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Autore: Bluelle    05/06/2013    0 recensioni
Shirley Mirabelli è una ragazza di venticinque anni, si è trasferita nel Devon, nella fattoria di famiglia. Per stare vicina alla madre, rinchiusa in una clinica psichiatrica per aver perso il fratellino di Shy. Shy aveva un' amica in Italia, Holly. Le manca moltissimo, ma non sapeva che nel suo cammino, in una giornata di sole, avrebbe finalmente imparato a sorridere di nuovo.
Quando il dolore ci opprime, non dobbiamo sopprimerlo, dobbiamo soltanto cercare di tenergli testa, finchè non arriva qualcuno a darci una mano.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Candice Accola, Ian Somerhalder, Nina Dobrev, Paul Wesley, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Bondage
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Ciao a tutti, qui è Shy! E’ la prima ff che scrvio su EFP, mi farebbe davvero tanto piacere sapere cosa ne pensate. Quando scrivo, le emozioni corrono veloci, perciò spero di non annoiare nessuno di voi! La ragazza del Devon, è qualcosa che ognuno di noi può essere. Lo diventiamo, quando iniziamo a cercare il nostro posto nel mondo! Buona lettura a tutti!


Capitolo 1
Nel Devon – Con il Sole in faccia.


Il sole splende alto sulla contea del Regno Unito: Devonshire, chiamato in modo classico. Ahm, la ragazza bionda preferisce chiamarlo Devon e basta. Shirley, che nome buffo. Non le è mai piaciuto. Preferisce essere chiamata Sher, Shy. Qualsiasi cosa ma certamente Shirley no. Spesso dice che è un nome troppo classico, un nome fastidioso da portarsi addosso, un nome con dietro una storia. E quella storia a lei non piace proprio raccontarla. La madre venticinque anni prima, sognò una bambina con capelli biondo dorato volteggiare su un altalena in mezzo al verde, altalena che è tutt’ ora sul ramo della quercia fuori dalla fattoria McKane. In ricordo dell’ attrice Temple e decise allora di chiamarla come lei. Ma questa Shirley ha un cognome diverso, sentimenti diversi, storie diverse. Niente la porta a doversi tingere i capelli con l’ acqua ossigenata, al farsi i boccoli o all’ aver visto Babbo Natale al centro commerciale chiederle un autografo. Shirley non era famosa, le piaceva stare nell’ombra; alle volte la solitudine la rendeva meno sola, se questo può essere possibile. La madre di Shy, Adèle, aveva avuto un crollo psicologico dopo la perdita del figlio, avvenuta durante l’ottavo mese di gravidanza. Adèle è stata ricoverata due anni sotto cure mediche in una clinica psichiatrica. Poi le cose iniziarono a migliorare, le pillole da quattro al giorno divennero due, le sbarre alla finestra allontanavano sempre meno il cielo dalla mano lattea della madre della ragazza bionda A differenza della figlia, Adèle aveva i capelli rossicci e gli occhi verde dorato.

 La chioma bionda, gli occhi azzurri, Shirley li aveva presi dal padre. Tommaso Mirabelli, avvocato cinquantenne, appassionato di corse di cavalli. I genitori di Shy si conobbero proprio ad una competizione di beneficenza a cui tanti campioni avevano partecipato. All’ uscita dalla clinica, i dottori dopo aver ascoltato l’intera storia della madre, consigliarono alla famiglia Mirabelli di tornare nella landa verde, da cui proveniva la madre, sostenendo che non c’era niente al mondo che funzionasse meglio dell’ aria pura, e delle cose che si amano davvero. Perciò eccola qui. Shirley sta ascoltando l’aria che passa tra la chioma degli alberi. Il suo cavallo, l’unico amico che ha in questo paese straniero, pascola placidamente dietro di lei, Afterglow l’ha chiamato. E’ un maschio lusitano di tre anni, manto rossiccio, criniera e stinchi ramati.
Un paio di calzini bianchi. Un nitrito gentile e un temperamento abbastanza mansueto. Il Signor Mirabelli lavorava per un allevatore amico del padre di sua moglie che si era cacciato in un pasticcio con la legge. Adèle si riprendeva un po’ alla volta. Era una donna molto fragile, ma occuparsi della famiglia e dei suoi amati cavalli la aiutava Aveva studiato veterinaria, ma non aveva mai finito gli studi, perché rimase incinta di Shirley, fu proprio sua figlia a spingere la madre a finire gli studi. Shy non aveva ancora deciso che fare, non aveva ancora avuto il tempo di pensare davvero al suo futuro e a quello che sarebbe riuscita a fare. Aveva paura che se si fosse voltata per percorrere la sua strada, tutto il mondo dietro a lei sarebbe crollato

 

S- Ehi piccolino, vieni qui, torniamo a casa. Il cavallo nitrì docilmente, si lasciò sellare.


La ragazza mise il piede sulla staffa e via con il vento. La galoppata verso la fattoria fu piacevole, e squilibrata come il solito, nelle giornate estive, il cielo era persino capace di cambiare umore nel giro di cinque minuti. Mai più di qualche lampo e saetta, raramente c’erano le tempeste quelle brutte La scuderia, era vicino alla fattoria dei McKane. Portò all’ asciutto il Lusitano e il proprio sederino, sorridendo poi scrollò la chioma e lui il manto. Lo asciugò; velocemente. cambiò la biada, lo strigliò e gli mise addosso un plaid. Diede un bacio sul naso ad Afterglow ed entrò in casa. Guardò il camino, mise dentro altre due legne e prese le scale per andare in camera sua Aveva un letto cigolante bianco, in ferro battuto, alto. Con il materasso soffice e un cuscino pieno di soffici piume. Il piumino autunnale sul letto. Una specchiera bianca in ferro battuto e un vecchio armadio color mogano in fondo alla stanza. Aveva chiesto a nonno Joe di darle una mano a dare il colore alla camera. Il colore preferito di Shirley era il blu, ma optò per un color acqua marina e lilla. Accese il portatile che il padre le aveva regalato voleva continuare a restare in contatto con Holly. La sua migliore amica, rimasta in Italia, e per commentare l’ episodio nuovo della serie tv dei vampirastri. Tutti la conoscono di sicuro, no? Ma qui nel Devon il collegamento wifi non è particolarmente simpatizzante, allora Shy doveva tribulare non poco, solitamente però con pazienza vinceva.

NJ- Nipotina! Mi aiuti con il pranzo?

S-Nonno, stai imparando velocissimamente a rispolverare l’ italiano, però si dice Cena, non pranzo, quello è il pasto del mezzogiorno- disse la ragazza sorridendo serena.

NJ-Mi aiuti? Stasera abbiamo costicine alla paprika, e il papà è andato in città a prendere le patatine fritte, adesso accendi la friggi cose che avete portato voi, che io non l’ho mai usata..

Eh già, nel Devon le friggitrici non sopravvivono. E’ tutto troppo naturale e genuino per questi macchingegni Shirley preparava il tavolo, mentre il nonno preparava il budino al cioccolato e alla crema alla vaniglia.

NJ-Domani, devi portare cinque cavalli al recinto ovest, troverai un signore: Kevin Malven, ha bisogno di un paio di cavalli per una scena di un film. Ci pensi tu?

S-Awwwaww, sul serio? Di che film si tratta? Ahhh divento famosa e tu nooo! - disse sogghignando la ragazza.

In realtà non sapeva che Nonno Joe pur di vederla sorridere e spensierata aveva fatto di una casualità un sogno.

  
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