Caro Diario,
non credevo ti avrei mai ripreso, non credevo che sarei tornato a scrivere, ma... eccomi qui!
Scrivere i miei pensieri,le mie emozioni, i miei sentimenti e tutto quello che mi accade intorno non è sempre facile. Tornare a scrivere dopo qualche anno è difficile. Scrivere un diario è come fare una seduta dallo psicologo, è difficile autoesaminarsi, con se stessi non si può mentire.
Non so cosa mi abbia spinto oggi ad aprire quel cassetto, srotolare quel cordoncino e aprire questo diario per iniziare una nuova seduta con me stesso.
Anzi...
Lo so e non è di certo una cosa di cui vado molto fiero.
Credo che il mio comportamento da egoista stia tornando a galla. Lo sono sempre stato e non me ne vergogno, so di essere così... è la mia natura e non posso cambiarla. Ci sto lavorando da molto, ma non sto ottenendo molti risultati.
Vivo da molti anni ormai, più di quanto ogni persona possa immaginare, non credo di meritarlo, so di non meritarlo.
L'altra notte vagavo per la città, non avevo una meta ben precisa, sarei andato dove la brava di sangue mi avesse voluto portare.
Avevo visto da lontano una ragazza.
Ero pronto ad attaccare.
Quando si voltò però tutta quella sete che avevo scomparve.
Volevo conoscerla, dovevo. Dovevo capire perchè mi sembrava di conoscerla da sempre, ma di certo quella non era la circostanza migliore.
Da quella sera tutti i giorni la seguo per sapere tutto su di lei: cosa le piace fare, quali persone fanno parte della sua vita...
La cosa più importante che voglio scoprire però è cos'è che mi spinge così tanto a conoscerla e cosa c'è di tanto familiare in lei.
L'unico pensiero che da giorni si fa spazio prepotentemente nella mia testa è il costante desiderio di voler entrare a far parte della sua vita.