trascorsi come in discesa su una bicicletta senza
freni, Manrico ed io abbiamo cercato la verità e la
giustizia su due fronti opposti.
Entrambi siamo andati troppo oltre.
Ma è bastato unire le nostre anime, la mia faccia tosta e il
suo coraggio, in un'azione degna, concreta, pacifica, per ritrovare il
senso della vita. Sono stato io a entrare in quell'ufficio, a cercare
quei numeri di telefono, a spronare i miei simili a rivendicare i
nostri diritti... ma mio fratello era con me quella notte, in qualche
modo. Non mi guardi in quel modo, dottore, io non sono pazzo. Sono
vivo. E vorrei tanto che lei potesse sentirsi anche solo un istante
come mi sento ora.