Ma cos'è questa luce? Che fastidio! Quanto amavo le giornate invernali, scure, con il cielo pieno di nubi grige, in cui tutto sembrava perdere la propria forma e i propri colori, per dar spazio a quel non so ché di indefinito. E' arrivato un nuovo giorno, un altro noioso giorno di vita, di scuola. Devo alzarmi, ma non ne sento il desiderio. Vorrei restare sotto queste calde coperte e rinchiudermi in un altro mondo, nel mio mondo, dove sono da solo. Non ho bisogno di nessuno io. Voglio starmene tranquillo, non avere problemi. Finire la scuola, sposarmi, avere figli per poi fare la fine di ogni uomo:Morire. Prima o poi tutti muoiono. Questo è il mio destino, la mia vita. Stanco di tutto, mi manca qualcosa, non so precisamente cosa. Chissà che sarà...In questo mondo tutti pensano per sé, se ne fregano degli altri e della loro felicità, per sopravvivere sarebbero disposti a fare qualsiasi cosa. Non ti puoi fidare di nessuno, puoi contare solo su di te. Sei solo! Ma cosa può importarmi di una vita che finirà? Già..Mi viene da ridere pensando a quanto le persone siano sciocche a credere ancora in sentimenti come l'Amore. Bisogna svegliarsi dall'innocenza, non vivere nelle illusioni, basta credere in un futuro migliore, luminoso, perché non sarà così. Ciò che ti aspetta nel mondo reale è duro. Dicono che basti affrontare il tutto con un sorriso. Che stupidità la loro! Si rifiutano di crescere, ma alla fine tutti vengono sconfitti. Perché la vita è una delle più difficili battaglie esistenti nell'universo. Ma ora basta! Il solito me, il solito ragazzo indifferente, freddo, distaccato e controllato, il ragazzo perfetto. Mi alzo! Vado in bagno e mi faccio la doccia con l'acqua fredda, ghiacciata, ma mi piace troppo. Voglio solo assopirmi ancora, facendo solo finta di essere vivo, di essere ancora un essere umano. Non ricordo momenti felici, forse non ce ne sono mai stati in questa mia breve esistenza. Esco dalla doccia e mi asciugo con un asciugamano bianco, semplice. Sono tornato quello di prima. Mi guardo allo specchio e vedo quelle iridi verdi prive di luce, più fredde del ghiaccio, più buie della notte stessa. Far finta di essere forte, di non temere nulla, non so se è per paura. Sono troppo stanco della gente che ti giudica, che pensa di essere migliore di te. E ora mi cambio, metto i soliti abiti scuri senza alcuna vitalità, prendo le chiavi e lo zaino, chiudo la porta e scendo per le scale. I miei amici mi staranno aspettando al bar. Arrivo sotto e cerco di accendere il motorino, ma non va. Maledizione! E ora che faccio? Devo per forza prendermi l'autobus. Mi incammino verso la fermata con sguardo indifferente. <>. Sempre il solito, non cambia mai. <> dico io con tonno secco come sempre del resto.<> Io rimango impassibile e finalmente c'è silenzio. Perché si ha così tanta voglia di parlare? Non si può stare in silenzio? Non voglio amici, sto bene così. <>. Lui lo ferma e saliamo. Mi prendo l'mp3 e ascolto la musica. Sempre diversa e mai la stessa, non ho un genere preferito. A volte mi sento vuoto. Chiudo gli occhi, spegnendo l'animo...