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Dicembre 2012
Orario indefinito prima della mezzanotte
[Him Chan POV]
Quanto manca alla mezzanotte?
La musica è assordante. La scena davanti a me è pazzesca, la sala è piena di
gente che riconosco a malapena a causa del buio e delle luci intermittenti che
deformano i lineamenti dei visi. Credo che più o meno siano tutti nelle mie
stesse condizioni: ubriachi da far schifo.
Non poi così tanto schifo, stiamo pur sempre parlando di me.
Così questo è il mio capodanno 2013.
Dovrei divertirmi, buttarmi in mezzo alla festa. Teoricamente ho voglia di
farlo, ma manca qualcosa…
Forse qualcuno?
Ugh, non ho voglia di pensarci ora.
Resto appoggiato al muro e chiudo un attimo gli occhi. Se in questo momento
fossi su una giostra impazzita al buio con le cuffie al massimo volume credo
non sentirei la minima differenza: in entrambi i casi sentirei l’improvviso,
irrefrenabile stimolo di vomitare.
[Yong Guk POV]
«Hyung?»
La puntualità di Zelo è disarmante. Proprio ora che sto cercando una persona.
Forse riesco a sgattaiolare fra la folla…
«Hyung?!»
A quanto pare no.
«Mmh?» faccio in tutta risposta, voltandomi
verso di lui.
«Hyung per favore dammi una mano.»
Riconosco il tono piagnucoloso di Jun Hong
quando ha un problema, a quanto pare avrei dovuto rimandare le mie ricerche.
Zelo è davanti a me, con una smorfia preoccupata spiaccicata in faccia. La mia
attenzione viene catturata dalla grottesca figura sorretta dal maknae.
Quella figura decisamente non sobria che regge un bicchiere pieno a metà, con
la stessa espressione che potrebbe avere un coniglio all’annuncio che la caccia
è aperta.
Kim Him Chan.
«Che devo fare?» gli chiedo urlando per farmi sentire.
Non riesco a sentire bene la sua risposta, percepisco solo “Paura, vomitare,
schifo”.
Sospiro. «Va bene. Ci penso io»
Ci passiamo Him Chan con la stessa cura con
cui si potrebbe maneggiare la nitroglicerina.
«Mandalo via» mi biascica Him Chan
all’orecchio agitando la mano verso Jun Hong.
Zelo fa cenno che forse dovrebbe prendere un po’ d’aria.
Annuisco, mentre Him Chan blatera qualcosa
sul mio taglio di capelli.
Ci ritroviamo in terrazza, Him Chan è steso
a terra con le braccia aperte verso il cielo, io sto seduto con le ginocchia al
petto a guardare le luci notturne. L’aria fresca deve aver fatto più bene a me
che a lui, mi è passato il capogiro che avevo fino a poco fa. Da quando siamo
saliti però non ci siamo detti una parola.
Forse è morto.
Mi giro verso di lui.
Ha gli occhi chiusi, con una espressione di totale tranquillità dipinta sul
volto. Le sue labbra a cuore sono semi aperte, la luce della luna gli risalta
il viso sottile. Gli zigomi sono assolut-
«Piantala di fissarmi.»
Sgrano gli occhi, ma mi viene da sorridere. «Non ti sto fissando.»
«Invece» fa una pausa, cercando di alzarsi e mettersi goffamente a sedere «Sì.
Dico di sì.»
Non gli rispondo e lo aiuto a mettersi seduto.
Mi arriva un messaggio sul cellulare, lo apro.
“Hyung, è quasi mezzanotte. Fra poco riporta
Cenerentola al ballo e festeggiamo insieme. Dae Hyun.”
Mancava poco, era mezzanotte meno due minuti. Forse meno.
«Him Chan, alzati. Torniamo di sotto.»
«Mi hai appena fatto fare la fatica di mettermi seduto e ora vuoi che mi metta
in piedi?» inizia a delirare, di nuovo. «Caro mio, questo corpo non
si fa comandare da nessuno, capito? Nessuno!»
«Sì, va bene, va bene.» rido, lo tiro su per il braccio, ma un pensiero mi
blocca.
Davvero voglio tornare alla festa di sotto, con tutti gli altri?
Guardo Him Chan. L’ho cercato per tutta la
sera e ora che siamo da soli…
I miei pensieri vengono interrotti da una serie di rumori.
In cielo iniziano a scoppiare i fuochi d’artificio. Era arrivata la mezzanotte.
Restiamo un momento a guardare lo spettacolo, in silenzio, o meglio per quel
breve lasso di tempo che Him Chan accetta
di non ricevere attenzioni.
«Fammi gli auguri.»
«Auguri, spero passeremo un buon anno.» gli sorrido.
«No, fammeli bene.» protesta.
Ok, ci siamo.
[Him Chan POV]
Mi guarda, sorride, si
avvicina. Mi abbraccia.
«Auguri Him Chan.»
E mi gira la testa, domani dovrò partire per andare dai miei genitori e questo
momento fra poco finirà.
Vorrei passare i prossimi tre giorni così, senza cambiare una
virgola di tutto questo.
Stringo la sua schiena, poggio la mia testa sulla sua spalla.
I fuochi d’artificio continuano a far brillare il cielo.
«Him Chan…» mi chiama.
«Sì?»
Il mio cuore inizia a battere all’impazzata. È il momento?
Per quanto l’ho aspettato? Certo, avrebbe potuto farlo prima. Si è svegliato,
insomma. Ma chissene importa, ora finalmente
lui sta per…
«… puzzi di vomito.»
[Yong Guk POV]
Oh, merda.
Bbbuona sera!
Ehm, ci tengo a dire che ero partita con intenzioni totalmente diverse, avrei
voluto scrivere una BangHim seria e questo è
ciò che è venuto fuori (anche se non sono la mia OTP, quindi credo sarà la
prima ed ultima).
Mi piaceva l'idea che si cercassero l’un
l’altro nel corso di tutta la serata, aspettando nervosamente il momento per
fare il primo passo.
Però alla fine Yong Guk non ce l’ha fatta, era troppo agitato!
Solo io ce lo vedo benissimo fallire in una cosa del genere per l’emozione? (*´Д`)
Spero vi sia piaciuta, alla prossima~