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Autore: ginevrainalaska    04/06/2013    1 recensioni
Blaine è finalmente pronto a dichiararsi, ma riceve da Kurt una risposta negativa che lo getta in preda allo sconforto e lo riempie di interrogativi...
''Quando tutti stanno per andare via, prendo Kurt per mano e lo porto fuori, in disparte, pronto per dichiararmi. Kurt mi guarda confuso: è così carino che di colpo mi torna in mente perchè voglio sposarlo e tutta la mia insicurezza lascia posto all'entusiasmo della vita che ci aspetta insieme. Ora tocca a me''
(la storia è ambientata dopo la 4x22)
La storia è narrata interamente dal punto di vista di Blaine.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Note dell'autrice: è la primissima fanfiction che scrivo, ci ho provato, ditemi che ne pensate, accetto volentieri critiche e suggerimenti, così mi aiutate a migliorarmi.   

Le regionali sono finite, il matrimonio del professor Shuester e della signorina Phillsphury è finito, eppure sono ancora agitato ed emozionato come se fosse i momento di cantare la mia prima canzone in pubblico, o l'audizione per la Nyada; ma è molto, molto di più. Qualcosa di più importante di tutto questo, qualcosa che spero cambierà la mia vita per sempre. Chiederò a Kurt di sposarmi. Lo so: tutti pensano che sia assurdo, che è troppo presto, ''siamo ancora adolescenti''. Possibile che nessuno capisca? Le persone ''come noi'' hanno aspettato secoli per questo, e adesso che è finalmente successo, che siamo liberi di sposarci, io voglio farlo: Voglio sposare la mia anima gemella, Kurt. Ormai è tutto pronto, siamo tutti al Bel Grissino per festeggiare matrimonio e vittoria: è questo il mio momento. Il mio cuore non è mai andato tanto veloce, per il nervosismo giro e rigiro, apro e riapro, la famosa scatoletta. Quando tutti stanno per andare via, prendo Kurt per mano e lo porto fuori, in disparte, pronto per dichiararmi. Kurt mi guarda confuso: è così carino che di colpo mi torna in mente perchè voglio sposarlo e tutta la mia insicurezza lascia posto all'entusiasmo della vita che ci aspetta insieme. Ora tocca a me:

-Kurt, credo di essere sempre stato innamorato di te, dal primo giorno in cui ti ho incontrato, alla Dalton, però mi sono davvero reso conto di ciò che provavo solo in quel giorno indimenticabile, quello in cui hai cantato Black Bird. E' scattato qualcosa dentro di me, qualcosa che mi ha detto che eri tu la mia anima gemella, la persona con cui avrei trascorso il resto dei miei giorni. E anche oggi, non potrei esserne più sicuro. Perciò Kurt, non mi interessa se siamo troppo giovani, troppo immaturi, non mi interessa ciò che dicono gli altri, perchè se c'è qualcosa nella mia vita di cui ho un'assoluta certezza, è che il nostro amore non morirà mai. Ora posso finalmente dirlo, ora ci è stato finalmente concesso. Kurt, ti amo, sei il mio migliore amico e la mia anima gemella, vuoi sposarmi?-

Kurt rimane di stucco, mi guarda incredulo, ma i suoi occhi umidi sono la prova evidente che sono riuscito a commuoverlo. Qualcosa nei suoi occhi, però, mi fa trasalire, come se qualcosa lo fermasse. La sua voce irrompe come un lampo nei miei pensieri:

-No, non posso, mi dispiace...- .

Lo vedo scappare via piangendo e rimango solo, con una scatolina nera ancora chiusa tra le mani.

In auditorium tutti ridono e scherzano, contagiati dalle ultime traccie di euforia lasciate dalla vittoria, persino Kitty e Marley sembrano felici come non mai ,mentre discutono di un possibile duetto. E' già passata una settimana da quando ho pronunciato la mia proposta, una settimana da quando Kurt è ripartito per New York, lasciando dietro di sè solo un aspro ricordo: quella sera in cui tutto è crollato, mentre tutto doveva essere perfetto. E' passata solo una settimana, eppure mi sembra un secolo, ed anche se cerco di dimenticare, una scatolina nera chiusa continua a fissarmi, ogni mattina, dal mio comodino, e a ricordarmi ciò che ho perso. Tina cerca di consolarmi ogni giorno, così come Sam, ma credo che ormai anche lei abbia perso le speranze e io non voglio contagiare tutti col mio malumore. Cerco solo di tirare avanti, ormai manca poco al diploma, poi ci sarà l'audizione per la Nyada. Kurt una volta mi disse che anche la Nyada ha un glee club, forse, se mi accettano, lo vedrò lì ogni giorno. Sicuramente lo vedrò ogni giorno. E' impossibile, ogni cosa mi riporta a lui e, inevitabilmente, alla sua risposta di quella sera. Le sue poche parole riecheggiano ancora vivide nella mia mente, come se le stesse pronunciando in questo momento di fronte a me. Eppure, io ricordo i suoi occhi, ricordo il suo pianto e le sue parole soffocate. Una cosa, una sola, posso giurare: Kurt, nonostante tutto, mi ama ancora.

Tornato a casa, ho solo voglia di buttarmi sul letto e non svegliarmi fichè non è finita anche questa giornata. La porta della mia camera è aperta e la cosa mi lascia abbastanza perplessa. Di solito nessuno entra nella mia stanza, neanche i miei genitori osano metterci piede, sono piuttosto geloso delle mie cose, anche se Kurt mi batte gran lunga in questo. Aperta la porta, però, il mio cuore si ferma, il mio corpo è come paralizzato: Kurt è di fronte a me e mi guarda. La sua voce chiara e delicata scioglie la mia rabbia, la mia peura ed il mio cuore:

-Ciao, scusa l'improvvisata, ma avevo il bisogno di parlarti-.

-Ti ascolto-.

-Bene, allora lasciami parlare, fammi andare fino in fondo senza interrompermi, poi potrai dire ciò che vuoi. Hai tutto il diritto di odiarmi, perchè il tuo è stato uno dei gesti più romantici a cui abbia mai assistito e sai che quanto sono romantico. Il tuo discorso mi ha emozionato e commosso così tanto che se ci penso adesso mi tornano le lacrime agli occhi, quando hai finito, il mio unico desiderio era dirti sì, perchè in un attimo sei riuscito a risvegliare i miei sentimenti, a ricordarmi perchè ti amo tanto. Ma io non ti voglio sposare perchè adesso possiamo farlo, come se fosse una possibilità da cogliere al volo. Proprio perchè adesso abbiamo gli stessi diritti di tutti, voglio sposarmi quando sarò, qaundo saremo pronti, e mi sono reso conto che non lo sono ancora. Ci sono la Nyada, le audizioni, il tuo futuro ingresso al college: Quando ci sposeremo, invece, io vorrei essere totalmente assorbito dal nostro matrimonio. Vorrei che imparassimo a convivere con tutto ciò, prima di compiere un passo così grande. Però, se tu vuoi- dice mostrandomi l'anello nella scatoletta nera- questo lo prendo ugualmente, perchè è una promessa che voglio farti. Ti prometto che non mi perderai mai e che, nonstante tutto, a qualsiasi costo, se tu avrai bisogno di me, io correrò. Ti prometto che sarò per sempre il tuo migliore amico e la tua anima gemella. Ti prometto che ti difenderò da tutto e da tutti, dai pregiudizi, da chi vorrà dividerci, da chi cerca in qualsiasi modo di farti del male. Ti prometto che canteremo ancora tante canzoni insieme e che te ne dedicherò ancora tantissime. Ti prometto di pensarti quando sentirò Teenage Dream o Come What may, o Black Bird o Candles, o qualunque altra canzone che sia collegata a noi, o sembra scritta per noi. Ti prometto che un giorno ci sposeremo e ti prometto che ti amerò per sempre, fino al giorno della mia morte, e forse anche oltre. Adesso, emh, di' pure ciò che pensi-.

Le lacrime scendono veloci sul mio viso senza che io possa fare niente per fermarle.

-Hai già detto tutto-. Detto ciò mi getto fra le sue braccia e Kurt mi regala uno dei suoi sorrisi più belli.

 

Le regionali sono finite, il matrimonio del professor Shuester e della signorina Phillsphury è finito, eppure sono ancora agitato ed emozionato come se fosse i momento di cantare la mia prima canzone in pubblico, o l'audizione per la Nyada; ma è molto, molto di più. Qualcosa di più importante di tutto questo, qualcosa che spero cambierà la mia vita per sempre. Chiederò a Kurt di sposarmi. Lo so: tutti pensano che sia assurdo, che è troppo presto, ''siamo ancora adolescenti''. Possibile che nessuno capisca? Le persone ''come noi'' hanno aspettato secoli per questo, e adesso che è finalmente successo, che siamo liberi di sposarci, io voglio farlo: Voglio sposare la mia anima gemella, Kurt. Ormai è tutto pronto, siamo tutti al Bel Grissino per festeggiare matrimonio e vittoria: è questo il mio momento. Il mio cuore non è mai andato tanto veloce, per il nervosismo giro e rigiro, apro e riapro, la famosa scatoletta. Quando tutti stanno per andare via, prendo Kurt per mano e lo porto fuori, in disparte, pronto per dichiararmi. Kurt mi guarda confuso: è così carino che di colpo mi torna in mente perchè voglio sposarlo e tutta la mia insicurezza lascia posto all'entusiasmo della vita che ci aspetta insieme. Ora tocca a me:

-Kurt, credo di essere sempre stato innamorato di te, dal primo giorno in cui ti ho incontrato, alla Dalton, però mi sono davvero reso conto di ciò che provavo solo in quel giorno indimenticabile, quello in cui hai cantato Black Bird. E' scattato qualcosa dentro di me, qualcosa che mi ha detto che eri tu la mia anima gemella, la persona con cui avrei trascorso il resto dei miei giorni. E anche oggi, non potrei esserne più sicuro. Perciò Kurt, non mi interessa se siamo troppo giovani, troppo immaturi, non mi interessa ciò che dicono gli altri, perchè se c'è qualcosa nella mia vita di cui ho un'assoluta certezza, è che il nostro amore non morirà mai. Ora posso finalmente dirlo, ora ci è stato finalmente concesso. Kurt, ti amo, sei il mio migliore amico e la mia anima gemella, vuoi sposarmi?-

Kurt rimane di stucco, mi guarda incredulo, ma i suoi occhi umidi sono la prova evidente che sono riuscito a commuoverlo. Qualcosa nei suoi occhi, però, mi fa trasalire, come se qualcosa lo fermasse. La sua voce irrompe come un lampo nei miei pensieri:

-No, non posso, mi dispiace...- .

Lo vedo scappare via piangendo e rimango solo, con una scatolina nera ancora chiusa tra le mani.

In auditorium tutti ridono e scherzano, contagiati dalle ultime traccie di euforia lasciate dalla vittoria, persino Kitty e Marley sembrano felici come non mai ,mentre discutono di un possibile duetto. E' già passata una settimana da quando ho pronunciato la mia proposta, una settimana da quando Kurt è ripartito per New York, lasciando dietro di sè solo un aspro ricordo: quella sera in cui tutto è crollato, mentre tutto doveva essere perfetto. E' passata solo una settimana, eppure mi sembra un secolo, ed anche se cerco di dimenticare, una scatolina nera chiusa continua a fissarmi, ogni mattina, dal mio comodino, e a ricordarmi ciò che ho perso. Tina cerca di consolarmi ogni giorno, così come Sam, ma credo che ormai anche lei abbia perso le speranze e io non voglio contagiare tutti col mio malumore. Cerco solo di tirare avanti, ormai manca poco al diploma, poi ci sarà l'audizione per la Nyada. Kurt una volta mi disse che anche la Nyada ha un glee club, forse, se mi accettano, lo vedrò lì ogni giorno. Sicuramente lo vedrò ogni giorno. E' impossibile, ogni cosa mi riporta a lui e, inevitabilmente, alla sua risposta di quella sera. Le sue poche parole riecheggiano ancora vivide nella mia mente, come se le stesse pronunciando in questo momento di fronte a me. Eppure, io ricordo i suoi occhi, ricordo il suo pianto e le sue parole soffocate. Una cosa, una sola, posso giurare: Kurt, nonostante tutto, mi ama ancora.

Tornato a casa, ho solo voglia di buttarmi sul letto e non svegliarmi fichè non è finita anche questa giornata. La porta della mia camera è aperta e la cosa mi lascia abbastanza perplessa. Di solito nessuno entra nella mia stanza, neanche i miei genitori osano metterci piede, sono piuttosto geloso delle mie cose, anche se Kurt mi batte gran lunga in questo. Aperta la porta, però, il mio cuore si ferma, il mio corpo è come paralizzato: Kurt è di fronte a me e mi guarda. La sua voce chiara e delicata scioglie la mia rabbia, la mia peura ed il mio cuore:

-Ciao, scusa l'improvvisata, ma avevo il bisogno di parlarti-.

-Ti ascolto-.

-Bene, allora lasciami parlare, fammi andare fino in fondo senza interrompermi, poi potrai dire ciò che vuoi. Hai tutto il diritto di odiarmi, perchè il tuo è stato uno dei gesti più romantici a cui abbia mai assistito e sai che quanto sono romantico. Il tuo discorso mi ha emozionato e commosso così tanto che se ci penso adesso mi tornano le lacrime agli occhi, quando hai finito, il mio unico desiderio era dirti sì, perchè in un attimo sei riuscito a risvegliare i miei sentimenti, a ricordarmi perchè ti amo tanto. Ma io non ti voglio sposare perchè adesso possiamo farlo, come se fosse una possibilità da cogliere al volo. Proprio perchè adesso abbiamo gli stessi diritti di tutti, voglio sposarmi quando sarò, qaundo saremo pronti, e mi sono reso conto che non lo sono ancora. Ci sono la Nyada, le audizioni, il tuo futuro ingresso al college: Quando ci sposeremo, invece, io vorrei essere totalmente assorbito dal nostro matrimonio. Vorrei che imparassimo a convivere con tutto ciò, prima di compiere un passo così grande. Però, se tu vuoi- dice mostrandomi l'anello nella scatoletta nera- questo lo prendo ugualmente, perchè è una promessa che voglio farti. Ti prometto che non mi perderai mai e che, nonstante tutto, a qualsiasi costo, se tu avrai bisogno di me, io correrò. Ti prometto che sarò per sempre il tuo migliore amico e la tua anima gemella. Ti prometto che ti difenderò da tutto e da tutti, dai pregiudizi, da chi vorrà dividerci, da chi cerca in qualsiasi modo di farti del male. Ti prometto che canteremo ancora tante canzoni insieme e che te ne dedicherò ancora tantissime. Ti prometto di pensarti quando sentirò Teenage Dream o Come What may, o Black Bird o Candles, o qualunque altra canzone che sia collegata a noi, o sembra scritta per noi. Ti prometto che un giorno ci sposeremo e ti prometto che ti amerò per sempre, fino al giorno della mia morte, e forse anche oltre. Adesso, emh, di' pure ciò che pensi-.

Le lacrime scendono veloci sul mio viso senza che io possa fare niente per fermarle.

-Hai già detto tutto-. Detto ciò mi getto fra le sue braccia e Kurt mi regala uno dei suoi sorrisi più belli.

  
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