Con
questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non
intendo dare rappresentazione veritiera del carattere di questa
persona, nè
offenderla in alcun modo.
Come
What May, I Will
Love
You Until My Dying Day.
“Gee…”
“Mmmmh….”
“Gee…”
“Mmmmh…”
“Gee!”
“Mmmmh…
Che c’è?”
“Amore…
Guardiamo Moulin Rouge?”
“Ma
sei matto?! Sono le tre di mattina! E per di più domani
è Natale!”
Lui si
strusciò un po’ contro di me.
“Eddai!
Per favoooore!”
Sembrava
un gattino che fa le fusa. Il MIO gattino che fa le fusa.
“E
va bene… Però ti prego, non iniziare a
cantare…”
“E
perché?”
“Perché
tesoro… ‘Your Song’ in versione scream
non è il massimo…”
“Ma…”
“Ma
niente! Non stai facendo le prove con i Leathermouth! Devi capire
che è una canzone romatica e va cantata senza
urlare!”
“Va
bene…”
Si
alzò dal nostro letto e si infilò la sua maglia
del Moulin Rouge
fun club, si infilò i pantaloni della tuta e
imprecò, non trovando i
fazzoletti.
“Gerard
Arthur Way, mi hai nascosto i fazzoletti?”
“Si
certo, sono stato io, perché il mio scopo nella vita
è nasconderti
i fazzoletti, Frank.”
“Non
scherzare Gee! Non li trovo! Qualcuno ha organizzato un complotto
per togliermeli!”
“Frank…”
“Che
è quello stronzo che non vuole che mi asciughi le
lacrime?”
“Frank…”
“Chi
è questo mostro senza cuore?”
“Frank…”
“Cosa
c’è Gee?! Non vedi che sono in crisi?!”
“Sono
qui!”
“Cosa?”
“I
fazzoletti, idiota! Li avevi messi qui ieri sera perché hai
il
raffreddore!”
Gli tirai
il pacchetto di fazzoletti che avevo di fianco e lo colpii
in pieno orecchio.
“Ehi!
Non c’è bisogno di essere così
aggressivi!”
Mi passai
una mano sul viso e sospirai. Era senza speranze.
“E
allora? Questo film?”
“Si,
ora lo metto su…”
Prese il
DVD dallo scaffale e infilò il disco nel lettore. Sullo
schermo
apparve Parigi.
‘There was a boy…’
Frank
corse nel letto e si rannicchiò sotto le coperte con me,
già in
fase di pianto.
‘La cosa
più bella che tu possa imparare è amare e
lasciarti amare…’
Come
gliel’avrei detto? Come gliel’avrei chiesto?
Guardai
le scene che mi si presentavano davanti, viste già milioni
di
volte.
‘I hope you
don’t mind, I hope you don’t mind, That i put down
this words, how
wonderful life is that you’re in the
world…’
Frank
iniziò a sighiozzare e io accarezzai la sua schiena.
“Perché
tu non sei così romantico eh, Gee?! Perché parli
solo d morte,
morte e morte nelle
tue canzoni?!”
“Amore,
guarda il film che è meglio, va!”
Lui si
rigirò e continuò a guardare il film, con il
broncio.
‘Gerard, è
il momento. Alzati e fallo.’
Non mi
mossi.
‘Va bene…
Al tre alzati. Uno…’
Iniziai a
scuotere una gamba.
‘Due…’
‘Due e un
quarto…’
‘Due e
mezzo…’
‘Due e tre
quarti…’
‘Su, Gerard
Arthur Way! Sei un uomo o no? Lo ami o no? Alzati e fallo!’
Dio mio.
Stavo discutendo con il mio cervello.
“Che
c’è Gee?”
Frank mi
guardò con quei suoi occhioni dolci, bagnati dalle lacrime.
“Niente
tesoro… Guarda il film.”
Lui
annuì e puntò di nuovo gli occhi sullo schermo.
Cazzo.
Cazzo!
‘Ok Gerard,
camati. Ora tirerai fuori quel fottuto pacchetto e glielo darai. Niente
storie.
Non fare il bambino…’
Allungai
la mano nel comodino di fianco a me, infilandola in un
cassetto e tirandone fuori un piccolo pacchetto rosso.
‘Gerard
Arthur Way, so che ce la puoi fare…’
“A-amore…
Ho il tuo regalo di Natale…”
“Non
ora Gee! C’è ‘Come what
may’!”
Ecco come
rovinare l’atmosfera.
“Dai!
Aprilo!”
Lui me lo
strappò di mano e iniziò a spacchettarlo,
sbuffando. Sperai
che ci fosse un po’ più di entusiasmo…
Quando lo
ebbe spacchettato spalancò gli occhi.
‘Never knew
I could feel like this, like I’ve never seen the sky before.
I want to vanish
in your kiss…’
Fissò
la scatolina blu di velluto che aveva davanti, per poi
incrociare il mio sguardo. I suoi occhi quasi brillavano. Credo che
avesse
capito quello che c’era nel regalo.
‘Every day
I love you more and more, listen to my heart, can you hear it sings?
Telling me
to give you everything, season may change, winter to summer…’
Alzò
lentamente il piccolo coperchio e si portò una mano alla
bocca.
Dai suoi occhi iniziarono a cadere piccole lacrime preziose.
‘… But I
love you until the end of time.’
Scostai
delicatamente le sue dita dal piccolo contenitore e presi in
mano quello che conteneva, guardandolo negli occhi.
‘Come what
may… I will love you until my dying day.’
Le
lacrime continuavano a scendere dai suoi occhi, inarrestabili.
Fissava i movimenti delle mie mani, che stavano prendendo una delle sue.
‘Suddenly
the world seems such a perfect place, suddenly it moves with such a
perfect
grace, suddenly my life doesn’t seem such a
waste…It all revolves around you.”
Presi
delicatamente la punta del suo dito anulare sinistro e iniziai a
infilare la piccola fedina di argento, mentre lui guardava le mie dita
muoversi
sulle sue.
‘And
there’s no mountain too high, no river too wide, sing out
this song I’ll be
there by you side…’
“Frank
Anthony Iero…”
‘Storm
clouds may gather, and stars may collide…’
“…
Mi vuoi sposare?”
‘…But I
love you until the end of time.’
Lui mi
fissava, con quei suoi occhi profondi e luminosi, bagnati dalle
lacrime.
‘Come what
may, I will love you, I will love you… Suddenly the world
seem such a perfect
place.’
“Si,
Gerard Arthur Way… Lo voglio… Più di
ogni altra cosa.”
‘Come what
may, I will love you until my dying day.’
Questa
è dedicata alla mia Rò… Come regalo di
Natale.
Siamo
troppo lontane per un regalo normale… Spero tanto che ti sia
piaciuta… Ci ho messo l’anima a
scriverla…
Ricordati
sempre che ti voglio bene… E che ci sono quando hai
bisogno…
Spero che
vi piaccia a tutte… Baci…
-HelenaGirl-