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Autore: Felurian    04/06/2013    4 recensioni
Lei una principessa, lui un barone. Una semplicissima favola, scritta per sognare un po' come da bambina.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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C'era una volta..
 


A Valeria, che ama sognare.
A Mariapaola, perché non smetta di farlo.



 



 

C'era una volta un gran bel regno, di nome Dreamland.

La gente era molto buona lì, tutti si amavano l'un l'altro, ed erano uniti l'un l'altro da un grande amore per la musica.

Dreamland era governato da un re molto buono che aveva una figlia di nome Beatrice.

Beatrice era bellissima: aveva dei lunghi capelli neri, come l'ebano, grandi occhi neri e pelle del colore della porcellana.

Era una ragazza molto buona, sempre gentile e indulgente con il proprio popolo, che, di conseguenza, l'adorava.

Ma Beatrice era molto triste. Si era, infatti, innamorata di Eduardo, figlio di Sir Jhon Sheeran, Barone di Sealand, un'isola molto vicina a Dreamland.

Beatrice ed Eduardo si erano conosciuti tempo prima, per caso.

Quel giorno Beatrice era andata in spiaggia, per restare un po' tranquilla e scrivere un po', cosa che adorava fare.

Lì lo vide per la prima volta.

Egli stava suonando su uno scoglio, con uno strumento conosciuto come 'chitarra', molto diverso da quelli che di solito si vedevano nel regno di Beatrice: lei infatti ne aveva solo sentito parlare.

Lei era rimasta incantata da lui: i suoi capelli rossi, mossi dalla brezza marina; il movimento leggero delle sue mani su quello strumento. E la sua voce. Oh, la sua voce. Solo un angelo poteva avere quella voce! Così delicata, gentile.. Una voce che avrebbe fatto sognare chiunque!
Mentre lei lo osservava, incantata, dalla spiaggia, egli si girò.

Lei vide i suoi occhi azzurri, che si confondevano con il mare, lui gli sorrise, lei ricambiò.

Iniziarono a parlare.

Così era iniziato il loro amore: ogni sera si vedevano nello stesso punto, lui cantava per lei e lei adorava starlo a sentire.

Lui era rimasto affascinato da quella ragazza così bella, così dolce.

Adorava stare al suo fianco, perdersi nei suoi occhi. Amava ascoltare le storie che lei scriveva: erano stupende. Storie d'amore e amicizia, di guerra e solitudine.

Ed era tutto quello che avevano sempre desiderato.

Un brutto giorno, però, il Re mandò a chiamare Beatrice mentre lei era sulla spiaggia.

 

'In cosa posso servirla, padre?'

'Bambina mia, ho grandi notizie per te e per il nostro regno!'

'Oh, la prego, mi dica!'

'Il principe Gianmarco, figlio del re Giovanni di Realife, ha chiesto la tua mano!'

Il principe Gianmarco era un ragazzo molto bello, ma altezzoso e dispotico. Era l'erede al trono di un regno grandissimo, Realife, che, però, Beatrice odiava.

Infattì lì la gente era burbera, antipatica, incivile. Non c'erano canti e balli ogni sera. Bisognava lavorare, faticare per avere ciò che si voleva.

Il contrario di Dreamland.

E completamente opposti erano anche i loro principi.

Gianmarco era una persona molto razionale, quasi cinica.

Beatrice una sognatrice.

Non erano assolutamente compatibili.

Inoltre, Beatrice aveva regalato il suo cuore ad un altro uomo, ormai.

'Padre, io... non credo sia una buona idea!'

'Perché? Pensa al beneficio che trarrebbe il nostro regno da questa unione!'

'Sire, non lo amo. Non sarei felice con lui. Sono innamorata di un altro.'

'Chi sarebbe costui?!' esclamò il re a gran voce.

'Eduardo, il figlio di Sir Sheeran.'

'E' un barone, tu sei una principessa! Non puoi stare con lui!!'

'La prego padre, io lo amo!'

'Mi dispiace, sai che farei qualunque cosa per accontentarti, ma stavolta devo badare al bene del regno.'

'Ma..' cercò di replicare la principessa.

'Mi dispiace. Così è deciso.'

 

La ragazza uscì dalla Sala del trono piangendo, e corse sulla spiaggia, dove trovò Eduardo che l'aspettava da quando lei lo aveva lasciato per recarsi dal padre.

Lei gli si gettò piangendo tra le braccia.

 

'Amor mio, cosa succede?' disse dolcemente il ragazzo, accarezzandole i capelli, anche se si avvertiva il nervosismo nella voce.

Lei gli raccontò tutto. Tutto quello che le aveva detto suo padre, ciò che questo significava.

Gli ribadì quanto fosse grande il suo amore per lui, quanto lui fosse importante per lei. Quanto aveva bisogno di lui.

 

Il ragazzo la stette ad ascoltare tutto il tempo,rassicurandola. 'Troverò una soluzione', continuava a dirle, 'è una promessa'.

 

Passò un mese.

La principessa dovette partire per Realife ad incontrare il principe e a finire i preparativi per il matrimonio.

Non avevano ancora trovato una soluzione, lei aveva perso le speranze.

Gli ultimi giorni si era addirittura rifiutata di vederlo. 'Il distacco sarà più semplice', aveva detto.

Beh, non era stato affatto così, per nessuno dei due.

Lei non aveva fatto altro che pensare a lui per tutto il viaggio.

All'incontro con il re Giovanni, pensava come sarebbe stato quello con il Barone.

Mentre passeggiava con il principe, pensava alle chiacchierate con Eduardo.

Gianmarco le voleva bene, questo si vedeva. Con lei era sempre molto dolce, per quanto il suo carattere glielo permettesse.

Lei iniziò a pensare che magari ci sarebbe stato un futuro, per loro.

Probabilmente lui alla fine sarebbe riuscito a renderla felice. Era molto bello, intelligente. Iniziò a pensare che magari si era sbagliata sul suo conto.

Si permise di lasciarsi andare con lui, di lasciare che i suoi pensieri diventassero più dolci su quel ragazzo tanto gentile e che tanto le voleva bene che si trovava al suo fianco.

Si permise di lasciare che una piccola parte di se stessa provasse un certo bene per il principe.

 

Certo, non era paragonabile all'amore che provava per Eduardo, nemmeno in minima parte.

Quando era da sola, pensava ancora a quel ragazzo meraviglioso che le aveva rubato il cuore, per sempre.

A quanto le piaceva starlo a sentire quando cantava, o semplicemente osservarlo, memorizzando qualsiasi cosa su di lui.

Ma non poteva permettersi di provare quei sentimenti, ormai.

 

Intanto il suo affetto per il principe andava lentamente crescendo. Trovava gradevole trascorrere del tempo in sua compagnia, al contrario dei primi giorni.

Magari si sarebbe risolto tutto per il meglio.

 

Un pomeriggio, quando ormai mancavano una manciata di giorni al matrimonio, Beatrice stava tornando in camera dopo una passeggiata fatta nel parco del castello, per rilassarsi un po' scrivendo.

Passò quindi davanti la sala del trono, dove sentì la voce di Gianmarco dalla porta socchiusa.

Pensò di entrare, ma sentì una voce femminile che si lamentava

'La prego, sire. Sia clemente. E' solo un ragazzino, non gli faccia del male.'

Beatrice sbirciò leggermente, dopo aver controllato che nessuno in quel momento stesse passando per il corridoio.

Il principe disse:

'Pagherà per quello che ha fatto. Stava cercando di rubare delle cibarie destinate al castello, è inaccettabile!'

'Oh, la prego, mio signore, è solo molto affamato. Vede, ho perso da poco mio marito, il cibo in casa scarseggia, il mio figliolo stava solo cercando qualcosa da mangiare...'

'Non mi interessano i tuoi lamenti! Tuo figlio pagherà!'

'Ha solo dieci anni, mio signore...'

'Dieci anni, eh? Bene, vorrà dire che non lo getterò in prigione. Riceverà dieci frustate.'

'Ma, signore..'

'Andate ora, prima che vi faccia marcire entrambi in prigione!'

 

La principessa fuggì nella sua stanza, non voleva sentire altro.

Che razza di mostro era quello?

Come si poteva far frustare un bambino di dieci anni, il cui unico peccato era di essere povero?

Non riusciva a capacitarsene. Come poteva sposare un uomo del genere?

Il suo Eduardo era sempre così buono, così gentile con tutti.

Perché non veniva a prenderla? Perché non la portava via con sè, come le aveva promesso più volte? Perchè non la salvava?

 

 

Il giorno delle nozze arrivò.

La principessa era nervosa e triste come non mai. Mentre la aiutavano a vestirsi, lei avrebbe solo voluto piangere disperatamente, per il fato che le aveva portato via il suo grande amore, che ora la dava in moglie ad un uomo mostruoso.

 

Percorse la navata della Chiesa lentamente, cercando di trattenere le lacrime.

'Perchè?' era l'unica cosa che riuscisse a pensare.

Arrivò all'altare. Il principe le tolse il velo dal viso, sorridendo.

Si udì un grande boato.

Tutti si guardarono intorno, sconvolti.

Il portone si spalancò, e dalla porta entrò correndo una persona. Un ragazzo. Eduardo.

Beatrice restò immobile per un attimo, poi corse tra le sue braccia.

Il principe, in evidente stato confusionale, non riusciva a capire ciò che stesse succedendo.

Quando vide la principessa tra le braccia di Eduardo ordinò alle guardie di catturarli.

Eduardò disse a Beatrice di uscire, mentre sfoderava la spada.

Erano troppi.

Iniziò ad arretrare anche lui.

Alla fine corse fuori, insieme a Beatrice.

Fuori, ad aspettarli, c'era.... un drago? Possibile che fosse proprio un drago?

La ragazza era spaventatissima.

Non ne aveva mai visto uno!

'Corri!' urlò Eduardo, prendendole la mano e conducendola proprio vicino al drago.

Poi ci salì sopra, e aiutò anche lei a salire.

Erano su un drago.

Presero il volo rapidamente, mentre Eduardo allontanava le guardie aiutato dal drago che iniziò a sputare lingue di fuoco.

 

Beatrice, quando ebbe il coraggio di riaprire gli occhi, si ritrovò ad una enorme altezza. Vedeva sotto di se il regno di Realife, i campi, il castello, tutto minuscolo.

Era streatta ad Eduardo che stava guidando il drago, incitandolo come se lo conoscesse.

 

'Sei arrivato, alla fine' le disse lei all'orecchio.

'Te l'avevo promesso' rispose lui.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Dopo che atterrarono a Sealand, Eduardo le spiegò tutto. Il drago, idea di suo padre, ma era stato difficile procurarselo, per questo ci aveva messo così tanto.

All'inizio aveva pensato che sarebbe stato impossibile.

Qualche giorno dopo arrivò il Re, padre di Beatrice a Sealand.

Dopo un lungo discorso e una lunghissima serie di spiegazioni, accettò l'amore dei due ragazzi.

Il principe era molto arrabbiato per ciò che era successo, ma decise che muovere guerra sarebbe stato stupido.

Beatrice ed Eduardo si sposarono.

E vissero per sempre felici e contenti, con tanti bei pargoli innamorati della musica, del mare e della scrittura.

 

 

 












Buonasera!!
Beh, come vedete oramai scrivo solo os lol.
Questa è un po' particolare. Stavo facendo un po' di film con una mia amica quando mi è venuta in mente questa cosa!
E' molto sognante, come il mio lato da fanwriter.^^
Per questo, questa volta, mi firmerò con il mio nickname.
Fatemi sapere cosa ne pensate!!
Felurian

 

   
 
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