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Autore: Risa Lily Angelie    05/06/2013    5 recensioni
Vì arrossì ancora di più. Si scostò dallo specchio, e voltandosi, guardò seccata il marito.
"Non essere ridicolo, Burdock. Non mi risulta che ti abbia sposato per le tue qualità da giullare."
Grisam sorrise nuovamente.
"Ma si può sapere cosa ci trovi di tanto divertente da sorridere?" Grugnì Pervinca, lanciando uno sguardo torvo all'uomo che aveva di fronte. "No, anzi, non voglio saperlo. Esci all'istante da quel letto se non vuoi che ti prenda a calci."

***
[Vì/Grisam.♥]
{Piccola OS senza pretese, forse OOC, per cui inserisco l'avvertimento. Buona lettura!}
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Grisam Burdock, Pervinca Periwinkle
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Stars can't shine without darkness. ~'
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A DrogataDiApiFrizzole,
che si sente continuamente
gli scleri di un'adolescente
che non vuole crescere.





La sveglia, puntuale alle sette di mattina, suonò con una certa nota che Pervinca definiva quasi ogni mattina isterica.
La ragazza dai capelli color cannella emerse dalle coperte e con la mano candida afferrò la suddetta sveglia e la scaraventò a terra.
Accanto a lei, Grisam Burdock aprì gli occhi assonnati.
"Vì..." farfugliò sbadigliando e stiracchiandosi un po'.
L'interpellata voltò la testa verso il giovane e gli lanciò un'occhiata che il giovane Burdock definì preoccupante.
"Prima o poi Babù la pagherà per avermi regalato quella cosa." biascicò lei, lanciando uno sguardo alla sveglia, ormai distrutta. Infatti, diversi pezzi di questa, erano sparsi per terra.
Grisam sorrise appena e rimase ad osservare quella che solo un mese prima era diventata sua moglie alzarsi.
Pervinca si tirò su i capelli - non più costretti nel taglio maschile che soleva portare da bambina, ma anzi liberi di cadere morbidamente sulle spalle, descrivendo morbidi boccoli color cannella - con una mano, sbuffando sonoramente, e con l'altra aprì l'anta destra dell'armadio.
"Vuoi restare lì imbambolato tutto il giorno?" borbottò Vì, lasciando la presa sui propri capelli, e lanciandogli un'occhiata assonnata ma comunque truce.
"Forse." commentò Grisam, sorridendo "È che da qui ho una così bella visuale..." terminò, lasciando volutamente intendere, con uno sguardo malizioso, a che tipo di vista si riferisse.
Pervinca arrossì violentemente e chiuse con forse troppa forza l'armadio.
"Buffo che tu lo dica" ribattè lei, avvicinandosi allo specchio "con questo camicione da notte dubito fortemente di essere anche solo un poco seducente." All'ultima parola, un lieve brivido le scese lungo la schiena.
Grisam ridacchiò.
"Ma tu sei seducente con qualsiasi cosa."
Vì arrossì ancora di più. Si scostò dallo specchio, e voltandosi, guardò seccata il marito.
"Non essere ridicolo, Burdock. Non mi risulta che ti abbia sposato per le tue qualità da giullare." 
Grisam sorrise nuovamente.
"Ma si può sapere cosa ci trovi di tanto divertente da sorridere?" Grugnì Pervinca, lanciando uno sguardo torvo all'uomo che aveva di fronte. "No, anzi, non voglio saperlo. Esci all'istante da quel letto se non vuoi che ti prenda a calci."
Continuando a sorridere, Grisam Burdock, in soli pantaloni del pigiama, scese con malagrazia dal letto, ed afferrò un lembo della lunga camicia che Pervinca indossava a mò di camicia da notte.
"Che vuoi?" sbuffò quella "Oggi ho promesso a Vaniglia che sarei andata da lei per aiutarla con delle cose, non voglio fare tardi." Detto questo, si liberò dalla presa del marito.
"Che cose?" Chiese questo incuriosito.
"Nomi." Rispose semplicemente lei, sorridendo.
"Maschili o femminili?"
"Entrambi. Chesnut ancora non riesce a capire se si tratta di un bambino o di una bambina."
Grisam annuì distrattamente: da quando, cinque mesi prima, Vaniglia e Jim avevano annunciato di aspettare un bambino, in casa Periwinkle non si parlava d'altro.
Anche Vì, da sempre ben poco materna, si era subito interessata all'argomento; aiutava la sorella a fare compere per il bambino, le consigliava su quali cibi mangiare durante la gravidanza. Era molto felice riguardo quella novità, e una volta Grisam la sorprese a cucire un maglione per il bambino.
Strano, si diceva fra se e se, ma era giunto alla conclusione che, come sempre, ciò che provava una gemella lo provava anche l'altra.

Il biondo afferrò nuovamente un bordo della camicia bianca di Pervinca e la strattonò, facendola avvicinare a sè.
Questa vicinanza fece arrossire timidamente Vì, che si morse nervosamente le labbra rosee. Lui le donò appena un leggero bacio fra i capelli ribelli, e questo parve risvegliare la giovane strega del Buio, che si allontanò improvvisamente dal marito.
"Non fare lo scemo!" Esclamò la rossa "E per favore, vestiti!" 
Così dicendo, lanciò irritata la prima camicia che trovò sottomano al ragazzo, il quale, sghignazzando, la indossò. Poi frugò per la stanza alla ricerca di un paio di pantaloni che potessero abbinarcisi.
Pervinca intanto, estremamente graziosa nella sua gonna colorata ma non troppo, e con una camicia a quadri, si avviò verso la porta della camera da letto.
Poi parve ripensarci, infatti tornò indietro e, afferrata una manica della camicia di Grisam, lo costrinse a voltarsi, e poi poggiare le labbra su quelle del marito.
"Non fare lo sconsiderato oggi, ti prego." Lo ammonì sorridendo, a cinque centimetri dal viso del biondo.
Quello sorrise e replicò "Ma come, signora Burdock? Dubita del nuovo sindaco? Oh, questa è un'offesa!"
Pervinca sorrise.
"Senta, Burdock, sa perfettamente che detesto essere chiamata in quel modo. Sa di vecchio." e dicendo questo arricciò il nasino impertinente.
"Preferisce Sindachessa?"
Vì si esibì in una smorfia disgustata.
Lui le schioccò un bacio sulle labbra e poi Vì si liberò dal loro contatto.
"Sbrigati scemo, stai facendo tardi al lavoro." Con queste parole, la ventiduenne spalancò rapida la porta dalla camera da letto e corse al piano inferiore, per poi uscire di casa.
Una decina di minuti dopo, il neo eletto sindaco di Fairy Oak Grisam Burdock aprì l'uscio di casa, con la giacca tenuta sulla spalla e sorretta da due dita, e addentando una mela.


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**Angolo di Cali**
Salve gente!
Beh, mancavo tanto da questa sezione. Da quando precisamente, l'anno scorso, non avevo pubblicato quella storia che, rileggendola oggi, deifinisco orrida.
Probabilmente lo penserò anche di questa, l'anno prossimo.
Ma tralasciamo.
Cos'è questa? Una cosuccia senza pretese, e senza continuo. Venuta in mente semplicemente perchè volevo scrivere qualcosa che si avvicinasse al dolce, ma non allo smielato; spero di esserci riuscita ^^"
Spero di leggere dei vostri commenti, e anche le vostre critiche :)
Bene, ciao a tutti! :)
Cali-chan.
   
 
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