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Autore: Leana    04/06/2013    4 recensioni
[Seblaine Week 2013]
1. College - I Know You Care
2. Tv Shows - The Smythes
3. Living Together - The Brightest Flame
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Sebastian Smythe | Coppie: Blaine/Sebastian
Note: AU, OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Autore: Leana
Titolo: I know you care
Prompt: College
Words: ~ 1.150
Note dell'autrice: vi informo che se fa schifo è perché l'ho scritta sull'autobus ;)
Il viaggio era lungo, mi annoiavo a morte e ho iniziato a scrivere la prima OS della Seblaine Week nonostante avessi deciso di non partecipare.
A questo punto, anche se con un po' di ritardo le scriverò tutte uu
Lasciatemi un commentino anche piccolo piccolo, è sempre apprezzato
Leana <3
 
 
 
 
 
“Toc toc”
 
“Sebastian! Non ti aspettavo, cosa ci fai qua?” esclamò Blaine chiudendo con uno scatto il pc che aveva sulle ginocchia.
 
“Ti ho portato una cosa” rispose Sebastian sventolando una grande busta.
 
“Che cos’è?”
 
“Aprila” disse solamente, porgendola a Blaine.
 
Con un sorriso incuriosito, Blaine prese la busta senza nemmeno leggere il mittente sul retro, e la aprì.
 
Dentro trovò un plico di fogli. Seguendo l’ordine in cui erano messi, prese il primo e iniziò a leggere:
 
Gentile signor Anderson,
siamo lieti di informala che la sua domanda per il corso avanzato del MIT è stata accettata. In allegato…’
 
La sua voce si spense prima di finire la frase.
 
Fissò il foglio che aveva in mano per un paio di secondi, per poi spostare lo sguardo su Sebastian.
 
“Cosa significa?”
 
“Significa che adesso potremmo andare al college insieme. Hanno accettato anche me” rispose Sebastian con entusiasmo.
 
“Io non ho mai fatto domanda per nessun corso avanzato al MIT” gli fece notare.
 
“Lo so, l’ho fatto io per te”
 
“Perché? Ti avevo detto che non mi interessava. Io ho fatto domanda alla NYADA” aggiunse infine.
 
“Quando pensavi di dirmelo? Credevo che la NYADA sarebbe stata la tua ultima scelta. Non è facile entrare in quella scuola, quindi spero bene che tu abbia fatto domanda anche in altri college”
 
Adesso il sorriso era sparito dal volto di Sebastian.
 
“Il mio provino è andato benissimo, non ce ne sarà bisogno”
 
“Quando ti scarteranno, mi ringrazierai per aver fatto domando al MIT alle tue spalle” si infervorò Sebastian.
 
Rimasero entrambi in silenzio per lungo tempo, cercando di non peggiorare la situazione con frasi avventate.
 
“Mi dispiace avertelo tenuto nascosto, ma credevo fosse chiaro che il MIT non fa per me” disse Blaine.
 
“A noi non ci pensi?” fu la risposta di Sebastian.
 
“Boston e New York non sono poi così lontane”
 
“Perché mi stai facendo questo? Credevo che ti importasse di me, che l’unica cosa importante fosse stare insieme, e invece tu-”
 
“Sebastian, stai farneticando. Calmati adesso” lo interrupe Blaine.
 
Blaine allungò una mano, e gli afferrò un polso, trascinandolo accanto a lui sul letto.
 
Intrecciando le loro mani, disse: “Non potrò mai negare tutte le cose che ti ho detto fino ad ora” iniziò con voce bassa. “Sebastian, ti amo, e non smetterò mai di farlo, quindi non mettere in dubbio i miei sentimenti”
 
Sebastian sbuffò, ma non replicò.
 
“Ci ho pensato parecchio prima di prendere questa decisione. Lo sai bene quanto io ami cantare, e la NYADA è la mia unica possibilità per sfondare in quel campo. Non posso lasciarmela scappare, nemmeno se significa andare a stare in due città diverse. Dovresti pensarci anche tu. Non poi mettere da parte il tuo futuro solo per stare con me”
 
“Forse hai ragione” mormorò dopo un po’ Sebastian. “Ma l’idea di stare lontani per cinque anni…”
 
“Boston non è lontana. Possiamo vederci ogni volta che vogliamo” ripeté Blaine.
 
“Ci penserò. E scusa se ho fatto tutto alle tue spalle” disse infine Sebastian indicando la busta accanto a Blaine.
 
“Non preoccuparti, eri in buona fede, l’ho capito” rispose Blaine dandogli un piccolo bacio sulle labbra.
 



 
Blaine scese dal treno, cercando di orientarsi nella grande stazione in cui era appena arrivato.
 
La gente camminava con passo svelto in tutte le direzioni, senza fargli capire dove fosse l’uscita.
 
Prese una direzione a caso, svelandosi fortunatamente quella giusta.
 
Era la seconda volta che andava a New York. La prima era stata quando i suoi genitori l’avevano portato a una prima a Broadway dopo le sue incessanti richieste. Erano rimasti solo per il weekend, e Blaine non era riuscito a vedere quasi nulla della città.
 
Fermò un taxi, e disse all’autista di essere semplicemente portato alla NYADA. Il tassista si limitò ad annuire, e si immerse nel flusso di auto che sembrava non smettesse mai di scorrere.
 
Blaine non staccò un attimo gli occhi dal finestrino. Nonostante fosse una giornata nuvolosa, tutto intorno a lui sembrava avere luce propria.
 
In vita sua, non aveva mai visto tanti negozi, bar, e ristoranti tutti insieme.
 
Il viaggio fino alla scuola durò meno del previsto, e prima che se ne rendesse conto, era arrivato davanti al suo dormitorio.
 
Mentre camminava verso il portone della palazzina, una figura familiare gli venne incontro.
 
Si fermò, incerto se quello che vedeva fosse reale o meno.
 
Sebastian era partito un paio di giorni prima di lui, quindi era impossibile che si trovasse lì. O no?
 
Blaine non si mosse, aspettando che fosse lui ad avvicinarsi.
 
“Sebastian?” chiese come se si potesse trattare di un’altra persona.

"In persona" rispose lui con un sorriso.

"Cosa ci fai qui? Credevo fossi a Boston" esclamò Blaine confuso.

"Sorpresa. Sono stato accettato alla NYADA" disse lui spalancando le braccia

"Ma come... Non hai nemmeno fatto il provino!" fu l'unica cosa che riuscì a dire Blaine.

"L'ho fatto invece"

"Non capisco..."

"Hai ragione. Perché non ne parliamo dentro?" propose Sebastian con un cenno della testa.

Blaine lo condusse nella sua nuova stanza nonostante fosse anche per lui la prima volta che la vedeva.

Appoggio la sua valigia nel primo angolo libero che trovò, e si voltò verso il suo fidanzato.

"Spiega, perché non ho ancora capito cosa tu ci faccia qua"

"Ho semplicemente ripensato a quel discorso che mi hai fatto mesi fa, sai quello sul seguire i propri sogni eccetera.
Non te l'ho mai detto, Blaine, ma io non ho mai voluto fare l'avvocato.
È solo una fissa che ha sempre avuto mio padre.
Così, visto che ero ancora in tempo, ho fatto un provino per la NYADA.
Dovevo almeno fare un tentativo.
Quando ho avuto la conferma di essere stato accettato, ho architettato tutto questo alle tue spalle, e ora eccomi qui"

"Non ci posso credere" mormorò Blaine sedendosi pesantemente sul letto.

Sebastian studiò la sua reazione per qualche secondo.

"Se non ti aggrada l'idea che passeremo i prossimi cinque anni nella stessa scuola, sono ancora in tempo ad andare al MIT, sai?"

"Cosa? No! No, assolutamente no! Sono felicissimo di averti qui" disse Blaine con un sorriso.

"Non mi hai dato quest'impressione poco fa"

"Scusa, ero solo stupito e preso alla sprovvista. Non avrei mai nemmeno osato immaginarmi te qui con me" 

"Allora non sei arrabbiato?"

"Assolutamente no" rispose Blaine prendendo il viso di Sebastian tra le mani e scoccandogli un bacio sulle labbra. "Però non osare mai più mettere in dubbio i miei sentimenti"

"Oh, lo so che ti importa"
   
 
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