BIANCO PRECIPIZIO
O caro cess,
mio caro cess!
Sento sempre
la tua dolce mancanza,
il soave poggiar
del regal deretano
che tu accoglievi
nella voragine della tua essenza.
Rimbombavano in te
le fragorose melodie
delle mie vigorose flatulenze,
le quali son da sempre
il tuo cruccio
ma anche le gentili
parole d'affetto
del mio cuore (culo) innamorato.
I clock clock
della vertiginosa caduta
del marron escrementizio che,
come acqueo augello
o lacustre pesce,
si tuffava nel mare increspato
della tua echeggiante figura,
eran doni del mio amor.
Perfino il tiepido liquido
color del miele
accettavi nella tua calda linfa,
e mescolandolo
alla purezza delle tue acque,
con la tua regal persona
la facevi un tutt'uno
diventar.
Scrosciante è
il suono della tua voce,
e benvenuto
dopo la brama
della corporal liberazione.
fine