NOTE DELL’AUTRICE:
ho scritto questa breve poesia in un giorno di noia, mentre stavo finendo di studiare chimica ( una delle materie che odio). Mentre stavo studiando i legami chimici, non so come mai, ma la mia mente ( da tutt’altra parte ), ha tirato fuori queste parole dal nulla. Non so se la apprezzerete .. a me sinceramente non è dispiaciuta , ma lascio a voi il giudizio finale!!.
 
P.S. non ci incastra niente con i miei amati Beatles, cosa alquanto insolita, perché io li infilo sempre dappertutto!.
 
Mrs. McCartney
 
 
Mi accorgo a guardare la luna e le infinite stelle
Ma cosa sono veramente le stelle?
Sono pietre che morenti erran nell’infinità dello spazio
O come noi crediamo, divine memorie
Di persone che a noi furon care.
La risposta potrà sembrare quella che a noi pare naturale
Ma se l’immaginazione prende il suo corso
La verità può diventare molteplice
 
I miei capelli risplendono al chiarore della lontana luna
Come tante mille pietre luminose
Mentre i miei occhi sono avvolti da una profonda oscurità
Che li rende lontani e distaccati
Ma una profonda sofferenza
Più interna alla semplice apparenza
 Si abbatte sulla mia irrequieta anima:
il sopraggiungere dell’inevitabile fine
che come un tornado si abbatte violento
e quando cessa ti riporta da dove tutto ebbe inizio
o fine