"Caro Diario,

Sto scrivendo la mia prima pagina di confessioni e segreti.. Mi sei stato regalato da.. Beh.. Non lo so. Mi sei solo arrivato per posta.. Avrei tanto voluto dire "dal ragazzo che amo" oppure, "dalle persone a cui voglio bene" ma la realtà è dura da accettare. Ricordo quanto ero piccola.. Ero nana paffutella ma magrolina, con grandi occhi verdi e lunghi capelli. Ora sto per entrare nel primo superiore. Occhi freddi ma profondi, magra, alta e ben formata..come dicono gli adulti "una signorina!" Anche se rimango sempre la piccola bambina che pensava di andare a vedere l'isola che non c'è a Londra! Oppure di volare sopra la mia città! O di avere poteri nascosti! Magari che un giorno arriverà quella famosa lettera di Harry Potter per l'ammissione ad Hogwarts!..  ma è solo fantasia ed anche se lo so continuo a sognare.."

 

                                                                                                                   ~Chanel 

 

Scrisse con la sua mano affusolata la dolce Chanel. Concluse con la solita firma piena zeppa di ghirigori, fiori e cuori che la rendevano fantasiosa e unica nel suo genere. Amava tantissimo disegnare ed era rimasta la solita bimba giocherellona di sempre, ma aveva un sogno.. Non il solito sogno di diventare un avvocato o un dottore, un attrice o una cantante.. Lei pensava al presente e al suo futuro contemporaneamente. Il suo unico sogno era trovare il vero amore. Chanel era bella, leggiadra, occhi verde smeraldo che luccicavano alla luce del sole, capelli biondo ramato ancora lunghi come quelli della bambina ormai cresciuta, dolce, simpatica, a volte arrogante e presuntuosa, ma solo per difendere chi vuole bene.. Solo che, nonostante il suo splendore, lei si sentiva spenta senza qualcuno che la facesse sentire speciale. Chiuse quel diario in pelle che aveva trovato nella buca delle lettere e lo ripose con cura sotto il suo cuscino. Spense le luci e posando la sua penna sul comodino chiuse gli occhi in attesa di sognare ciò che desiderava.. 

 

"Solo in sogno riesco a incontrarti vederti abbracciarti.. Baciarti.. I tuoi capelli dorati i tuoi occhi verde mare che mi fanno sognare.. Per ora mi basta solo che tu appaia nei miei sogni..solo questo.. Poi se un giorno ti incontrerò mi basterà guardarti da lontano.. Se il mio filo rosso è legato al tuo allora io sarò tua e tu sarai mio.. "

 

L'orologio continuava a fare il suo solito rumore.. Tic Tac Tic Tac.. Si sentiva solo quello nel silenzio della notte. Da fuori qualche goccia di pioggia picchiava sulla finestra della stanza di Chanel e le cicale canticchiavano, oramai stanche dall'estate passata in fretta. Quel silenzio notturno fu interrotto da un suono.. Quasi un tintinnio che continuava a disperdersi nell'aria. Chanel si svegliò posando la sua mano sul suo cellulare illuminato. Cercando di non accecarsi con la luce guardò il cellulare in cerca di una spiegazione del suono. Vide che c'era un messaggio dalla sua migliore amica. Erano le tre di notte. Chanel si mise a sedere sul letto  e lesse..

'Ehi Chanel! Emozionata? Scommetto che lo hai sognato ancora! Scusa per l'orario ma avevo una festa dei miei parenti!! Sono distrutta! Domani è il tuo primo giorno di scuola!! Cioè oggi alle 8 veramente.. Mancano poche ore eh!? A me manca ancora una settimana tiè!!! Buona fortuna!!!'

- La solita.. - disse Chanel con un mezzo sorriso. 

Era la sua migliore amica. Condivisero solo le medie insieme, ma il loro legame era davvero molto forte! La loro parola più frequente era "Telepatia!" visto la loro attitudine di pensare le stesse cose. 

Chanel rispose al messaggio con una semplice faccina che sorrideva, un grazie e la buona notte. Poi posò il telefono e si sdraiò addormentandosi, in attesa del solito sogno..

 

Erano le sette di mattina quando Chanel era già in punta di piedi ad aspettare l'autobus scolastico. Non vedeva l'ora! Aveva uno zaino in spalla, con dentro tutto il necessario e quel misterioso diario in pelle. Era così pieno che non si riusciva a chiudere! L'autobus arrivò e lei entrò facendosi spazio fra i ragazzi della sua scuola. C'era chi leggeva i libri seduti, chi giocava con le palline di carta d'alluminio e chi con gli aeroplani di carta, chi rimaneva alzato perché non c'erano più posti a sedere, chi scorrazzava qua e la e chi prendeva in giro i secchioni.. Poi c'era l'autista che suonava il clacson solo per mantenere l'ordine. 

Un po' a spintoni arrivò a sedersi in fondo al l'autobus dove, come al solito, c'era chi non voleva farsi vedere per le marachelle. Chanel odiava quei posti, ma, rimanendo alzata sarebbe finita a testa in giù, quindi rimase li. 

Si poteva distinguere il bullo della scuola, la sua "ragazza" ,i metallari, i ragazzi coi voti molto bassi in condotta, le ragazze senza contegno .. Tutti ragazzi da non frequentare.

La ragazza dai capelli lunghi  era seduta in un angolino per non farsi notare. Li guardava con la coda dell'occhio sperando che loro non guardavano lei. Poi guardò per il resto del viaggio il paesaggio fuori. 

Un ragazzo bruno si sedette accanto a lei salutandola, rompendo i suoi pensieri, lei si girò di scattò.

- Ciao. - rispose con freddezza.

- Come ti chiami sei nuova qui? - chiese invadendo un po' il suo spazio. 

- Non ti interessa tu piuttosto non ti presenti!? -

- Non ce n'è bisogno.. - avvicinandosi un po' a lei. 

- Ehi non credi di starla infastidendo un po'!? - chiese un ragazzo prendendolo per il polso.

- Cosa!?- si girò di scatto guardandolo male - levati di mezzo ragazzino! 

- Con piacere - facendo un inchino e tirandolo dalla sedia facendolo cadere. Poi si sedette accanto a Chanel salutandola con un cenno. 

- Cosa fai disgraziato!!! - urlò l'altro.

- Shh silenzio stai attirando l'attenzione.. - indicando i ragazzi più avanti.

Il ragazzo dai capelli color castano tornò seduto al suo posto borbottando un po' fra se e se.

Chanel guardava chi le si era seduto accanto.. Capelli biondi un po' lunghi davanti e leggermente corti di lato, occhi verde mare brillanti e profondi, pelle candida e poco abbronzata, mani affusolate.. assomigliava tantissimo a chi sognava ogni notte. Rimase incantata poi scosse la testa.

- Ehi tutto bene ti ha fatto qualcosa!? - chiese guardandola coi suoi occhi profondi come l'oceano. 

- Eh!? S..si. Tutto bene.. - rispose Chanel abbassando un po' la testa.

Il pullman si fermò e Chanel scese a testa bassa passando davanti quel ragazzo che le fece battere il cuore. 

Lui la seguì e gli porse un diario in pelle di coccodrillo. Blu oltremare, con sfumature gialle, verdi e azzurre. 

Chanel lo guardò. Era il suo diario. Guardò nella borsa e non c'era. Così con un sorriso lo riprese ringraziando e sfiorando un po' le sue mani arrossì. Lui gli scompiglio un po' i capelli e poi si diresse con lo zaino su una spalla verso l'entrata della scuola. Chanel portò il diario al petto e lo guardò da lontano un po' soprappensiero, poi sorrise e si avventurò verso una nuova vita.. 

 

"le sue mani erano così candite e calde che le sento ancora sfiorare le mie.. e il suo sorriso era così luminoso e bello che mi sembrava di volare.. forse le mie fantasie non erano del tutto infondate forse si può davvero librare nell'aria e basta davvero solo un sorriso.. Solo uno .."