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Autore: Ishyna    22/12/2007    9 recensioni
Per chi si fosse chiesto cosa accadde la mattina dopo quella notte di luna e lacrime in casa Son... Un piccolo extra strettamente legato alla Fic "Memorie dimenticate"
Genere: Triste, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Chichi, Gohan, Goten
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quel giorno si svegliò con un violento mal di testa.
Gli occhi le si aprirono svogliatamente, sebbene ormai da anni avesse l'abitudine d'esser alquanto mattutina.
La casa non andava certo avanti da sola, ed allevar due figli non era certo cosa da poco.
Con lentezza si girò sull'altro fianco, portando la mano a tastare le lenzuola del grande letto che la ospitava, quasi cercando qualcuno.
Ma il freddo contatto con la sola stoffa la ridestò completamente: era ormai sola da tanto tempo.
Con un briciolo di nostalgia, si stirò appena mettendosi a sedere.
Stranita, come se per anni non avesse visto quelle pareti, le scrutò incerta sul da farsi.
Si sentiva "diversa" dal solito. E decisamente depressa.
Quel gesto così naturale di pochi minuti prima l'aveva messa di mal umore... Che ancora, dopo tutti quegli anni, non si fosse abituata alla morte di suo marito, era assai triste.
Distrattamente lanciò un'occhiata alla foto che lo ritraeva sul suo comodino, bello come il sole nella sua divisa aeronautica. La prese tra le mani, accarezzando il bordo del vetro con un dito.
Perchè sentiva qualcosa di sbagliato quella mattina nelle sue sensazioni?
Perchè i ricordi che la legavano al suo amato le sembravano meno vividi, meno commoventi del solito?
Crucciata e shockata allo stesso tempo dalla sua mancanza di tatto verso il defunto, la rimise a posto scotendo il capo.
Meccanicamente si tolse la camicia da notte, ripiegandola con cura sotto il cuscino, per indossare abiti comodi che non le avrebbero certo dato noie durante i suoi soliti lavori domestici.
Mesta, si apprestò ad aggiustare le coltri che l'avevan ospitata per la notte, prima di aprire le ante della finestra per permettere all'aria di circolare.
La brezza dell'alba la scotè un po' da quel senso di intontimento che pareva volerla soffocare.
"Forse..."pensò fra sè e sè"...il vino di ieri sera era davvero troppo, per me..."
Mise il pentolino colmo di latte sul fuoco, attendendo l'ebollizione scrutandolo attentamente: aveva la sgradevole sensazione di chi si stava dimenticando di far qualcosa...
Sovrappensiero imbandì la tavola, servendo ogni ben di dio per la colazione dei suoi 2 figli prediletti.
Il maggiore, come sempre, non tardò ad arrivare, sedendosi compostamente.
"Buongiorno mamma!"le sorrise con calore, pregustando già l'ottimo spuntino.
"Buongiorno, tesoro!"rispose Chichi cercando di sfoderare il sorriso più rassicurante possibile.
Sapeva che suo figlio era intelligente ed in grado d'intuire che qualcosa, in lei, quel giorno, non andava.
Ma neppure voleva farlo preoccupare: dopo la lunga pausa scolastica dovuta ad alcuni attacchi terroristici nel loro paese, quello era il primo giorno che Gohan tornava alla Orange High e non desiderava altro che lui si impegnasse a fondo solo nello studio.
Non riuscì, però, nel suo intento.
Il saiyan, con la tazza ormai quasi alle labbra, si bloccò scrutando con attenzione la tavolata, inarcando un sopraciglio.
"Mamma... abbiamo ospiti?"chiese infine perplesso.
"No, perchè caro?"prese posto a sua volta lei, intingendo distrattamente una fetta biscottata nel latte.
"Bè... perchè... hai apparecchiato per quattro..."sussurrò lui timidamente, quasi non volendoglielo far notare.
Il viso di Chichi impallidì di colpo, constatando la ragione del figlio.
"Ehm... è vero! Solo che ero sovrappensiero, così..."rise nervosamente, diventando in cuor suo sempre più cupa: come aveva potuto commettere quell'errore? Lei, sempre così attenta alla casa, così ordinata, così dedita alla cucina?!
Ciò che la colpì profondamente, però, fu il notare che quella tazza, dall'altro lato del tavolo, le pareva perfettamente al suo posto. Sebbene nessuno si sedesse lì.
Gohan non infierì oltre, leggendo lo smarrimento nei suoi occhi. Si alzò da tavola solo quando, finalmente sazio, aveva spazzolato la metà dei viveri sul tavolo, più atti ad un pranzo che ad una colazione.
"Io vado a svegliare Goten, poi vado o farò tardi... Riposati, ti vedo un po' pallida... Magari, un colpo d'aria..."le disse infine premuroso, dopo aver riposto le stoviglie usate nel catino.
La donna annuì, come a volersi convincere che davvero il suo malessere avesse quella causa.
Sentì distrattamente i mugolii di protesta di Goten, che poca voglia aveva di alzarsi. Fortunatamente, il suo primogenito era un ragazzo in gamba e con un gran senso del dovere: in pochi minuti letteralmente trascinò il fratellino in cucina, ancora sonnacchioso ma già vestito.
Doversi preoccupare della sua istruzione primaria era uno dei suoi compiti più impegnativi. Eppure, con Gohan aveva dato i suoi frutti.
Lasciò gestire i tempi al bambino per responsabilizzarlo approfittandone per ripulire i fornelli prima di seguirlo con rinnovato vigore.
I brutti pensieri del risveglio parvero, finalmente, svanire, lasciando spazio alla quotidianietà.
Eppure, quando squillò il suo telefono, ebbe un tuffo al cuore.
Non si seppe spiegare il perchè, ma quando rispose la sua voce già stava tremando.
"Pronto...?"
"Chichi!! Chichi, oh dei! E' successa una cosa... una cosa tremenda, sai?!"
La voce di Bulma dall'altro capo dell'apparecchio era scossa ed insicura almeno quanto la sua. In quel momento, pur non sapendo il perchè, la sentì più vicina che mai.
"Cara, mi dispiace... dimmi tutto..."posò l'altra mano sulla cornetta, come per sentirla più vicina.
"Nessuno si ricorda più di lui... E Nessuno si ricorda più di tuo marito! Chichi, dimmi che almeno tu..."
L'amica era chiaramente sconvolta. Eppure dalle labbra di Chichi la risposta uscì meccanicamente, senza che lei avesse neppure il tempo di pensarvici.
"Mio marito... Oh, Bulma... che razza di discorsi.. sai che ogni volta parlarne mi mette il magone... Da quando il mio Gohan è morto a bordo di quell'aereo... io... io..."
Scoppiò in un pianto dirotto.
Ma non piangeva per ciò che stava raccontando, no.
Piangeva perchè, in cuor suo, sentiva che quella storia non le apparteneva.
Si sentiva meschina ed ingiusta nei confronti del consorte e dei figli: con distacco aveva raccontato la morte dell'amato in quel tragico incidente come recitando una poesia a memoria.
Nessun'altra emozione. Come se quella fosse una trama di un film che lei aveva visto, ma che non aveva interpretato.
Sconsolata, la sua interlocutrice attaccò lasciandola in preda all'ansia ed ai sensi di colpa.
Si coprì il viso con una mano, cercando di asciugare le lacrime che non le davan pace.
"Mamma...?"chiese il piccolo Goten, affacciatosi nel sentire i suoi singhiozzi.
"La mamma sta bene, tesoro... E' solo un banale raffreddore..."gli rispose abbracciandolo di scatto e tirando su col naso.
"Allora vai a letto! Ti prometto che finirò di leggere tutte le pagine che mi hai assegnato! Sarò bravo!"gonfiò il petto il saiyan come per darsi un tono.
Lei annuì con un tristo sorriso prima di ritirarsi nella sua camera, nuovamente tra quelle lenzuola...
Stranamente, si rannicchiò nell'angolo opposto a quello dove lei dormiva solitamente. Respirò a pieni polmoni l'aria accanto a quel cuscino, come se vi fosse un odore familiare che le acquietava il cuore.
Si addormentò così, con le gote ancora bagnate, sognando di un uomo che non aveva mai lavorato in vita sua, nè era mai stato pluridecorato... ma che l'aveva amata.
"Goku..."sussurrò nel sonno, nell'incoscienza... Un nome che non avrebbe più sentito per cinque lunghi anni...


Eccomi qui, a distanza di pochissimo!
Questo è un piccolo extra che ho deciso di pubblicare come one shot e che si collega al capitolo 7.
Per chi mi aveva chiesto cos'era accaduto nella famiglia Son, ho voluto scrivere questo capitolo incentrato su Chichi.
Ovviamente, come sapranno quelli che mi han seguito, gli "attacchi terroristici" di cui si parla sopra non sono null'altro che Majin Bu, sostituito nella memoria terrestre.
Passo ai ringraziamenti per l'ultimo capitolo di memorie!
x Son Kla: sapere il tup parere mi interessa davvero tanto! Se avrei davvero la pazienza di leggerla, fammi sapere!
x LORIGETA: bè, seppur ti abbia già sentito su msn, mi fa sempre piacere il tuo commento^___^ Grazie!
x scImMIA: Sono contenta ti sia piaciuto così tanto!Sì, alla fine i Kaio potevan star fermi e zitti e facevan prima:P
x lillax: unico perchè fa schifo?:P scherzi a parte, sono stra contenta che questo finale sia piaciuto così tanto! Baci!
x lilly81: ancora non posso dire di venire incontro alle tue richiesta, sebbene sia una one-shot... primo, perchè ancora si lega all'altra fic. Secondo, perchè non è incentrata su Bulma e Vegeta. Ma tranquilla: gli altri lavori bollono già in pentola.
x bulma9: lacrime?! Mi commuovo io!ç_ç Spero davvero le prossime ti piacciano così tanto!
x lilac: Buon natale anche a te! E felice di non aver deluso... Come avevo già detto una volta, i titoli della fic eran collegati.. proprio come quello dell'ultimo cap con i primi! Baci!
x taisa: bè, mi sono fatta viva presto. Spero comunque questo special sia di gradimento!
x pantheater: Ti sei espressa benissimo, non potevi farmi complimenti più belli! Grazie, a presto!
x merediana: il mio unico problema è il tempo, altrimenti ne leggereste tantissime di mie fic!
x jejachan: grazie per la pazienza nel leggere!!! Ne sono onorata!
x Elisa: mia cara, mi hai seguito e consigliato per tutto questo tempo... ti sono tanto grata dei consigli e spero di migliorare ancora! Nel frattempo, prima dell'ultimo capitolo, ho corretto molti errori che mi ero persa per strada... Spero di ricevere anche nei prossimi lavori tue recensioni, perchè mi sono davvero di stimolo!
Questo è tutto gente!
Buon natale!

  
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