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Autore: robby_darkness    05/06/2013    0 recensioni
Questa è la breve storia di due ragazzi qualsiasi, un ragazzo e una ragazza, di cui l'amore del primo non è corrisposto e questo se ne tormenta..conclusione dall'esito un po' incerto.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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Tu non sai cos'è l'Amore, è questa la frase che la ragazza gli disse,spezzandogli il cuore, lui pensò così di nuovo: ''Tutto quello che ho fatto fin'ora a cosa è servito?''.

Ma torniamo più indietro,molto più indietro, per raccontarvi come sono andate le cose. Era un giorno normale, quando entrambi si ritrovarono per caso nella stessa scuola, nella stessa classe. All'inizio tutto scorreva normalmente..anzi il ragazzo non l'aveva nemmeno notata, se non che si fosse trattato di un semplice,''piacere, come ti chiami?''.Pian piano col tempo lui iniziava a guardarla, ma aveva altro a cui pensare, in quel momento il suo cuore apparteneva già a qualcuno. Purtroppo il tempo passava veloce,ma giorno per giorno, non potè fare a meno che rimanere ipnotizzato dal suo sguardo perfetto, e dai suoi occhi celestiali. Lei lo capì anche, ma non diede molta importanza alla cosa, anzi.. se ne divertiva. La cosa si diffuse anche all'interno della classe che, gli arrivarono domande, sul fatto che le potesse piacere. L'anno scolastico finì, e non ci fu nessun episodio in particolare,perchè non c'era nessun legame in particolare. Quando iniziò il secondo anno, ormai lui non faceva altro che pensarla,così iniziarono ad essere amici.. provava già dei sentimenti molto forti, ma sarebbe stato inutile spiegarlo, il tempo sarebbe servito a tutto. Proprio quando credeva che stesse incominciando a crearsi qualcosa, lei si fidanzò, se così vogliamo dire, per 3 mesi.Non ci poteva credere, ma dovette accettarlo, anzi iniziò anche a uscire con lei insieme al suo ragazzo; si era rassegnato, quando incominciarono ad avere i primi problemi. Diverse cose sorsero. Fino ad arrivare ad un giorno in cui la coppia si ruppe. Era l'estate del 2012. Lui aveva sbagliato, si era comportato con lei da amico per tutto il tempo, non perchè lo fosse,ma perchè aveva bisogno di lei, ed esserlo era tutto quello che gli era rimasto. Purtroppo, arrivata l'estate, lei iniziò a stare male, e non poco..così passarono 3 mesi..in cui, dalla mattina alla sera, parlando insieme, gli stette vicino, come poteva; credeva che lei fosse diversa, aveva capito quanto fosse stata delusa,quanto come lei non esisteva nessuna fatta in quel modo,così gli diede tutto quello che aveva. La verità era che l'amava, l'aveva solo dimenticato. Purtroppo con i giorni, quel sentimento incominciò a crescere e a diventare insostenibile, così dovette emergere per forza, non avrebbe potuto continuare ad essere falso con lei. Oltre al sentimento che aveva per lei inoltre, sapeva di poterle dare quello che voleva, e sapeva di poterla rendere felice, avrebbe solo dovuto dimostrarlo. Così un giorno, le scrisse un messaggio, dove le spiegava tutto. Lei capì,ma gli disse che non era ancora pronta per amare qualcuno,era troppo presto e poi tra l'altro lo vedeva come un amico. Lui capì,stette male, ma non poteva fare altro. Passarono due mesi, in cui lui continuò a starle vicino..poi lei a causa sua conobbe un altro ragazzo, che senza dimostrarle nulla, riuscì a stare con lei, in due giorni.A quel punto,lui capì che tutto quello che le aveva detto fino a quel momento non era servito proprio a nulla,perchè lei non sapeva cos'era l'Amore. L'aveva ferito e l'aveva anche mentito.Il mondo gli era caduto addosso. Cos'aveva fatto fino a quel momento? Aveva tirato su la sua amica? Per vedere poi cosa,almeno sperava, in un qualcosa di positivo, anche se non lo prevedeva dato che aveva preso in considerazione il primo sconosciuto che aveva incontrato. La sua spiegazione era, che c'era stato feeling. In quel momento lei stava male, non lui, e voleva anche sentirsi giustificata,perchè non gli aveva promesso niente. Piangendo lui non potè far altro, che tornare nello stesso posto in cui lei aveva baciato quel ragazzo e gettare per terra i petali della rosa che le aveva preso. La permanenza della ragazza in classe lo distruggeva, motivo per il quale più volte si è pentito di non essere andato via di lì,per cambiare tutto e tutti. Ma alla fine si era abituato anche a quello e i contatti con lei ripresero, anche se c'era un bene spesso misto a odio.Lei gliene disse tante, ogni cosa era un pretesto, un motivo per trovare un difetto in lui..,ma questo non gli fece girare lo sguardo, che importava con chi stava? Continuò a dimostrarle quanto era innamorato, pur sapendo che era tutto inutile. Giocavano tutti i giorni, si lanciavano le mani addosso,schiaffi e graffi ogni giorno;una sua mano sul viso,lo emozionava in una maniera indescrivibile. A lui bastava, la sentiva sua. Non esisteva una ragazza più bella di lei, era diversa da tutte,era perfetta,la vedeva come un angelo in tutte le sue parti del corpo;e quello era solo metà del suo motivo d'amore. Stava bene solo dicendole belle cose. Ed è così che durò tutto l'anno. Però fra questi bei momenti, un giorno lei gli disse ''tu non sai cos'è l'amore'', lei l'aveva colpito non una volta, ma più volte. Anche durante la gita scolastica, gli aveva fatto versare lacrime, per tutti i ragazzi con cui era stata a contatto, la gelosia l'aveva pervaso, ormai era l'unico suo pensiero. Era arrivato ad un punto troppo insostenibile.

Quando gli disse che non sapeva che cos'era l'Amore, si sentì morire per l'ennesima volta. Capì che forse, la sua colpa, era stata quella di aver idealizzato troppo quella persona.Quando la sua seconda storia finì, non fu di certo felice, anzi, capì che aveva fatto la stessa cosa già fatta in precedenza. Il bene, la gelosia, l'amore. Ormai erano tutti i sentimenti che l'animavano. Non ne poteva più. Lei purtroppo non poteva capire tutto questo, infondo non gliene poteva fare una colpa,lei non lo amava. Sapeva solo ritenere che era pazzo. A quel punto continuare non avrebbe avuto più senso, l'unico a stare male era lui. Era diventata un'ossessione, se non per il desiderio ancora più forte di volerle dimostrare quello di cui aveva bisogno e che voleva. I suoi comportamenti erano diversi, le stava vicino, ma non era per amicizia, voleva proteggerla come diceva lui. Lei non si rendeva conto degli altri ragazzi, che erano solo calcolatori,a differenza di lui che le aveva sempre detto tutto, e che le si avvicinavano quasi a baciarla,facendo finta di essere amici, quando la verità è che essendo così falsi, non avevano per niente rispetto di lei. Il solo pensiero di qualcun'altro al suo posto lo uccideva,non aveva mai sofferto così tanto per una ragazza. Con chiunque l'avrebbe chiusa con una semplice amicizia,purtroppo capì che non poteva essere così questa volta. Quello che gli dava più fastidio erano le sue risposte, avrebbe voluto un semplice '' Non mi piaci, non sei il mio tipo, non sei adatto a me'', invece no..doveva continuare a sentirsi dire: ''Io riesco a vederti solo come un amico..'' ''non ti riesco a vedere x adesso come un eventuale

ragazzo'' ''Tu, sei perfetto,Roberto,non hai niente che non va''. Purtroppo, non ne poteva più di sentirsi dire quelle

stupidaggini, ormai continuare, equivaleva a far succedere quello che era già successo, così capì che era arrivato il momento di

finirla, anche se era innamorato di lei. Dentro di lui sarebbe sempre rimasto il desiderio di lei e di un suo ritorno definitivo,ma

l'avrebbe accantonato insieme a tutti gli altri sogni. Lei stessa gli aveva insegnato che tutto nella vita era possibile,ma se

l'amava come diceva, avrebbe avuto tutta la vita per dimostrargli quello che voleva, e se una vita non sarebbe bastata avrebbe

l'avrebbe potuta incontrare di nuovo 100 anni dopo.

  
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