Hello dear shadow.
E’ buio.
Sbatto le ciglia. Sono da sola in casa, mia madre sta lavorando, chissà dov’è mio padre.
Sbatto ancora le ciglia. E’ davvero troppo buio. Mi alzo in piedi, accendo la luce della mia camera.
L’ombra del mio corpo si crea sul muro bianco accanto a me. Sospiro... mi annoio. Che noia.
«Ciao» Soffoco un risolino, voltandomi verso la mia ombra. «Ciao» ripete. Allora non sono da sola.
Non rispondo, fisso la mia ombra. «Sei triste? Perché non parli? Vuoi parlare con me?»
Sbatto le ciglia. «Ti lacrimano gli occhi, sei triste. Perché sei triste, tesoro?» Sbatto ancora le ciglia.
«Mm... allora formulerò un’ipotesi: sei triste perché sei triste.» Sospiro, non devo piangere.
«Sei sola?» Vorrei quasi urlare. «Be’, presuppongo che qualcuno ci sia. O siamo sole?»
Sbatto le ciglia. Non posso piangere, non ancora. «Direi di sì. Povero tesoro abbandonato da tutti»
«Perché non vuoi parlare con me?» Stringo i pugni, sospiro, sbatto le ciglia.
«E’ da maleducati ignorare le persone. Se tu parlassi con me saresti felice.» Scoppio a piangere.
«Sei un'egoista» Scatto in piedi. «Cosa vuoi fare?!» Mi lancio verso l’interruttore.
«Egoista!» Il buio inonda la camera.