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Autore: Paolettajs    05/06/2013    5 recensioni
E se Marco Levi non fosse a conoscenza di avere una sorella?? Come la prenderebbe se gli si presentasse davanti alla porta di casa Martini???
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Marco Levi, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1- Chiara

Ero lì ferma, come un’idiota, da non so quanto tempo. Poggio Fiorito, periferia romana.

Ero circondata da un sacco di villette che stavano lì attonite, placide ma che ti davano un senso di famiglia, di affetto… quella sensazione che io, purtroppo, avevo provato solo da piccola!

Mia madre era morta cinque anni dopo la mia nascita e i ricordi che ho di lei sono sbiaditi;
mio padre è morto quando avevo 16 anni. Non avevo ne fratelli e ne sorelle, o almeno così credevo fino ai miei 16 anni, quando proprio mio padre mi disse: “Chiara tu hai un fratello, cercalo, si chiama Marco… Marco Levi! È un giornalista!”.

Queste furono le ultime parole dell’uomo che mi aveva cresciuta da solo, quell’uomo che non aveva rapporti con nessun altro... A dire la verità non ero a conoscenza nemmeno del matrimonio precedente a quello con mia madre, figurarsi dell’esistenza di un fratello!
In quel momento, credetemi, mi cadde il mondo addosso, ero solo una bambina di 16 anni, non ero capace di affrontare tutto da sola.

Fui mandata in una casa famiglia, sempre a Roma, visto che non avevo parenti vicini e visto che io non dissi niente dell’esistenza di “mio” fratello.
Presumo che anche lui non sappia niente!

Ora ho 21 anni… sono passati ben 5 anni dalla morte di mio padre, 5 anni in cui ho fatto ricerche su ricerche, ormai conoscevo i tratti somatici di mio fratello a memoria, non potevo sbagliarmi!
A dire la verità ci assomigliamo un sacco, anche io, come lui, sono scura, dai tratti gentili… Ho gli occhi castani ma che al sole prendono un’altra luce, proprio come i suoi, i capelli castani lunghi e mossi, presumo che anche lui, se solo se li facesse crescere li avrebbe mossi come i miei, e poi cosa importante… abbiamo lo stesso cognome “Levi”.

Per carità non pensate che io sia una Stalcker... Volevo solo vederlo da vicino, ma non troppo!

Avevo deciso di iscrivermi all’Università Roma 3, facoltà di Lettere e Giornalismo, senza sapere che lui sarebbe stato un mio professore al terzo anno!
Senza minimamente pensarlo!
Avevo sempre avuto quella passione per la cronaca, mi piace raccontare la storia degli altri, ma non la mia, ed è per questo che scrivo, inventando di sana pianta tutte le storie ( solo perché non ho mai lavorato per una vera testata giornalistica, non perché mi piace raggirare le vere storie... )
proprio per cercare di non pensare ai miei problemi, proprio per cercare di non pensare al fatto che prima o poi io dovrò presentarmi a lui con la frase
“Sono tua sorella!” .

Ricordo quando una mia collega, Eleonora, mi disse che avevamo un prof con il mio stesso cognome al terzo anno, io sbiancai di colpo e speravo che non fosse Marco, ma nel profondo sognavo di poter stare nella sua stessa stanza senza dover interferire con la sua vita.
Non so perché, ma mi sembra un po’ brutto piombare nella sua vita, infilandomi prepotentemente nelle sue giornate, dopo tutto chi sono io?? Chi sono per poter fare una cosa del genere???

D’improvviso,destandomi dai miei pensieri,  sento delle voci di bambini che dicono:
“Dai non vogliamo andare a scuola, andiamo al parco!”, seguiti da due figure piccole e buffe con i grembiuli azzurro e rosa;
la bimba aveva dei capelli biondi lunghi e un rossore sulle gote incantevole, il bambino era alto per essere all’asilo ed era magro.
I bambini erano seguiti da una ragazza bionda, sulla trentina..
x: “Mamma dai ti prego!”
x1:”Palù ho detto di no! Oggi si va a scuola, Marco vi porta al parco appena finisce all’università, io non posso, oggi ho un sacco di pazienti!”,
Palù.. Chissà che diminutivo è!

Sentendo queste frasi ho immaginato che quella fosse la famiglia “reale” di Marco, e infatti eccolo lì poco dopo, uscire dal cancello con in mano una ventiquattr’ore e le chiavi della macchina nell’altra.
Dà un bacio alla ragazza, uno sulla guancia alla bambina e un “cinque” al bambino…
x: “Marco allora ci porti al parco oggi??”, sempre la bambina che chiedeva insistente… Ma perché non lo aveva chiamato “papà”?
x1: “Si dai papà!”
M: “Ragazzi non lo so.. Ora vedo se riesco a liberarmi, altrimenti chiedo a zia Anna, va bene??”
P: “Ma zia va dal suo fidanzato il pomeriggio, se le dici che deve venire con noi, ti dice no!”
M:”Palù allora se mi libero vengo io, altrimenti vediamo come organizzarci e poi, sai che Anna ed Emiliano ci sono sempre, dunque dillo che tu vuoi stare con noi!”, disse ammiccando alla bimba e dandole un buffetto sulla testa.
P:” Eh va bene… è che io non vi vedo mai, e nemmeno Jonny … ci mancate!”
Al ché Marco e la ragazza si sono guardati con uno sguardo tra la tristezza ed il rammarico.
x1: “Avete ragione, prometto che sabato e domenica partiamo, andiamo a fare due giorni fuori, tanto è maggio e riusciamo a scappare due giorni!”
M:”Amore io devo finire le lezioni…”
x1:” Si Marco ma il week end non devi lavorare…”, facendo uno sguardo dolce...
M:”Avrei la stesura di quegli articoli, ma sai cosa ti dico?? Che la famiglia viene prima di tutto! E poi è ora che io mi faccia aiutare da qualcuno competente!”
x1:” Bravo Maritino mio!”, risponde la ragazza con un sorriso dolce e si avvicina affabile a “mio fratello”…

Sono proprio una bella coppia, una bellissima famiglia ed io, sempre di più, mi stavo convincendo che il mio segreto era troppo, che io non meritavo di dirgli una cosa del genere, non meritavo un uomo come lui!

Chissà, forse, non aveva un bel rapporto con papà, dopo tutto, in 16 anni di vita, non mi ha mai detto niente, e al suo funerale Marco non c’era!

Sono le 8.15 tra poco sarebbe cominciata la sua lezione ed io ero ancora li, cavolo!

Salita sulla mia 500 blu, accelero come non mai, lasciando interdetta la famiglia intenta a salire sulle proprie macchine.
Cavolo, cavolo devo essere in orario, lui è uno che vuole puntualità, altrimenti chiude le porte!

Dopo 15 minuti sono sul ponte, vado al padiglione 3B e mi infilo in aula, vedo che lui ancora non c’è… fiuuuu per fortuna!!
Dopo un po’ lo vediamo arrivare con i capelli un po’ scarmigliati, evidentemente aveva corso.
M:”Ragazzi scusate il ritardo, non mi sono reso conto del tempo che vola, prometto che non succederà più! Bene, oggi volevo dirvi che essendo fine maggio, sta per cominciare la sessione d’esami… Il mio è orale, come sapete e poi beh farò tre domande sul materiale che vi ho dato e non vi preoccupate, sono abbastanza buono!!”, sorridendo e  scaturendo una reazione piacevole nel pubblico femminile, forse consapevolmente... Chissà! 
Le due ore di lezione passano sempre troppo velocemente con lui, sarà che insegna una delle mie materie preferite, o perchè fantastico troppo... 
M:”Bene ragazzi, oggi mi fermo qui, continuiamo dopo domani… mi raccomando la puntualità!
Ah, un’ultima cosa vorrei che la signorina Chiara Levi si fermi qui…”


Spazio Personale: 

Ciao a tutti... Sono qui anche io, dopo aver letto un sacco di ff, tra l'altro tutte fantastiche, ho deciso di cimentarmi anche io in una nuova avventura!
Sono fan degli scriccioli ma ho pensato che l'ennesima storia su di loro, forse, avrebbe stancato il pubblico, così ho deciso di scriverne una su un altro dei miei personaggi preferiti... Marco! Ditemi tutto ma io lo adoro... 
Spero che vi piaccia e che mi diate la possilbilità di continuare a scrivere questa storia..
NB: Gli avvenimenti sono ambientati dopo la stagione 8, ed ecco perchè la coppia degli scriccioli è già bella e formata...
Beh ora basta parole,
voi lasciate una traccia del vostro passaggio se vi va,
A presto, si spera,
Paola. 
  
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